ALEX'S POV
Camminavo nervosamente avanti ed indietro per la stanza, controllandomi continuamente
allo specchio.
Tutto era perfetto eppure continuavo a non piacermi, il vestito mi sembrava improvvisamente troppo stretto, i capelli troppo in disordine, il trucco troppo sbavato.
Ero nervosa, nervosa da morire ed odiavo sentirmi cosi.
Sapevo qual'era il motivo, stavo per farlo davvero, un coming out in piena regola dopo il quale non avrei più potuto tirarmi indietro.
Sapevo che tutti a scuola si aspettavano di vedermi arrivare con Eric. Noi due per altro eravamo stati candidati nuovamente a re e reginetta della scuola ed, a detta del ragazzo, avremmo vinto per il terzo anno consecutivo.
Per la prima volta non mi importava assolutamente nulla di avere quel titolo, tutto quello che avrei voluto fare era scappare.
Presi un profondo respiro, non l'avrei fatto.
Non sarei mai tornata indietro, avevo preso una decisione ed ero convinta di volerla portare fino in fondo. Dovevo farlo per la mia Piper e, soprattutto, per me.
Mi guardai per l'ennesima volta allo specchio. Il mio vestito era ovviamente rosso, nonostante
Nicky avesse cercato inutilmente di persuadermi a cambiare colore almeno per l'ultimo anno, ma avevo una tradizione da portare avanti e poi in rosso ero divina o almeno cosi mi sentivo.Aggiustai con l'ennesima forcina i miei capelli, tirati sul lato in un'elegante acconciatura che li lasciava scivolare mossi lungo la mia spalla lasciata scoperta dal vestito senza bretelle e sorrisi al mio riflesso che mi ricambiò con una smorfia poco convinta.
"Coraggio Alex non fare la stupida" dissi a me stessa "Sei o no la furia di Lima Heights?"
cercai di farmi coraggio ma la paura, in realtà, mi stava divorando.
Sentii qualcuno bussare alla porta e mi riscossi.
"Al, la limousine è arrivata" mormorò Piper da dietro il legno.
Presi un profondo respiro afferrando la borsetta ed il contenitore trasparente che conteneva il fiore da polso che avevo preso per la mia Pipes.
Poggiai la mano sulla maniglia respirando ad occhi chiusi prima di ingoiare a vuoto ed aprire.
Rimasi per un secondo a bocca aperta osservando la bellezza della mia ragazza.
Indossava un vestito giallo stretto sul busto e ampio in vita che le arrivava al ginocchio, i capelli erano sciolti e mossi sulle spalle ed indossava un buffissimo fermaglio con un cilindro in cima.
Sorrisi riuscendo a rilassarmi semplicemente specchiandomi in quelle iridi celesti e rassicuranti."Sei bellissima" le dissi sincera.
Il suo sguardo intanto vagò un paio di volte lungo il mio corpo per soffermarsi sull'ampia
scollatura del mio vestito.
"Non vorrai uscire cosi spero" disse seria.
Sorrisi maliziosa, guardandomi.
"Perché che c'è che non va?" chiesi innocente.
"Hai le tette di fuori in pratica" disse lei alzando un sopracciglio.
Sorrisi.
"E la cosa non ti piace?" domandai.
Lei si avvicino per sfiorare la curva le mio seno con la punta del naso inspirando il mio odore e facendomi tremare.
"Non mi piace che tutti possano ammirare ciò che mi appartiene" sentenziò.
Sorrisi divertita.
"Possono solo guardare" dissi stringendomi
nelle spalle.
"Già, sarà meglio che si limitino anche in quello" disse minacciosa.
"Uhh adoro quando sei cosi combattiva" scherzai.
Lei annui fiera.
Poi mi prese il braccio per legarvi un fiore rosso scuro, sorrisi mentre compiva quell'operazione
che io ricambiai.
"Sei pronta?" mi domandò e sapevo che non si riferiva al vestito o al trucco.
La guardai specchiandomi nel suo sguardo.
Ero pronta?
"Ascolta Alex non devi farlo per forza sai? Possiamo evitarlo se vuoi" disse sincera prendendomi entrambe le mani.
Scossi il capo.
"Sarò sincera piccola, non so se sono pronta a farlo ma so che voglio e devo. E non solo per te ma anche e, soprattutto, per me stessa. Quindi adesso andiamo a quel ballo e mostriamo a tutti
quanto ci amiamo."
Lo dissi fiera prendendola per mano e sorridendo della sua espressione a metà tra il confuso e il sollevato.
Ci avviammo di sotto ed io feci per aprire la porta di ingresso ma lei mi trattenne per un braccio.
"Aspetta" disse tirando fuori dalla sua borsetta una macchinetta fotografica.
Chiamò Marie che fu ben felice di scattarci due o tre foto.
Piper riprese la macchinetta riponendola in borsa e finalmente uscimmo per dirigerci verso la limousine nella quale già ci aspettavano Lorna, Nicky, Eric, Mercedes ed Eric e una biondina che faceva parte della nostra squadra e di cui ricordavo a malapena il nome e che era già abbastanza ubriaca da non rendersi nemmeno conto che io e Piper saremmo andate a quel ballo come una coppia.
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with somebody who loves me
RomanceDalla storia: "Piper dannazione sono due anni che ti torturi..." la sua voce si abbassò di circa tre toni "...la tua fissazione per Alex Vause è assolutamente inappropriata e non lo dico perché lei è una ragazza ma perché è la figlia di Satana in pe...