61. Silence

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ALEX'S POV
Riaprii gli occhi quella mattina con un sorriso enorme, non ricordavo di aver mai dormito cosi bene. Anzi forse mi era già capitato tutte le volte in cui Piper aveva dormito tra le mie braccia, come quella notte.
Osservai il suo profilo per qualche minuto, perdendomi in ogni più piccolo particolare del suo viso che conoscevo ormai a memoria.
Desiderai sfiorarlo più di ogni altra cosa ma non lo feci.
Non volevo svegliarla.
Sorrisi.
Stavo mentendo. Volevo svegliarla eccome! Mi mancavano i suoi occhi, il suo sorriso ed i suoi baci.
Morivo dalla voglia di ascoltare la sua voce roca appena un po' impastata dal sonno.
Ma non sarebbe stato carino svegliarla solo per questo.
Sorrisi ancora.
Magari si.
Mi avvicinai appena un po' al suo viso e lasciai un piccolo bacio sulle sue labbra.
Quel gesto non sortì alcun effetto. Era ancora profondamente addormentata. Ci riprovai questa volta premendo un po' di più le mie labbra sulle sue.
Per tutta risposta lei farfugliò qualcosa di incomprensibile, rigirandosi nel mio abbraccio e voltandosi dall'altra parte.
Storsi il naso arricciando le labbra.
Ok non era esattamente cosi che mi aspettavo il risveglio ma non ero intenzionata a demordere.
Avvicinai le labbra al suo collo esposto cominciando a depositarvi tanti soffici baci.
Lei rabbrividì appena sospirando nel sonno ma non si mosse.
Sorrisi soddisfatta.
Con la mano accarezzai il suo braccio, poi feci scivolare lentamente le dita sulla stoffa della maglia fino ad arrivarne al bordo, lo oltrepassai accarezzandole il fianco nudo e beandomi dei piccoli brividi sulla sua pelle morbida.
Le accarezzai la pancia e la sentì distintamente trattenere il respiro mentre si inarcava appena all'indietro contro di me sospirando, quando le mie dita scivolarono lungo il basso ventre.
Risalii con la mano lungo il suo busto accarezzandole la pelle calda e mordicchiandole
gentilmente il lobo.
"Buongiorno raggio di sole" sussurrai delicatamente al suo orecchio.
"Buongiorno" mormorò lei senza aprire gli occhi ma regalandomi un sorriso.
La mia mano sfiorò appena la curva del suo seno ed entrambe fummo colte da un brivido.
La desideravo come non mai ma ero decisa, come lei, ad aspettare di risolvere tutti i problemi.
Sarebbe stato mille volte più bello averla con la consapevolezza che fosse mia davvero, che non sarebbe mai più andata via da me.
Mi fermai ritraendo piano la mano, facendo lo stesso percorso all'indietro per non interrompere bruscamente il contatto.
Lei si rigirò tra le mie braccia spalancando gli occhi nei miei, le sue gambe si intrecciarono con le mie e il suo naso sfregò appena il mio viso.
"Presto" bisbigliò come per rispondere ad una mia domanda silenziosa, come se mi avesse letto nel pensiero.
"Molto presto spero" risposi io accennando un sorriso malizioso che la fece ridacchiare.
Poi mi regalò un bacio, il bacio più dolce che potessi ricordare, lungo e intenso, proprio come piacevano a lei. E si, lo dovevo ammettere, piacevano anche a me.
Ci prendemmo per noi ancora qualche minuto scambiandoci baci e coccole. Poi il telefono della stanza squillò e lei si sporse sopra di me per afferrare la cornetta, si accomodò cavalcioni sul mio bacino, facendomi sorridere, e portò il telefono all'orecchio senza smettere di guardarmi.
"Pronto?" trillò mentre mi tiravo su a sedere per incrociare le braccia dietro la sua schiena e lasciarle qualche bacio sul collo.
"Si Lor, siamo sveglie. Ok" ridacchio prima di riattaccare e lanciarsi sulle mie labbra che già la attendevano.
"Nicky sta venendo qui" mi informo "Deve fare le valigie e dovrei farle anche io. Tra un'ora dobbiamo lasciare la camera" mormorò distrattamente mentre le mordicchiavo il labbro inferiore.
"Non voglio tornare a casa" dissi capricciosa nascondendo il viso nell'incavo del suo collo.
"Scherzi?" rispose lei "Io non vedo l'ora" annunciò.
La guardai alzando un sopracciglio.
"Prima torniamo prima parlo con i miei e sistemo le cose" disse alternando ogni parola ad un bacio.
Sorrisi tra i baci stringendomi a lei per un abbraccio necessario che sciogliemmo solo quando qualcuno, probabilmente Nicky, bussò alla porta.
Piper si congedò con un 'ci vediamo a colazione' e un piccolo bacio prima di recuperare i suoi vestiti ed uscire salutando allegramente Nicky che entrò con un sorriso radioso e mi guardò in attesa del resoconto completo della nottata.

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