35. Be honest

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ALEX'S POV
L'ufficio del preside non mi era mai sembrato cosi stretto,me ne stavo seduta su quella sedia scomoda,schiacciata completamente contro lo
schienale duro.
Mi girava la testa,l'unica cosa che avrei voluto fare era dormire, dormire per dieci anni.
La sera prima eravamo riusciti a scappare,la polizia non aveva beccato nessuno,benché alcuni avessero rischiato grosso.
Eravamo riusciti a sgusciare fuori dalla finestra degli spogliatoi e a raggiungere l'auto di Eric senza troppi problemi,tranne che per una ferita che mi ero procurata sul palmo della mano urtando contro il vetro rotto,una distrazione dovuta più alla tensione del momento che alla mia distrazione.
Nicky aveva subito proposto di andare al pronto soccorso, ma la mia proverbiale paura di medici ed ospedali aveva avuto il sopravvento,e poi il dolore neanche lo sentivo,l'unica mia preoccupazione in quel momento e per tutta la notte era stata una sola: Piper.
Avrei voluto chiamarla,ma ovviamente il suo telefono era staccato, ed era decisamente troppo tardi per presentarmi a casa sua.

Non avevo chiuso occhio quella notte,lentamente il dolore alla mano si era acutizzato, e la ferita al cuore bruciava anche di più.
Ero arrivata a scuola quella mattina,ridotta ad uno straccio, un cumulo di nervi doloranti.
Non avevo incontrato la biondina,benché l'avessi cercata ovunque,ad aspettarmi però trovai qualcos'altro, anzi qualcun altro.
La segretaria del preside aveva fatto il suo ingresso nell'aula di geografia chiedendo al professore il permesso di farmi uscire,su volere del preside stesso, ero arrivata in quell'ufficio un po' preoccupata,angoscia che era aumentata quando vi trovai già seduti Shani, Eric,e Nicky.
Ed eccomi li,gli occhi fissi sulla fasciatura in torno alla mia mano,la testa dolorante per le mancate ore di sonno, e il pianto, i miei amici tutti impegnati a fissarsi le scarpe o il pavimento,e il preside che seduto alla sua scrivania ci osservava severo vagando con lo sguardo su ognuno di noi.
"Bene signori,immagino che sappiate perché siete qui" cominciò lui calmo.
"A dire la verità signore credo di parlare a nome di tutti,quando dico che non abbiamo idea del motivo per cui ci ha convocati" Eric come al solito non si era fatto spaventare, aveva guardato il preside dritto negli occhi con la sua solita aria beffarda .
Mi sorprendevo sempre nel riscoprire in Eric quell'atteggiamento di strafottenza e superiorità che apparteneva anche a me.
"Bene, visto che non sapete perché siete qui,lasciate che vi illumini. "cominciò l'uomo.
"Ieri notte,un gruppo consistente di ragazzi che si presuppone siano alunni stessi di questo istituto,si è introdotto all'interno della struttura dando luogo ad una festa in piscina non autorizzata."spiegò con calma.
"La polizia non è riuscita a fermare nessuno, tuttavia non mi servono le forze dell'ordine per sapere a chi attribuire una bravata del genere" disse guardandoci allusivo.
"Mi dispiace deluderla signore,ma noi ieri sera eravamo al cinema" disse Eric semplicemente
alzando le spalle.
"Io non sono dello stesso avviso signor
Forman,negli anni,il suo comportamento nello specifico, e quello di tutti voi in generale ha creato diversi disagi in questa scuola,ho sempre cercato di essere comprensivo,di lasciar correre anche per salvaguardare la posizione di alcuni di voi" lo sguardo dell'uomo si posò su di me.

Ma certo,la mia media sfiorava la perfezione,la mia posizione di atleta aveva fatto guadagnare svariati premi al Mckinley nel campo del cheerleading,senza contare la cosa più importante il mio cognome, il prestigio che i soldini di papà mi garantivano.
"Lei non ha prove che siamo stati noi signore" continuò ad insistere il mio amico.
"Certo,non ne ho,ha ragione,le mie sono solo supposizioni,tuttavia ho qui numerose denunce presentate al mio ufficio da svariati studenti nel corso degli anni, che denunciano atti di bullismo,minacce e aggressioni fisiche e verbali,subite da altri studenti da lei signor Forman" disse sfogliando i vari fascicoli.
"..E dalla signorina Vause soprattutto"aggiunse guardandomi di sottecchi.
"Tuttavia non mancano azioni di bullismo anche da parte del signor Abboud, e del vostro amico, il signor Foster che non è qui perchè ha pensato bene di farsi ricoverare in infermeria per una presunta indigestione,anche se io ritengo sia più una nausea post sbronza." disse saccente.

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