Allistair
Dire che io ero gay ad alta voce mi suscitava una strana sensazione. Non capivo se era terrore oppure sollievo. Dimitrij era un bel ragazzo, tranquillo e carino, ma tutto ciò che stava nascendo doveva essere interrotto. Mentre tornavo al dormitorio non potevo non ripensare a quando per ben due volte lo vidi con quel ragazzo di terza. Erano sempre da soli e si vedevano in orari specifici. Lui, non me la raccontava giusta. Mi tolsi l'uniforme per mettere qualcosa di più comodo e ne approfittai per chiedere a qualcuno di uscire a farci una bevuta. Alla fine fine eravamo io, Toby, Ed è forse ci avrebbe raggiunti James. Non lo avevo neanche chiesto a Miles, sapevo già la sua risposta.
Ci dirigemmo in un pub molto piccolo che si trovava dietro una strada anch'essa stretta, lì almeno non ci avevano ancora cacciati. Prendemmo una birra a testa.- da un bel po' che non bevevo birra! - disse Ed.
- concordo, beviamo sempre super alcolici - lo seguì Toby.
- ragazzi, vorrei sapere di più su mio fratello Matt, insomma... Cosa faceva o come si comportava-
- Matt è stato il nostro primo presidente, era un duro! Hai presente? Lui era il classico ragazzo cattivo ma molto affascinante che non aveva paura di nessuno! Poteva spiattellarti tutto in faccia senza timore! -
Iniziò Toby, poi Ed continuò - ci ha istruito bene e ci ha insegnato moltissime cose poco raccomandabili, eppure nessuno quasi credeva che facesse parte del club. Agli occhi degli altri era fin troppo perfetto -
- e io ci somiglio? - chiesi un po' titubante.
- hai i suoi stessi occhi seri anche se quelli di Matt erano più tendenti al verde. Anche la voce è quasi identica, un tono fermo e scuro - rispose Toby.
- e di carattere? - domandai ancora
- più o meno - rispose Ed.Mio fratello era sempre stato dieci passi avanti a me e non solo perché era più grande. Provavo a seguirlo, imitarlo o prendere le sue orme ma in qualche modo non ci riuscivo. Io mi sforzavo di essere lui, ma non era abbastanza. Non a caso il suo nome mi precedeva sempre e, l'unica cosa in comune che ho fatto con lui è stata unirmi al club.
- e perché ha abbandonato tutto?- chiesi.
I due ragazzi si guardarono preoccupati. Cos'era successo davvero?- beh vedi... Tuo fratello appunto per questo suo modo di fare, si è creato molti nemici intorno a lui. Sai, gente che lo invidiava e lo sfidava di continuo. Lui accettava sempre tutto e non si tirava mai indietro. Una notte, dietro la scuola doveva mettersi in atto un ennesimo scontro, soltanto che quei ragazzi imbrogliarono. Oltre ai due davanti a Matt, ce n'è erano altri tre nascosti ... - spiegò Toby con voce quasi tremante.
- cosa gli hanno fatto? - dovevo sapere
- lo hanno assalito massacrandolo di botte. Non so come ha fatto a chiamare aiuto ma quando arrivammo lo stavano pestando ancora. Solo lì si rese conto di quanta gente a scuola era contro di lui, non poteva difendersi - spiegò.
- bastardi - dissi.- comunque, quando hanno visto arrivare quella gente scapparono, ma non ci abbiamo messo niente a farli espellere -
- insomma, tuo fratello capì che si era circondato di gente troppo ostile a lui e non voleva rischiare troppo, non voleva metterti in mezzo-Io? Perché io?
Quando Matt iniziò il college era andato via e non chiamava mai più di una volta a settimana, e spesso neanche mi parlava. Potevano passare anche due mesi prima di sentirlo anche solo dieci minuti al telefono. Lo avevo odiato molte volte perché convito che io fossi un ripiego solo per quando tornava in città.- ci ha parlato spesso del suo fratellino, non ci ha mai detto che ti avremmo incontrato ma ha espresso molte volte il desiderio di proteggerti e tenerti fuori da questa storia - disse Ed.
Matt aveva sempre voluto proteggermi ed io avevo frainteso tutto fino a quel momento. Non ero affatto fuori dalla storia, ero dentro il club che aveva guidato, quello che gli aveva dato la fama ... Io avevo il suo sangue.
James
Decisi di non raggiungere gli altri al pub, volevo stare per conto mio e riflettere. Odiavo Harry, il suo tono strafottente che aveva solo con me mi mandava in bestia. Quella terribile discussione che abbiamo avuto in mezzo al corridoio della scuola era stata una scoperta. Le nostre cose non le dicevamo mai così ai quattro venti, invece quella volta si ... Era stato lui a dirlo la prima volta di tenerci tutto segreto, eppure a lui stesso non gli importava più niente. Forse aveva davvero perso interesse per me. Beh, io non dovevo fare niente, la mia parte l'avevo fatta anche se senza buoni risultati. Camminai al buio nel giardino scolastico fino a sedermi sotto un albero. Si gelava, dicembre era alle porte. Accesi una sigaretta e tirai una gran quantità di fumo fino a che la gola non bruciasse. Amavo il fumo.
Il club, il ero il presidente eppure sembravo il più assente di tutti, tralasciando il novellino Richards. Solo in quel momento ricordai che dovevo anche parlare con lui. Merda. Troppe cose.- cristo santo - dissi incazzato. Parlavo da solo.
Dovevo pensare solo al club cosicché potessi distrarmi dalla mia vita privata di merda. Pensai di proporre una vacanza natalizia lontano da qui, solo noi del club. Un posto rilassante e adatto.
Scrissi un veloce messaggio dicendo che l'indomani avremmo avuto una riunione nel pomeriggio, avevo già ideato tutto ... Saremmo andati in Italia.
*Autrice*
Si, ahimè un capitolo corto corto, non avevo molte idee per finirlo, pardon :')
Comunque, Alli è decisamente sulla via della pazzia, mentre James si è reso conto che con i suoi problemi si sta un po' isolando da tutti.
Che accadrà!?

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Posh
AventureUn gruppo di ragazzi londinesi che fanno parte dell'università di Oxford, mettono in atto tutta la loro follia per passare alla storia inglese. Sono affascinanti, ricchi, edonisti e terribilmente rumorosi. Il loro pezzo importante oltre ai loro imm...