James
Martineau tornò a casa mentre di nascosto scrissi un messaggio. Ci saremmo visti l'indomani notte a casa mia per soddisfare anche il mio turno. Volevo fare credere il più possibile che io e lui non avessimo alcun rapporto così che non facessero troppe domande e non mi prendessero per uno di facili flirt.
La cena andò avanti e noi bevemmo ancora, stavamo dando tutti i numeri. Il proprietario del locale venne in stanza e rimase paralizzato davanti a ciò che stavamo combinando. Ci zittimmo tutti per fissarlo.- che cazzo è successo qui? - chiese con voce debole.
- tranquillo, ti ripagheremo tutto - disse Dimitrij tranquillo.
- non è così che funzionerà, non potete riparare tutto con i soldi-
- e perché mai? Sono rotti ... - ribattéL'uomo sbuffò infastidito e andò via dalla stanza. Bastò un secondo che ci guardammo negli occhi per ridere gusto. Non eravamo lucidi.
- direi di fare contento il vecchio! - parlò Ed.
Si alzò e andò verso una vetrina con dentro una collezione particolare di conchiglie enormi, probabilmente introvabili visto come le teneva custodite.
Bevve un grande sorso di un qualcosa e iniziò a sbattere le conchiglie per terra, rompendole tutte.
C'era casino, tutti si alzarono per andare a rompere qualsiasi cosa trovassero davanti a sé, la carta da parati strappata, quadri rotti e bucati, conchiglie e bottiglie vuote spaccate per terra.
Vidi Hugo sedersi nel posto di Miles e riposarsi un po', mentre io mi alzai cercando di dare anche del mio. Presi un fucile scarico che era appeso lì e lo riempii di whisky per poi bere il liquido da lì dentro come se fosse una cannuccia. Tutti ridemmo. Posai gli occhi su Harry, finalmente dopo tanto tempo lo vidi sorridere davvero di gusto, aveva bevuto forse più di me ma aveva un sorriso che doveva mostrare più spesso. Era perfetto e bellissimo. Poco dopo, quando lui notò il mio sguardo il sorriso scomparve per un attimo.
Me lo meritavo, probabilmente.Hugo
Mi sedetti esausto per un attimo. Vedevo ad occhi esterni cosa facevamo ogni volta che c'era un bicchiere di troppo. Eravamo pazzi, ma i pazzi più divertenti di tutta l'Inghilterra probabilmente. Poco dopo notai un telefono poggiato vicino al bicchiere, era di Miles. Lo presi di nascosto, aprii la chat con Kate e le scrissi un messaggio.
" Vieni qui per favore, ho bisogno di te "
Subito chiusi la chat anche se ebbi un conato di vomito quando vidi che la loro ultima chat c'era scritto solo "bene, ti amo" .
Non sapevo perché lo avessi fatto, ma questa Kate non me la raccontava giusta. Facendo finta di niente, tornai a spaccare tutto insieme agli altri.
Sarebbe stato divertente vedere la sua reazione a trovare la sua ragazza lì dentro.- dai Miles non pensare alle ragazze adesso, non devi imitarle!- disse Toby.
- non lo sto facendo - sorrise.
- com'è che si dice? - provò a fargli dire un nostro detto che gli avevamo insegnato uno dei primi giorni con noi.
- ehm.. si, le ragazze vanno le ragazze vengono?- provò a dire.Tutti esultarono, se lo ricordava. Vidi Ed abbracciarlo e poi gli passò un quadretto piccolo. Perfetto da rompere.
Mezz'oretta dopo anche Allistair si stese sul divanetto dietro il mio, esausto e prossimo a vomitare. Lo guardai un attimo, era ridotto malino. Aprii la bocca per parlare ma un bussare alla porta ci zittí tutti.
Ci guardammo, che si fa?- non vi allarmate, ci penso io - disse dim andando ad aprire la porta.
Aprì la porta e rimase stupito e stranito allo stesso tempo. Prese quella persona per mano come da galateo e la fece entrare in stanza. Vidi Miles alzarsi di scatto dalla sedia e fissarla. Tutti noi fissavamo la coppia adesso.
- Kate? Che ci fai qui? - cercò di dire senza sembrare troppo ubriaco.
- mi hai scritto di venire ed eccomi qui - sorrise debolmente.
- ohh sei la sua ragazza! È un piacere conoscerti!- si avvicinò per baciarle la mano Toby.
Sorrisi. Non sapeva che diceva.- che? No io... Non l'ho fatto - si straní.
- si invece, Miles - anche lei si iniziò a stranire sempre di più.
- non ci resta che controllare il telefono- parlò James.Miles lo prese di colpo per metterselo in tasca.
- no, non lo vedrete! - sentenziò.
- non importa, vedrete il mio - lei tirò fuori il suo e fece vedere il messaggio.Tutti si circondarono su di lei per leggere il messaggio. Fissai Miles in preda alla paura e poco dopo tornai a fissare gli altri.
- è vero, lo hai scritto- disse Harry.
- qualcuno deve avermi preso il telefono di nascosto-
- non importa davvero. Cosa c'è, non mi vuoi qui?- lei gli sorrise debole.
- no cioè... Si, solo che.. non è il luogo adatto ne il momento-
- non si trattano così le ragazze, Miles! Vieni qui Kate siediti con noi. Facciamoci un bicchiere- la prese per mano James fino a farla sedere.Era spaventata ma non troppo, era più preoccupata per il suo ragazzo, che stava sparlando a caso.
Facemmo un brindisi a caso con un calice di champagne e bevve anche lei.- Kate, è stato un malinteso, torna a casa - provò a dirgli Miles.
- senti, io ho interrotto il mio studio per venire qui, non puoi cacciarmi! Già non ero d'accordo su questa faccenda, adesso mi chiami anche qui! - urlò leggermente.
- Kate, smettila - ribatté.
- no, smettila tu Miles. Vaffanculo-Si alzò di scatto per andare via ma Ed si piazzò davanti alla porta per bloccare l'uscita. Lei si voltò subito verso di noi.
- fatemi uscire subito - disse seria. Notai il suo coraggio, era notevole.
- Miles, risolvi con la tua ragazza - disse Dim.
- cos'è che aveva detto prima? Le ragazze vanno le ragazze vengono?- si aggiunse Allistair.Lei spalancò gli occhi. Non se lo sarebbe mai aspettata dal suo ragazzo.
- state zitti! Siete dei bastardi. Voi non capite solo perché siete Gay! Fottetevi- disse con un tono che quasi mi spaventò.
- calmati Richards, non è successo niente- sorrise James.Fece un cenno con la testa ad Ed e lui si scansò, facendo uscire via la ragazza.
Ovviamente Miles la seguì fuori. Era patetico.*Autrice*
Hugo ha fatto un bel casino e fidatevi che
Miles se ne accorgerà bene
:')
Poor Miles.

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Posh
AdventureUn gruppo di ragazzi londinesi che fanno parte dell'università di Oxford, mettono in atto tutta la loro follia per passare alla storia inglese. Sono affascinanti, ricchi, edonisti e terribilmente rumorosi. Il loro pezzo importante oltre ai loro imm...