33. I'm slave for you

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ALEX'S POV
Tu,su una moto?"era la quarta volta che Nicky ripeteva quella stessa domanda,soffocando una risata dietro il palmo della mano.
"Smettila idiota"la rimbeccai dandole una leggera spinta.
"O Mio Dio perché non hai fatto un video, cavolo non posso credere di essermelo perso" disse sghignazzando ancora.
Cercai di ignorarla e feci schioccare la lingua un paio di volte prima di distogliere lo sguardo da lei.
La campanella era suonata e ci stavamo dirigendo nell'aula di scienze.
Era l'unica lezione che frequentavamo insieme io, Piper, l'hobbit e Nicky.
Entrammo in classe e come fossimo ferro e calamita,mi voltai subito attirata da quello sguardo di ghiaccio, che sembrava aspettare solo me.
Meravigliosa.
Possibile che ogni giorno mi sembrasse più bella? come accidenti faceva?.
Mi sorrise e il mio cuore come al solito mancò di un battito,mi avvicinai a lei che era seduta accanto ad una Lorna intenta a ripassare qualcosa sul suo libro.

Non riuscivo ad interrompere il contatto visivo avrei passato ore intere a guardarla negli occhi, e a sorriderle come una scema solo per poterla vedere fare la stessa cosa.
Avrei solo voluto prenderle tra le mani quel viso d'angelo e baciare ad una ad una tutte quelle lentiggini adorabili,fino ad arrivare alle sue labbra perfette,e consumarle a suon di baci e morsi.
"Hey"mormorai quando le fui abbastanza vicina.
"Ciao "soffiò lei strizzando un occhio,guardandomi con un'intensità tale da farmi mancare il respiro per pochi muniti, cosa che mi diede la conferma che forse non ero la sola in quel momento a desiderare qualcosa di decisamente più caloroso,di un ciao appena accennato.
"Ciao Nicky" trillò poi sorridendo alla mia amica, e facendo allo stesso tempo sobbalzare
Lorna al suo fianco, che subito alzò lo sguardo sugli occhi della mia amica che già da un po' la squadravano.
"Ciao Pip.ciao Lorna" disse la mia amica sorridendo appena.
"Ciao"rispose la mora un po' titubante guardandola di rimando.

Non mi preoccupai nemmeno di salutare Frodo, presi posto all'ultimo banco, proprio dietro le ragazze, sistemandomi alle spalle della mia mora, Nicky accomodò accanto a me alle spalle di Lorna.
In quel preciso istante ,la bionda si appoggiò con tutto il peso alla spalliera della sedia,dondolandosi sui piedi anteriori di quest'ultima,fino a sfiorare con le punte dei capelli,stretti nella solita coda di cavallo,il dorso della mia mano,adagiata sul banco.
Sorrisi giocherellando per un po' con quelle ciocche bionde,che liberavano un profumo inebriante e familiare, che mi fece girare la testa per un momento.
Il professore entrò in classe pochi secondi più tardi,e Pipee tornò composta,mentre il silenzio calava nella classe, e cominciava la spiegazione.
Dopo una decina di muniti,la ballerina si mosse dalla sua posizione,sedendosi di lato sulla sedia dando appena le spalle a Lorna, appoggiò un gomito sul banco posando il mento sul palmo,e accavallò le gambe,scoperte grazie alla divisa, quasi caddi dalla sedia, dalla mia posizione potevo tranquillamente avere una visuale ampia, e dettagliata di quelle due meraviglie accavallate l'una sull'altra,sode e perfette.
Quella distesa di pelle,catturò tutta la mia attenzione,ne percorsi con lo sguardo la lunghezza,dalle caviglie fino alle cosce, il mio sguardo si beava famelico della muscolatura contratta e mi stupì il ricordo di quanto fossero morbide quelle gambe che a prima vista sembravano invece di marmo, passai in rassegna una ad una le frange del gonnellino che si piegavano scompostamente sulla cosce tese, ad un tratto capì perché in quella scuola ci fosse cosi tanta frustrazione sessuale, e mi resi conto del perché le cheerleader erano le più desiderate e corteggiate ,il gonnellino della divisa era corto dietro fino al sedere, e davanti fino all'incoscienza.
Con un movimento rapido la mora portò un dito a sfiorare un punto preciso sul suo interno coscia, un piccolo segno rosso fuoco spiccava sulla sua pelle candida,mi leccai le labbra istintivamente ripensando alla sera prima alle mie labbra su quella pelle.
Non potevo farci niente, era più forte di me,dovevo per forza assaggiarla, morderla graffiare quella pelle,avrei voluto mangiarla bearmi di quel sapore cosi intenso e paradisiaco di cui non riuscivo a fare a meno.

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