trentasette

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James

Il giorno della partenza stava arrivando, mancavano soltanto due giorni e ancora non avevo iniziato a preparare le valigie. Il viaggio sarebbe durato due settimane e speravo sarebbero state le più intense di sempre. Mi dispiaceva non avere Marty con me, era un vero animatore di feste soprattutto se beveva molto. Non mi ero mai soffermato se mi fossi mai preso una sbandata per lui, però sapevo per certo che non gli avrei mai detto di no per una notte da passare insieme. Mi decisi, presi le due valigie che avevo nell'armadio e iniziai a prendere i vestiti da mettere, li piegai e selezionai con cura. In una misi tutti vestiti e un paio aggiuntivo di scarpe, mentre nell'altra misi il mio cappotto più pesante, pantofole e oggetti personali, come orecchini, alcuni anelli che sapevo già non avrei messo e un pacchetto di preservativi.
Eravamo da soli, soltanto noi del club, ma li portavo comunque come buon augurio per me stesso. Richiusi tutto e il restante lo avrei messo la mattina stessa. Ero ancora seduto a terra quando mi squillò il telefono. Sorrisi.

- ehy bastardo! Potevi fare passare più giorni senza farti sentire, sai? - dissi ironico.
- sai che il lavoro mi prende tempo - rispose ridacchiando.
- certo, lo so ... Come stai? - domandai.
- tutto bene, riesco a liberarmi per natale ma non per capodanno purtroppo. Come passerai il natale quindi? -
Esitai un istante. - saremo da soli, credo che sfrutteremo molto l'ospitalità della villa - ammisi.
- certo che voi ricchi vi trattate proprio bene - rise.
- a che servono i soldi sennò? -

Per qualche secondo ci fu silenzio, poi fu lui a riprendere parola.

- sai, almeno per capodanno dovremmo vederci, innaugurare l'anno come solo noi sappiamo fare - il suo tono era perverso adesso. Mi fece scaldare.
- ho un idea migliore, aspetta - sentivo caldo.

Mi alzai velocemente, chiusi la porta a chiave e socchiusi le tende, mi stesi sul letto e abbassai la cerniera dei pantaloni. Volevo farlo da troppo tempo.

- avanti ... Di quanto ti piace scopare con me - dissi già ansimante.
- piccolo bastardo - capì il mio gioco e lo sentii muoversi, si stava posizionando anche lui. Sorrisi e chiusi gli occhi mentre la mia mano toccava la mia erezione ben formata.
Stavo avendo il respiro corto e irregolare e lui lo stesso. Sorrisi.

- quindi? - rincalai la dose.
- sei il più bravo a scopare di tutta Londra - disse, sentivo il ritmo della sua mano mentre si soddisfava e non faceva che eccitarmi di più.
- Marty, quanto sei eccitato? - deglutii.
- molto, troppo. Tu mi f-fai questo effetto ogni volta -
- ah, si? Da uno a dieci? - sorrisi muovendo di più la mano, gemetti.
Lui fece lo stesso sentendo me, era pura follia ma era bellissimo.
- non è decifrabile - disse ansimando.

Mi morsi il labbro inferiore con forza mentre sentivo il piacere arrivare al suo apice. Chiusi gli occhi e mi resi conto che eravamo stati zitti per un po', ci bastava sentirci ansimare per eccitarci... Senza vederci.

- Marty... - dissi ad un passo dal venire.
- James - rispose lui.

Creammo un unico gemito intenso e venimmo credo nello stesso identico momento. Avevo adorato.
Aprii gli occhi, il telefono era acceso ancora sulla chiamata ed era poggiato vicino alla mia testa sul cuscino, mi pulii la mano dal mio seme e richiusi i pantaloni.

- Martineau? - lo richiamai.
- si? - rispose
- è stato pazzesco, non lo avevo mai fatto prima ma era un sogno erotico nel cassetto -
- davvero? Neanche io l'ho mai fatto - ammise.
- capisco, il tuo lavoro è ben altro -

Ed era vero.

