19. Bastone e carota

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PIPER'S POV
"Bene ragazzi, la lezione è terminata, ricordate che la prossima settimana abbiamo 11 primo compito in classe dell'anno. Sarà incentrato per lo più sugli ultimi argomenti affrontati l'anno scorso" il professor Shuester ci fece le ultime raccomandazioni mentre il suono della campanella annunciava la fine dell'ultima ora di lezione della mattinata.
Sbuffai sonoramente crucciandomi mentre riponevo i libri nella mia tracolla.
Uscii dalla classe di spagnolo e trovai Lorna 1 ad aspettarmi appoggiata agli armadietti di fronte alla porta.
"Hey Pip" mi salutò allegra con un gesto della
mano.
"Hey" risposi con poco entusiasmo.
"Che succede?" domandò accigliandosi. Iniziò a camminare con me lungo i corridoi verso la sala mensa.
"Oggi è stata una giornata davvero tremenda, Lor, non sono riuscita a combinare nulla! E' andata peggio del solito, ho fatto schifo non ad una ma a ben due interrogazioni e, come se non bastasse, il Prof. Kendal ci ha portato i risultati del test di biologia che abbiamo sostenuto la settimana scorsa. Un'altra D-! E, per coronare questa giornata di merda, ci si mette Shue che piazza il compito di spagnolo per la prossima settimana! Lunedì per essere precisi" spiegai affranta.

"Oh Pip mi dispiace. Ma siamo all'inizio dell'anno, vedrai che avrai tempo di recuperare le materie e poi, per lo spagnolo, non c'è da preoccuparsi, no? Insomma se il compito è la settimana prossima vuol dire che ti aspetta un lungo fine settimana di ripetizioni con 'Vause sguardo di Satana'! Dovresti essere contenta"
disse ironica.
"Già e lo sarei se non fosse che staserai devo vedermi con Larry".
"Avete fatto pace?" mi domandò curiosa.
Alzai le spalle sbuffando.
"Mi ha chiamato ieri sera, interrompendo per altro una splendida ed estremamente calda sessione di sweet lady kisses con Alex" dissi irritata.
"Oh si è degnata di venire alla fine" mi interruppe la mia amica.
"Già" sorrisi istintivamente ripensando alla sera precedente "E non ha perso tempo ad andarsene non appena il telefono ha iniziato a squillare ed ha capito che era Larry" sbuffai infastidita.
"Siete riuscite a parlare?" mi domandò
Lorna.
"Beh... era un po' tesa inizialmente. Sai è ancora nella fase di accettazione credo. Ma mi pare di aver capito che abbia tutte le intenzioni di andare fino in fondo alla faccenda, per ciò... non mi resta che viverla giorno per giorno!

Sperando che non cambi idea" spiegai.
"Ma prima devi parlare con Larry" constatò lei.
"Già! Quando mi ha chiamata mi ha chiesto scusa ed ha insistito per vederci questa sera. Ha parlato di cinema o che ne so... credo sia una cosa positiva: così potrò parlargli. Ma prima farò un salto da Alex"
"Gli dirai di lei? Ad Alex intendo".
"No, non credo sia rilevante. Gli dirò semplicemente che gli voglio un gran bene ma nulla di più e che lo vedo solo come un buon amico ormai. Non posso parlargli di lei. Per me non ci sarebbero problemi ma non so se ad
Alex farebbe piacere: è una cosa così recente, così fragile, è giusto che decida con i suoi tempi quando e se renderla pubblica" constatai riflettendo.
"E nel frattempo cosa farete? Fate finta di nulla in pubblico e poi vi incontrate clandestinamente?" domandò lei incerta.
Sorrisi a quel pensiero.
"Beh devi ammettere che è una cosa eccitante" scherzai "In ogni caso non ne ho idea, non abbiamo avuto modo di parlarne. Eravamo... un po' impegnate, sai com'è..."
"Io davvero non capisco come fai... quella ragazza mette i brividi".

"Oh puoi dirlo forte!" commentai lasciandomi andare al ricordo delle sue labbra fameliche
sulle mie.
Lorna assunse un'espressione disgustata.
"Beh certo non avrete mai modo di parlare della situazione finché state tutto il tempo appiccicate, se usaste le vostre boccucce per ragionare e trovare una soluzione invece che per limonare senza ritegno magari a quest'ora..."
"Ah eccoti qua!" la voce di Larry ci sorprese.
Lui spuntò da una delle classi vicine e mi passò un braccio intorno al collo. Fece un cenno con la testa alla mora.
"Pranzo?" mi domandò sorridente ed io annuii un po' impacciata, lasciandomi guidare da lui
verso la mensa.
Sentii distintamente Lorna sospirare dietro di noi.
"Lascio gli appunti nell'armadietto e vi raggiungo" disse semplicemente.

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