9. Merenda

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ALEX'S POV
"Oh por favor!" esclamai incredula per la decima volta cerchiando con la penna rossa
l'ennesima parola errata.
Osservai Piper accigliata. Non prestava alcuna attenzione al mio stupore. Se ne stava stesa a pancia in giù sul suo letto a giocare con la coda penzolante di quella palla di pelo miagolante mentre io correggevo il dettato che aveva appena finito di trascrivere. Avevo usato delle frasi estremamente semplici. Non potevo credere di essere arrivata a metà foglio e di aver già dovuto correggere un centinaio di errori banalissimi.
"No me lo puedo creer, Piper! Non ne hai azzeccata una" mi lamentai.
"Di che ti stupisci? Se avessi saputo lo spagnolo non ci sarebbe stato bisogno del tuo aiuto, non credi? Dovevi aspettartelo" mi rispose con tranquillità continuando ad accarezzare il gatto
ad occhi chiusi.
"Ma io credevo ti servisse solo un aiuto per potenziare le tue basi... non un miracolo!" esclamai io concentrandomi nuovamente sul foglio "Si dovrebbe lavorare giorno e notte per farti recuperare tutto" osservai preoccupata.

Tornai a guardarla, percorrendo con lo sguardo la lunghezza delle sue gambe scoperte, bellissime. Ripensandoci l'idea di passare le notti in quella stanza con lei non mi sembrava troppo spaventosa.
Ok Alex torna in te.
"Se non ti va più di aiutarmi non importa Al, non voglio farti perdere tempo. Non mi spaventa avere l'ennesima insufficienza ed, in ogni caso, l'idea di diventare una cheerleader non mi entusiasma, lo sai" disse calma senza guardami.
Va bene, tralasciai il fatto che mi aveva chiamato "Al", ignorando i vari modi in cui avrei potuto intimarle di non chiamarmi più in quel modo.
Una sola immagine mi attraversò la mente: la coach che rideva di gusto mentre annaspavo nel fango, sul fondo della piramide, schiacciata dal peso della squadra. Rabbrividii.
"Col cavolo! Tu passerai il prossimo test di spagnolo con un voto decente ed entrerai nelle Cheerios! Parola di Alex Vause!" decretai senza indugiare.
Lei sorrise guardandomi. Piccola strega, l'aveva fatto apposta! Psicologia inversa, eh? Ed io che credevo che avesse qualche rotella fuori posto, sapeva il fatto suo.

"Allora, abbiamo finito?" mi domandò alzandosi dal letto.
"Scherzi? Abbiamo appena cominciato" protestai.
"Oh andiamo sono le sei ed io ho fame!" si lamentò lei mettendo il broncio.
"Hai troppo da recuperare! Non possiamo permetterci pause" dissi. Restammo per un po' a fissarci. Io cercando di mantenere un'espressione severa, lei con il suo adorabile broncio.
Non farti fregare Alex, puoi resistere.
"Oh Al ti prego facciamo una pausa, ti prego" cantilenò lei poi sorrise speranzosa.
Se pensa che basti farmi occhioni languidi per farmi cedere si sbaglia. Io sono Alex Vause la regina del Mckinley! Sono cresciuta facendo a botte con teppisti di strada alti il doppio di me.
Non ho compassione nemmeno per i cuccioli abbandonati io.
Continuava a fissarmi sbattendo le palpebre. Il nocciola di quegli occhi quasi mi accecava ed avrei potuto sciogliermi per la dolcezza di quel visino imbronciato.
"Va bene, cinque minuti di pausa, non di più" sospirai

"Evviva!"
Lei saltellò più volte sul posto battendo le mani prima di precipitarsi ad aprire la porta della stanza, facendomi segno di seguirla.
Alzai gli occhi al soffitto scuotendo la testa, incapace di trattenere un sorriso rassegnato ed obbedii.
"Allora, vediamo un po"..." esclamò pensierosa cominciando a rovistare in uno dei mobili della cucina " ..preferisci dolce o salato?" mi domandò poi agitando una busta di patatine in una mano e un barattolo di nutella nell'altra.
"Salato" risposi prontamente.
"Sul serio?" mi guardò spalancando la bocca con un'espressione incredula.
"Si" ribadii stranita "Perché?"
"Cioè tu vuoi veramente farmi credere che preferisci delle insulse e salose patatine ad un invitante e morbida fetta di pane e nutella?"
"Tanto per cominciare la parola saloso non esiste e, in ogni caso, la risposta è si! E non vedo dove sia il problema. La coach ci ha assolutamente proibito di mangiare dolci! Le taglie della divisa non vanno altre la quaranta.
Ci è concessa una barretta di cioccolata solo durante il periodo mestruale" spiegai stringendomi le spalle

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