PIPER'S POV
Allungai la mano afferrando quell'asciugamano abbandonato a terra stringendolo con tutte le mie forze, come fosse il mio unico appiglio.
E piansi, sentendomi vuota.
Piansi per me, per Alex.
Piansi per ciò che un tempo eravamo state e per quello che non saremo state mai più, piansi lacrime amare ed il mio dolore mi squarciò il petto come poco prima avevano fatto le sue parole dure.ALEX'S POV
Corsi come una furia fino al parcheggio, un dolore lancinante prese a tormentarmi le tempie e faticavo seriamente a ritrovare un respiro regolare mentre calde lacrime mi riempivano gli occhi.
Cosa diavolo avevo fatto?
Cosa credevo di aver concluso trattandola in quel modo?
Non lo sapevo.
Mi ero fatta trascinare dalla mia assurda impulsività, dalla rabbia che ero diventata cosi brava a scaricare sugli altri senza pietà, senza pensare alle conseguenze che questo avrebbe potuto avere anche su di me.
Mi sentì d'un tratto sporca, mi sentì sbagliata.
Terribilmente sbagliata.
Le avevo dato della puttana senza che lo meritasse, l'avevo trattata come una persona qualunque, l'avevo disprezzata come non si meritava.
Poteva aver sbagliato e lo aveva fatto di sicuro ma io continuavo ad amarla ed il dolore che le avevo causato mi colpì di riflesso senza che io potessi far niente per impedirlo.
Mi ritrovai a pensare che ero ritornata lo stesso mostro di prima, che tutti i miei errori non erano riusciti ad insegnarmi nulla.
D'un tratto le parole di Lorna mi rimbombarono in testa scuotendomi lievemente dalla mia aura di collera.
-Non ti ha sfiorato neanche per un secondo il pensiero che lei sia stata costretta a fare ciò che ha fatto? Non ha deciso lei di lasciarti! Non credere che sia facile per lei affrontare tutto questo, sta vivendo l'inferno a casa sua e dentro di se. Soffre per la tua mancanza e per averti
fatta soffrire-
E ancora. -Smettila di essere egoista, di vedere solo quello che ti fa comodo, è una situazione di merda non l'hai voluta tu, né lei. E' stata costretta e tu non le stai semplificando le cose-
"Dannazione stupida Morello esci dalla mia testa" ringhiai a denti stretti appoggiandomi alla macchina e massaggiandomi le tempie.
-Non sei l'unica a soffrire in questa faccenda e, se pensi che non sia cosi, vuol dire che non hai capito un cazzo di Piper in questi mesi-
La voce della diva rimbombava ancora nel mio cervello, confondendomi.
"Ah ecco dove eri finita" trillò Nicky spuntando
dal nulla.
"Ti ho aspettata per mezz'ora" mi informò
"Tutto bene?" domandò preoccupata avvicinandosi e notando la mia confusione.
Alzai gli occhi puntandoli nei suoi.
"Ale stai piangendo!" constatò preoccupata.
Io la guardai stranita.
"No che non piango" mi affrettai a dire.
"Si invece" ribadì lei avvicinandosi per asciugarmi una lacrima che rigava il mio viso. Solo in quel preciso istante mi resi conto di aver ricominciato a piangere amaramente. Presi coscienza della cosa e le lacrime non fecero altro che scivolare più copiose lungo il mio viso mentre, con uno scatto in avanti, mi stringevo alla mia amica lasciando che lei mi cullasse.
"Lex ma che succede?" domandò preoccupata.
"Sono un mostro" riuscì solamente a dire "Sono tornata ad essere un mostro" mi corressi.
"Parli dell'accaduto in palestra con Pip?" domandò riferendosi alla piccola tortura che avevo inflitto alla biondina.
Annuì vigorosamente.
"Non solo quello" accennai tra i singhiozzi.
La mia amica mi strinse in silenzio mentre le raccontavo ciò che era successo negli spogliatoi.
Quando ebbi finito lei si staccò dall'abbraccio guardandomi con rimprovero.
Abbassai lo sguardo incapace di sostenere quegli occhi inquisitori.
"Alex, questo è troppo e lo sai anche tu" mi rimproverò. "Lo so" ammisi sentendomi ancora più in colpa.
"Lei non ti ha lasciato perché non ti ama, non ti ha mai illusa e nel tuo cuore sai che è cosi" disse calma.
"Già" ammisi.
Sapevo che non poteva avermi mentito, non lei, non per tutto quel tempo.
Tutto ciò che avevamo vissuto non poteva essere stato una bugia e lo sapevo anche se avevo trovato più comodo fingere che non fosse cosi, chissà poi per quale motivo, chissà cosa
speravo di concludere.
Magari avevo solo inconsciamente pensato che se mi fossi data un motivo per odiarla, avrei accettato più facilmente la nostra separazione.
Ma la verità era che non la odiavo, la amavo con tutta me stessa, l'amavo disperatamente ed ero stanca di fingere di credere che per lei non fosse lo stesso.
"Se solo tu la lasciassi spiegare" cominciò
Nicky.
"Perché non mi ha spiegato quando poteva?
Avremmo trovato una soluzione, avremmo potuto evitare tutto questo" dissi amareggiata.
"Tu non hai mai commesso sbagli?" domandò a bruciapelo.
Alzai lo sguardo inchiodandolo al suo.
"E' stata colta alla sprovvista da qualcosa di più grande di lei, ha agito di impulso ed ha agito male, puoi biasimarla? A te capita continuamente" constatò ironica.
Rimasi in silenzio con lo sguardo fisso sul pavimento a mordicchiarmi il labbro inferiore.
"Ha cercato di parlarti, forse in ritardo, forse nei modi sbagliati, ma ci ha provato. Io credo che dovresti mettere da parte il tuo orgoglio ed ascoltare almeno le sue ragioni, smettila di essere impulsiva Alex. A cosa ti ha portato in passato tutto il rancore che covi dentro? Ti fai solo del male cosi e ne fai a lei" disse preoccupata.
"C'è una cosa che Pio ha fatto in questi mesi: ha creduto in te, ti ha insegnato ad essere diversa, ad essere migliore. Non buttare al vento la persona che stavi cercando di diventare solo per dar retta al tuo orgoglio. Sii adulta Alex" mi consigliò prima di voltarsi in direzione della sua auto e lasciarmi li da sola con i miei pensieri. In quello stesso istante un rombo squarciò il silenzio ed una moto uscì dal parcheggio veloce come una freccia.
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with somebody who loves me
RomanceDalla storia: "Piper dannazione sono due anni che ti torturi..." la sua voce si abbassò di circa tre toni "...la tua fissazione per Alex Vause è assolutamente inappropriata e non lo dico perché lei è una ragazza ma perché è la figlia di Satana in pe...