quaranta

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James

Era arrivato il giorno della partenza, avevamo un aereo alle dieci del mattino e infatti alle otto e un quarto eravamo già lì. Toby e Ed amavano farsi un giretto nei negozi prima di andare via perciò avevano insistito tanto per essere in anticipo. Io presi un caffè macchiato senza zucchero ed ero seduto su una poltrona singola, con me c'erano Harry, Alli, Dimitrij e Miles. Hugo era in bagno come disse, ma non gli credevo, voleva già stare per conto suo, era strano ultimamente.

- ho freddo - disse Alli, nonostante avesse un cappotto così pesante da fare arrivare la temperatura corporea a quaranta gradi.
- vuoi un thè? - subito si prese la briga di aiutarlo Dim.
- non fa niente tranquillo - disse.
- scherzi? Non è un problema, vado e torno -
Si alzò velocemente e andò nel bar.

Harry stava con il suo telefono, era spento ma fissava lo schermo con intensità, aveva delle cuffie enormi e la musica era così alta che la sentivo dal mio posto. Lo fissavo, sapevo che si sentiva osservato ma non mi guardava, non lo faceva perché se lo impediva. Lo odiavo, lo detestavo ... Ma mi mancava parlare con lui. Poco tempo dopo Dim tornò con il the e Alli lo bevve subito, non so cosa gli ci aveva fatto mettere ma si sentì decisamente meglio.

- siete sicuri che può salire in aereo con la febbre?- chiese Miles fissando Alli morente.
- ma si! Prima che saliamo si tiene qualche minuto il ghiaccio sul viso e sarà perfetto! Nella bottiglia d'acqua ha messo la medicina e non si vede niente. Qui le ostess non si accorgono di niente- rispose dim sorridente.

- bene, iniziate a chiamare gli altri tre, tra mezz'ora dobbiamo salire e ancora non facciamo la fila - dissi io, alzandomi.

Ci misero un po', ma poi tutte e tre le pecorelle smarrite ci raggiunsero. Ed e Toby comprarono una marea di cose inutili e sospirai affranto nel vederli, Hugo invece era apposto ... Come sempre. Iniziammo a fare la scocciante fila, ci controllarono i biglietti e salimmo. Non ci eravamo controllati i biglietti e solo lì sopra mi resi conto che io ero nel posto in mezzo, mentre Harry nel posto del finestrino ... Eravamo davvero vicini. Il destino giocava brutti scherzi a volte, ma non mi pesò molto quanto a lui. Si era seduto subito e non mi fissò per niente, anzi, iniziò a fissare il finestrino anche se non eravamo ancora partiti.

- hai intenzione di ignorarmi tutta la vita? - gli sussurrai
- se serve a toglierti dal cazzo, si - rispose duro.
- perché ce l'hai con me? - chiesi.
- lo sai, non farmelo ripetere. Hai un comportamento di merda e non hai fatto altro che giocare con me da un anno a questa parte, e non ti azzardare a giustificarti perché ti do un pugno -
Quella volta mi fissò. Potevo vedere il forte astio che aveva solo fissandogli le iridi scure e marcate. Sorrisi.
- non ridere, brutto bastardo - abbassò la voce.
- sei carino quando ti incazzi - dissi. Era vero.
- sta zitto -

Tornò a fissare il finestrino e poco dopo partimmo. Amavo la sensazione di salire in alto, mi liberava, mi sentivo come se l'anima stesse lasciando il corpo per vivere serena tra le nuvole, amavo tutto quello. Fortuna però che le ore di volo erano poche, soltanto due, perciò approfittai per dormire un po'.
Certo, dormire affianco ad Harry senza aver fatto nulla prima era nuovo per me, ma dovevo farlo per forza. Uno dei miei sogni proibiti era proprio farlo tra i sedili degli aerei, ma sarebbe stato complicato visto che Harry non era più il mio partner di scopate. Sbuffai.

- smettila di muoverti - mi disse lui con gli occhi chiusi, anche lui stava provando a dormire.
- no, non lo farò - lo provocai
- te le stai cercando - mi avvertì
- si, c'è una cosa che sto desiderando particolarmente e non posso resistere troppo a lungo - gli sussurrai nell'orecchio.

Lo vidi arrossire e si voltò verso il finestrino, gli era decisamente passato il sonno. Risi di gusto, adoravo provocarlo.






Toby

Il mio sedile era fortunatamente accanto al finestrino, amavo così tanto vedere il cielo che avrei potuto fissarlo per sei ore di fila. Non smettevo di fare foto e sorridevo. Quella era la reincarnazione della pace.
Dopo mezz'oretta già dovevo andare in bagno, perciò mi alzai e mi diressi lì. Camminando diedi il cinque a Ed che era nel sedile esterno tre file dietro il mio posto. Adoravo il mio migliore amico.
Aprii la porta e subito vidi che era occupato... Era una ragazza. Arrossí subito e io compreso, richiusi subito la porta sentendomi accaldato. Cercai di calmarmi attendendo che le uscisse, infatti poco dopo aprì la porta.

- entra, devo solo lavarmi le mani - disse sorridendo. Era molto a suo agio.

Mi guardai attorno velocemente e poi entrai. A differenza sua io ero in iperventilazione.

- scusami, dovevo chiudere la porta. Il bagno delle donne è occupato e non potevo resistere - si giustificò.
- oh ... No tranquilla non c'è problema, per me potrebbero anche fare un bagno unico - ammisi arrossendo.
Lei rise e quando si tamponò le mani con un asciugamano mi fissò.

- come ti chiami? Sei molto carino - chiese.
- s-sono Toby Maitland - dissi
- bene, piacere mio Toby ... Che ne dici di sfruttare questa oretta rimasta per divertirci un po'?- il suo tono si fece malizioso.
- in c-che senso? -

Lei sorrise, si avvicinò a me e mi leccò le labbra con una sensualità particolare. Ero bisessuale anche se adoravo farmela di più con gli uomini, ma lei mi stava già mandando in estasi. Mi spinse contro il muro, chiuse la porta a chiave e tornò da me, si inginocchiò, fece scendere i miei pantaloni della tuta e subito dopo i boxer, facendo uscire la mia pronta erezione. Ci giocò un po' prima di prenderlo in bocca con maestría, controllava i suoi riflessi perfettamente e quasi lo prendeva per intero. Era sorprendente. Mentre faceva su e giù succhiando, io posai la testa sul muro e chiusi gli occhi sopraffatto dal piacere, gemevo silenziosamente e la aiutavo posando una mano tra i suoi capelli.

- oh cazzo, sto per venire - ammisi.

La sentii ridacchiare e aumentò di scatto le sue mosse, le velocizzò usando anche le mani per aumentare il piacere e venni. Venni dentro la sua bocca...
Lei inglobò tutto, si alzò e mi rivestii. Era ancora abbastanza imbarazzante.
Uscii di corsa senza neanche parlarle e me ne tornai nel mio posto. Era stato strano, piacevole ma ancora una volta avrei preferito che al suo posto ci fosse stato un uomo dai capelli corti. 














*Autrice*

Toby!?!?!? NON CI CREDO ANCORA.
comunque Alli sembra che sta morendo ma fidatevi che c'è la farà ahahaha.

Che casualità vero che James ed Harry stanno vicini, giusto? :')

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