31. Cena con sorpresa

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PIPER'S POV
Il viaggio in macchina era stato piuttosto strano, Alex guidava lanciando occhiatine divertite attraverso lo specchietto retrovisore,nella direzione di Nicky e Lorna che se ne stavano sedute sul sedile posteriore a debita distanza l'una dall'altra,senza nemmeno guardarsi,io mi ero messa a giocherellare con lo stereo.
Quando arrivammo da Breadstix la corvina si fermò in prossimità dell'ingresso.
"Perché tu e baby puffa non andate a prendere un tavolo? N. mi farà compagnia mentre parcheggio"propose guardandomi con un sorriso sornione, capì subito che voleva fare due chiacchiere con Nicky,non obbiettai perché anche io volevo parlare con la mia migliore amica,le altre due dovevano essere dello stesso avviso, perché ancora prima che io rispondessi Lorna si era già fiondata fuori dall'auto e Nicky era scesa, aprendomi lo sportello, per prendere il mio posto.
Strizzai l'occhio in direzione della mia corvina che mi sorrise,scesi lasciando il posto alla rossa,e mi avviai con la mia amica all'interno del ristorante.

Prendemmo posto al primo tavolo libero,poco lontano dall'entrata, Lorna andò a sedersi in fretta senza smettere di fissare il pavimento come se fosse la cosa più interessante del mondo, io la raggiunsi prendendo posto di fronte a lei.
Mi presi qualche minuto per osservarla,lei alzò gli occhi incontrando i miei per un secondo prima di abbassarli nuovamente.
"Lor" chiamai paziente.
"Che c'è?" fece nervosa.
"C'è per caso qualcosa di cui vorresti parlarmi?" chiesi con fare allusivo.
"No"si affrettò a rispondere lei scuotendo un po' troppo eccessivamente la testa.
Non volevo forzarla, era una cosa che detestavo io stessa, essere costretta a parlare quando non mi andava,ma d'altra parte sapevo,per esperienza personale,che quello era un momento difficile, è sempre complicato scoprire che c'è la possibilità di poter essere attratti da persone del proprio sesso, e ognuno la affrontava in modo diverso,io ero parecchio confusa e avevo avuto subito bisogno di parlarne con qualcuno, e in quel caso fu proprio Lorna, Alex per esempio si era chiusa nella sua solitudine,non sapevo come invece l'avrebbe affrontata Nicky, anche se sospettavo che la rossa si fosse accorta già da un pezzo che le piacevano le ragazze,ma il problema ora era la mia amica, era troppo taciturna e chi la conosceva bene quanto me,sapeva che non era da lei tutto questo silenzio,mi aspettavo come minimo che cominciasse a parlare a macchinetta appena fossimo state sole, e invece si era chiusa in un preoccupante silenzio.
"Lor. "cominciai cauta "ascolta,non voglio costringerti a parlarne adesso se non vuoi,ma insomma, posso capire cosa tu stia provando in questo momento e voglio che tu sappia che puoi parlarne con me " dissi cercando il suo sguardo,che puntò nel mio quasi all'istante.
"A me non piacciono le ragazze"bisbiglio guardandomi con l'aria di chi ha appena visto un fantasma.
"Certo che no"le feci eco guardandola comprensiva.
Cominciava sempre cosi, era una specie di frase di rito, da qualche parte avevo letto che la prima fase dell'accettazione della propria omosessualità era proprio la negazione.
Tipico,lo avevo fatto io,lo aveva fatto Alex, e in passato chiacchierando con Soso avevo scoperto che anche lei aveva passato un periodo in cui negava l'evidenza, anche se nel suo caso quella fase era durata all'incirca dieci minuti,non riusciva a convincere neanche se stessa.

"Lor,tesoro qualunque cosa tu stia provando al momento sappi che è totalmente normale sentirsi.beh cosi scombussolati, andrà meglio col passare del tempo"tentai di rassicurarla.
"No,io..tu non capisci. 'ho baciata"sussurrò
sporgendosi verso di me "...Sulla
bocca...con...con la lingua per la miseria" disse stizzita con un filo di voce,guardandosi nervosamente alle spalle.
"Si Lor. l'ho notato"osservai senza riuscire a nascondere un sorriso ironico.
"Ma lei è una ragazza dannazione" sbottò in preda ad un principio di cresi di nervi.
"E allora?hai due padri gay,una migliore amica che ha appena detto ti amo ad un'altra ragazza e un'altra migliore amica che se la spassa con Emily nello stanzino del bidello cinque giorni a settimana, di che accidenti ti scandalizzi?" dissi a bassa voce con tranquillità.
"Cosa?" sbottò lei spalancando gli occhi come piatti, quasi riuscì a sentire il rumore della sua mascella che sbatteva sul ripiano del tavolo.
"Non sapevi di Soso e Emily?" domandai stranita
"Non quello. hai detto ti amo ad Alex?" mi domandò incredula.
"Beh...potrebbe essermi sfuggita una considerazione del genere si..."feci in tono vago, distogliendo lo sguardo dal suo.
"Pip ma sei impazzita?" mi chiese stranita.
"No,non vedo dove sia il problema scusa" feci confusa.
"'Ma Pip state insieme da..pochissimo,tu non la conosci affatto"protestò lei.
"Non essere sciocca certo che la conosco..le sbavo dietro da tre anni,il mio cassetto è pieno di foto sue e poi sai tutte le interviste che le hanno fatto per il giornalino della scuola..."
"Quelle che hai ritagliato e riletto fino allo sfinimento per poi riporle in quella specie di album che tieni rinchiuso nell'armadio come un reliquiario.certo come ho fatto a dimenticarlo. La tua ragazza lo sa che l'hai praticamente spiata al limite dello stalking per tutti questi anni?" domandò ironica.
"Non è necessario che lo sappia"mi affrettai a dire arrossendo di imbarazzo al solo pensiero
"..E poi piantala con questa storia dello stalking,mi fai passare per una maniaca"la rimbeccai.
"Lo se tesoro, tu hai una vera e propria ossessione per quella ragazza"fece seria.

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