Allistair
Dopo la serata non ebbi neanche il tempo di adagiarmi nel mio letto che un conato di vomito mi sopraggiunse. Non ero abituato a bere così tanti alcolici tutti insieme, soprattutto il drink di prova era terribile. I ragazzi erano davvero dei folli, avevano avuto il coraggio di bere rum, whisky e brendy insieme ed anche per più volte. Mi domandavo che tipo di organismo avessero per sopravvivere a tale eccesso di alcool.
Vomitai tutto, tossii a fatica e subito mi lavai i denti approfittando anche del momento per farmi la doccia e cambiarmi. Mi avevano detto che la prossima settimana mi avrebbero consegnato un completo importante, di lusso e simbolico. A quanto pare li avremmo avuti tutti uguali, sembrando dei bambini gemelli vestiti da... Da cosa? Pinguini? Non ne avevo idea ma il tutto mi eccitava.
Poco dopo mi addormentai, cadendo in un sonno molto profondo.Il mattino seguente mi svegliai decisamente in ritardo, avevo perso quasi tre ore di lezione ma non mi importava. Mi cambiai cercando di rendermi più presentabile possibile e mi diressi al campus. Almeno avrei seguito la lezione di storia e letteratura. Non avevo fatto per niente amicizia li, e notai che per ora non avevo corsi in comune con nessuno dei ragazzi del club. Non avevo neanche pensato di chiederglielo.
- scusa, posso? - una ragazza di bell'aspetto mi si presentò davanti. La guardai e annuii senza parlare.
La lezione di letteratura iniziò subito e il professore stava già proiettando le slide studio del giorno. Sospirai, non avevo molta voglia, odiavo quella materia.
Ad un tratto un ragazzo fece il suo ingresso in stanza, correndo e con il fiatone. Si sedette in un posto avanti al mio e lo riconobbi. Era il ragazzo che mi aveva ceduto la stanza. Non avevo avuto il tempo e modo di ringraziarmi con lui.
Quando l'ora finì infatti, lo seguii fuori. Lo toccai sulla spalla e si voltò.- ehy ciao ... Sono Allistair Ryle - dissi.
- mi ricordo di te, come stai? - fu cortese.
- bene. Senti, non ho avuto modo di dirti grazie per la stanza. Mio padre sa essere davvero un coglione e stressante-
- davvero, non c'è problema. E poi la mia stanza è vicina a quella della mia ragazza, mi ha solo agevolato tutto-
- già fidanzato? - risi un po' scettico.
- si.. si chiama Kate -Annuii senza rispondere. Quei fidanzamenti così veloci mi facevano ridere, ma mi contenni a fatica.
Facemmo un pezzo insieme e poi lo abbandonai davanti al bar della scuola, avevo già voglia di tornare al dormitorio. Mentre camminavo, mi attivò un messaggio da un numero sconosciuto."Sta sera al Turf Tavern, alle 20:00 non mancare"
Agrottai le sopracciglia non capendo ancora chi fosse, ma sapevo che era qualcuno del club. Affare fatto pensai, si iniziava a fare sul serio.
Hugo
Stavo imparando a memoria i suoi spostamenti. La sua ragazza era molto bella, gentile e sempre sorridente. Capii perché lui si fosse innamorato di lei così velocemente. Lo seguii solo per quella mattinata, avevo anche io le mie lezioni da seguire. Ero certo che il giorno dopo si sarebbe presentato per la prova, quando parlammo i suoi occhi brillavano di curiosità, me ne ero accorto anche se lui fece una gran fatica per nascondere tutto. Sorrisi sinistro mentre lo vidi entrare nella sua stanza. Andai via.
Camminando verso il mio dormitorio, vidi Harry seduto sul prato con il fucile in mano. Avrebbe dovuto esercitarsi per sparare agli uccelli ma sembrava tentato di farlo su qualcun altro. Lo guardai stranito e neanche si era accorto della mia presenza. Solo quando mi sedetti accanto a lui mi notò.- tutto ok Harry? - chiesi.
- si, certo. Perché? - fece il vago, ma non ero stupido. - sembri depresso - ammisi.
- non lo sono, solo... Non ho dormito -
- in effetti ieri ci siamo andati giù pesanti con l'alcool- sorrisi. Lui annuì soltanto posando lo sguardo a terra. Non mi guardava, perché avrebbe rivelato tutto e non voleva.- è un classico di te, sai? -
Lui mi guardò - cosa? -
- ti tieni tutto dentro finché non sbotti, finché non impazzirai-
Lui tolse gli occhi da me - puttanate -
- non sono puttanate, io ti conosco -Sembro irrigidirsi di colpo. Si stava infastidendo ma non mi importava, si stava facendo solo del male in quel modo.
- no, tu non sai niente. Fidati. Lasciami stare-
- ma...- dissi, ma lui mi fermò - ho detto di lasciarmi stare, non mi serve una balia! Che cazzo!-Abbandonò lì il suo fucile e andò via, lasciandomi solo. Mi preoccupavo per lui, era stata la prima persona con cui avevo legato di più non appena entrai al club. Era come un fratello minore per me. Eppure mi evitava, tutti evitava ultimamente.
Sospirai e presi il mio telefono. James mi aveva chiamato, evidentemente c'era una riunione in vista.
Lo richiamai.- non c'è mai una volta in cui rispondi alla prima chiamata, cristo!- disse subito.
- scusami, stavo parlando con quel depresso di Harry-
- che ha? Sta bene?- il suo tono arrabbiato si affievolí leggermente.
- sta bene, credo. Sai com'è, non ne parlerà mai con nessuno- alzai le spalle in segno di arresa.
- già.. è un coglione - il suo tono era carico di rabbia e rimorso.
Che fosse successo qualcosa?
- comunque, riunione al pub stasera alle venti, ci sarà anche Ryle-
- riunione? Per cosa?- mi stranii
- quando arriverai capirai. A dopo - riattaccò.Era palesemente successo qualcosa tra di loro. Erano soliti litigare molto pesso, come me e Dimitrij, c'erano delle volte in cui ci detestavamo a morte mentre altre volte sembravano fratelli. Eccoli i rapporti migliori, amore e odio allo stesso livello.
Tornai al dormitorio giusto per dare una letta sulle lezioni di oggi e poi iniziai a prepararmi per l'incontro. Se quei due avevano litigato avremmo assistito ad un bello spettacolino, James non sapeva contenersi neanche un po' quando era incazzato, ed Harry era troppo bravo con le parole per non ribattergli contro. Sospiravo, chiedendomi perché Harry fosse entrato nel club essendo così diverso da noi.*Autrice*
In foto, Allistair Ryle. <3
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Posh
ПриключенияUn gruppo di ragazzi londinesi che fanno parte dell'università di Oxford, mettono in atto tutta la loro follia per passare alla storia inglese. Sono affascinanti, ricchi, edonisti e terribilmente rumorosi. Il loro pezzo importante oltre ai loro imm...