- beh, comunque è stata una scappatella troppo povera - fece l'offeso.
- rimedieremo. Ora devo finire la valigie, mi faccio sentire io, ok? -
- a presto bello! -
Richiusi. Mi aveva migliorato la giornata.







Martineau

James lo temevo quando diventava volgare. A vederlo sembrava un ragazzo penetrante e serio, pieno di segreti, ma non c'era traccia di malizia nel suo volto. Era infatti la sua mente la sorpresa. Sapeva essere sorprendente e notai la sua estesa fantasia sessuale. Ci conoscevamo da molto e ogni volta che facevamo sesso mi stupiva per qualcosa. Non capivo come potesse non avere la fila di ammiratori o un fidanzato, ma per il momento mi andava bene. Amavo divertirmi con lui.

Dopo la chiamata mi ripulii le mani e mi rivestii, avevo una riunione importante e dovevo essere puntuale. Quel paese mi piaceva molto, era ricco di storia e spesso mi imbattevo in murales artistici impressionanti. Era di certo un paese creativo e conservatore. Feci la doccia e mi diressi verso l'ufficio, incontrai il mio manager e ci accomodammo.

- Marty, siamo qui da pochissimo ma abbiamo già ricevuto sette richieste di esibizione per te, sta a te decidere - mi passò il foglio con la lista.
- davvero!? Sono parecchi ... - ero spaesato.
- esatto. Il bello è che cinque di questi sono locali costosi -
Lo guardai. - quindi .. potrei fatturare - ragionai.
- esatto! È un occasione importante -

Lessi i nomi, ne conoscevo soltanto due e non mi avevano neanche fatto impazzire più di molto.

- quanti ne devo scegliere? - chiesi.
- tre, quattro se te la senti. Hai tempo due giorni, puoi anche passarci per farti un idea, comunque poi dovrai chiamarmi e io preparerò un incontro tra te e il proprietario del locale -

Annuii. Dovevo scegliere bene e avrei usufruito per bene di tutti e due i giorni. Poco dopo uscii da lì dopo aver scambiato quattro chiacchiere con dei colleghi, poi iniziai a fare il giro dei posti. Non andai in tutti ma tre di quelli mi ispiravano molto.
Il primo era lo Shilling's Night Club
Il secondo era il OBIDIS club privè, anche se non ne ero troppo certo, e poi c'era il gate party.

Tutti e tre erano incentrati a Milano poco lontano dal mio appartamento, ma ci avrei ragionato. Io e il mio manager andammo a mangiare fuori, ancora non facevo conoscenza con così tanta gente da unirmi a feste o cene, ma non ci sarebbe voluto molto.

- tranquillo, non appena inizierai a lavorare farai subito amicizia - mi lesse nel pensiero
- si ... Non temo questo - dissi.
- e allora cosa? - chiese curioso.
- nulla, solo i locali che sono a Londra mi ispirano molto di più -

Infatti rimasi un po' deluso.

- ci hanno chiamati qui, so che in giro ce ne sono molti di più, dobbiamo adattarci. Guadagnerai molto con questi - mi assicurò.
- speriamo -

Dovevo smettere di attaccarmi alle mie radici inglesi e adattarmi a posto nuovi. Dovevo obbligatoriamente staccare il filo che mi collegava all'Inghilterra e pensare a me, alla bella italia e alla mia carriera splendida.















*Autrice*

Sex chat calling, stupenda! Non l'avevo mai scritta e ho adorato, modestamente. Apparte questo, il viaggio sta arrivando e fidatevi che neanche in aereo staranno sereni.
È la loro vita dopotutto ... :')

E Marty? Avrà le idee abbastanza chiare sin da subito, dopo aver visitato i luoghi assegnatigli a Milano.

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