cinquanta due

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Miles

Era finita, davvero finita. Kate aveva iniziato a farmi discorsi strani e malinconici come se fosse stata soltanto lei la vittima di tutto. Stavo impazzendo, non poteva piantarmi così, doveva esserci dell'altro che l'aveva suggestionata così tanto. Ero in camera mia che camminavo avanti e indietro come un coglione, sudavo freddo e non avevo aperto libro. Non ero me stesso. Poi mi venne un idea. Durante il soggiorno in Italia vidi nella valigia di Hugo una busta di erba, non la presi perché non credevo di averne bisogno, ma in quel momento sembrava come un Oki per il mal di testa.
Non lucido già di mio, andai nella sua stanza, bussai più volte ma non apriva. Quando vidi però che la porta era già aperta, entrai stanza pensarci.

- Hugo?? Hugo!? Vieni qui! - iniziai a urlare.

Lui corse da fuori dal bagno e mi guardò sbigottito.

- Miles! Che cazzo fai? - disse.
- senti ... Avresti dell'erba da prestarmi? Te la pago- iniziai
- erba? Perché? Non ti serve quella merda - era serio.
- mi serve e basta, dammela per favore - allungai la mano verso di lui attendendo.
- stai delirando ... Che ti prende? - si avvicinò lentamente fissandomi.
- niente, non deve esserci per forza un motivo -
- oh ... Deve essere finita - rise

Fu più forte di me, gli diedi un pugno in bocca, graffiandolo. Infatti avevo del sangue sulla nocca destra.
Non si scompose di molto, ma comunque indietreggiò.

- ho una sensazione di deja-vu - disse toccandosi il labbro.
- non ti interessa di me e Kate, risolveremo tutto come sempre -
- Miles, non so perché ti destabilizzi così tanto, ma non siete mai funzionati come coppia -
- lo dici solo perché mi ami - lo accusai.
- invece no, riflettici. Lei e gentile e carina, timida e sincera ... Ma tu, tu sei fuori di testa! Sembri tranquillo ma non lo sei! Sembra che tu abbia un anima sofferente che vuole uscire da te! -

Lo fissai. Improvvisamente avevo il fiatone. Lui era serio e sembrava non esserci traccia di presa per culo o divertimento da parte sua.
Dopo tutto quel tempo era ovvio che tutti noi otto avevamo qualche rotella fuori posto, fatta eccezione per il nostro atteggiamento di merda, ma eravamo pieni di rimorsi e problemi che non ci facevano avere pazienza neanche mezz'ora. Ci bruciavamo il cervello a vicenda, affezionandosi poi all'altro. Ecco come si creavano legami.

- Miles, posso farti fumare ma starò con te. Quella roba è forte e tu non sei abituato - disse dopo del silenzio
- va bene - mi calmai

Ci stendemmo sul divano e fumammo. Quella roba era rilassante e fresca, metteva sonnolenza ma eccitazione allo stesso tempo. Eccitazione intesa come euforia, quasi mi venne voglia di mettermi a ballare.

- non dovresti studiare per gli esami? - chiesi ad occhi chiusi.
- non mi va - rispose l'altro
- mh ... Buona fortuna allora per quando andrai di merda - dissi.
- non ho mai fallito in vita mia, Richards - ridacchiò debolmente.
- invece credo di sì ... - lo guardai. Lui non mi aveva preso.

Anche lui mi guardò e restammo così per un po'. Potevo vedere i suoi occhi leggermente rossi, probabilmente i miei erano almeno il triplo più scuri.

- sicuro? Credo di averti baciato più di una volta- mi rammentò
- si, ma è finita lì - sorrisi
- già ... Sei il tipo più difficile che abbia mai incontrato, ma il più finto etero del mondo - rise.
- mi piacciono le donne, Hugo ... Ma non è una scusante per non avere desiderio di provare del nuovo cibo nella vita -

Mi guardò di scatto e io unii le nostre labbra. Non ricambiò inizialmente dato l'impatto, ma poi mi rivolse tutta la sua attenzione. Lasciò cadere la sigaretta e mi prese il viso con le mani, non ci volle molto prima che mi spogliò dei miei indumenti pesanti e io feci lo stesso. E adesso come si fa?








Toby

Quella vacanza età stata significativa per me. Avevo imparato molte cose e avevo rispolverato il mio passato. Certo, avevo sempre preferito non farlo, ma i ricordi si chiamano così per un motivo, per essere rammentati ogni tanto e rimuginarci sopra. Misi in ordine le mie cose e passai la giornata a studiare, anche se avevo connesso ben poco di quello che avevo letto. Il mio pensiero andava sempre a quel ragazzo che da un giorno all'altro avevo perso, volevo sapere come avesse preso la mia scomparsa e soprattutto se se ne fosse mai accorto.

Volevo anche parlare con la ragazza con cui lo tradii. Lei aveva fatto sesso con me perché lo aveva sempre desiderato, ma io le raccontai della persona di merda che era il ragazzo tanto popolare della scuola. Non fu difficile trovarla su facebook, infatti le scrissi un lungo messaggio cercando di spiegarle la situazione.

<Ciao toby! Mi fa piacere risentirti e sapere che stai bene. Domani sarò intorno all'università per lavoro, vediamoci per pranzo>

Era sempre stata inspiegabilmente carina e disponibile con me, le volevo molto bene.

< Certo! Mandami orario e indirizzo e mi farò trovare lì>

Avevo ansia, non sapevo perché ma dopo essere andato via ed essere stato ferito così tanto da lui io non ero mai stato così incazzato da andarmi a vendicare. Non volevo farlo, però avrei tanto voluto capire cosa avesse avuto quel ragazzo che io non avevo.

- posso? -

Vidi Ed davanti alla porta di camera mia. Non avevo neanche sentito bussare.

- s-si, certo - mi alzai dalla sedia e lui entrò.
- sono venuto a vedere se fossi ancora vivo. È strano che tu non mi abbia chiesto di studiare insieme - sorrise
- si beh ecco... Sono pensieroso - ammisi.
- quando ti deciderai a raccontarmi qualcosa? Toby, sono il tuo migliore amico -

Il suo tono era triste e supplichevole e aveva ragione. Io sapevo quasi tutto di lui, mentre lui di me ... Niente di troppo. Mi sentivo in colpa.

- ti avevo promesso che ti avrei raccontato, vero? Hai ragione - dissi.
- avanti, sicuro potrò esserti d'aiuto -

Mi toccò la spalla per incoraggiarmi.

Ci sedemmo uno affianco all'altro e attese che io parlassi, fissandomi.

- sai, alle medie avevo una relazione. Ero perso di lui ed è stato il mio più grande amore. Ovviamente eravamo in segreto. Siamo stati assieme cinque fottuti mesi, ma ... Ero stato un cazzo di cornuto già dal secondo mese -

Sorrisi amaro. Mi veniva da vomitare ogni volta che ci pensavo.

- pensa un po', non ho mai avuto né il coraggio me l'occasione di dirgli in faccia come mi ero sentito -
- cazzo ... - sentii sussurrare Ed.
- non ho mai saputo chi fosse l'altro, non l'ho mai visto in viso e neanche ricordo bene com'era fatto, ma lo odierò per sempre -
- ci credo - disse

Lo guardai.

- domani incontrerò una ragazza, lei è mia amica e di questa storia sa anche troppo. È ora che io chiuda questa storia anche nella mia testa - ero serio.
- che vuoi sapere? - domandò
- chi cazzo era il tipo che mi ha rimpiazzato -














*Autrice*

Forza tobyy!
Hugo e Miles ... Finalmente!!

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