1. Casa nuova

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Arriviamo finalmente davanti alla nuova casa, e il mio stomaco si contorce in un nodo di nervosismo. Guardo attraverso il parabrezza verso la casa, le pareti esterne sono rivestite di pietra chiara, con grandi finestre che riflettono il sole del pomeriggio. Un vialetto curato con precisione conduce all'ingresso principale, fiancheggiato da aiuole di fiori colorati e alberi maestosi.

Mio padre spegne il motore e scende dall'auto per aprirmi la portiera. "Andrà tutto bene, vedrai," mi assicura con un sorriso incoraggiante, ma i suoi occhi tradiscono la preoccupazione. Scendo dall'auto, sentendo le mie gambe tremare leggermente. Seguo mio padre fino alla porta d'ingresso, dove ci aspetta Alice, la compagna di mio padre, con un sorriso gentile sul volto. "Benvenuti!" ci saluta, cercando di sembrare calorosa nonostante la tensione nell'aria "Sono felice di conoscervi, vostro padre mi ha parlato tanto di voi."

Alice indossa un elegante vestito floreale che si adatta perfettamente al contesto della casa, i suoi capelli biondi sono raccolti in un morbido chignon, e il suo trucco è leggero e naturale. "Dov'è Vittorio?" chiede mio padre alla sua compagna. Alice sorride dolcemente a me e a mio padre, cercando di dissolvere la tensione nell'aria. "Vittorio non è in casa al momento," spiega con un tono gentile "È uscito con degli amici, ma tornerà più tardi."

Il mio cuore si alleggerisce leggermente, sentendo un senso di sollievo nel non dover affrontare un incontro imminente con il figlio di Alice. "Perché non vi mostro le vostre stanza?" propone Alice con un sorriso caloroso.

Seguo Alice e mio padre lungo il corridoio, osservando rapidamente i dettagli della casa che diventerà il mio nuovo ambiente. Le pareti sono dipinte con colori tenui, mentre qua e là sono appesi dipinti antichi.

Mio padre mi sorride incoraggiante mentre seguiamo Alice lungo il corridoio. "Vedrai, ti piacerà," mi assicura, cercando di confortarmi. Alice apre la porta di una stanza accogliente e luminosa. Al centro della stanza si erge un imponente letto king-size, con lenzuola di seta bianca impeccabile e un piumino soffice come una nuvola. Il letto è ornato da cuscini decorativi di velluto rosa e argento, ai piedi del letto, una coperta di cachemire è elegantemente piegata.

Una scrivania in radica di noce è posizionata vicino alla finestra, con una sedia imbottita ricoperta di velluto rosa. Sulla scrivania, un set di cancelleria di alta qualità è disposto con cura accanto a un computer portatile di ultima generazione. "Eccola qui," annuncia con un sorriso, invitandoci ad entrare "Elisa, ti piace?" mi chiede "Tuo padre mi ha detto che ti piace tanto la moda, perciò ho pensato di farti una sorpresa" sorride avvicinandosi a un'altra porta.

Non appena la apre vedo un'enorme cabina armadio spaziosa e ben illuminata, con scaffali impeccabilmente organizzati che si estendono lungo le pareti. Su di essi sono disposti abiti di ogni genere, dai vestiti da sera ai jeans strappati, le scarpe sono esposte su scaffali appositamente progettati.

Al centro della cabina armadio si trova un grande specchio a figura intera, che riflette la mia immagine mentre mi guardo con stupore. Accanto allo specchio ci sta una poltrona imbottita. Gli accessori sono esposti con cura su piccoli tavolini e mensole, creando un'atmosfera di boutique di alta moda. Collane scintillanti, bracciali colorati, e borse di design sono disposti in modo ordinato e preciso.

Con un sorriso misurato, mi volto verso mio padre e Alice, cercando di trasmettere solo un senso di approvazione neutrale. "È un bel posto," commento brevemente, cercando di non far trasparire troppo entusiasmo o gratitudine. Alice annuisce con un sorriso comprensivo "Sono contenta che ti piaccia," dice con calma, prima di rivolgere lo sguardo verso la porta. "Andiamo a vedere la stanza di Luca."

"Posso rimanere qui?" chiedo mentre usciamo dalla cabina armadio. "Certo" mi sorride papà "Infondo è la tua camera. Se vuoi parlare con tuo fratello è la porta di fronte" mi dice mentre i tre escono dalla stanza.

Quando sono sola mi butto sul materasso morbido e accogliente e prendo il telefono dal comodino. Dopo aver cercato il contatto di mia madre, premo il tasto verde per chiamarla. Il telefono squilla un paio di volte prima che lei risponda.

"Pronto?" risponde la voce di mia madre dall'altro capo della linea, con un tono gentile ma preoccupato. "Ciao mamma, sono io," dico, cercando di mantenere la voce stabile nonostante le emozioni che ribollono dentro di me.

"Elisa, come va? Ti piace la nuova casa?" chiede mia madre, il tono della sua voce diventa immediatamente più tenero. "Sto ancora cercando di abituarmi," ammetto con un sospiro leggero. "La casa è bella, ma è strano essere qui senza di te."

Posso sentire un sospiro lieve dall'altra parte della linea. "Lo capisco, dolcezza," risponde mia madre con gentilezza "Ma è bene che tu ti abitui. Tuo fratello come sta?" mi chiede poi. "Sta vedendo la camera. Nella mia c'è un'immensa cabina armadio, piena di roba firmata" le dico "Magari se ti serve qualcosa te la porto, molte ti starebbero benissimo".

"Sono felice che tu abbia trovato un ambiente confortevole. Se c'è qualcosa che desideri o di cui hai bisogno, non esitare a farmelo sapere. Sono qui per te, anche se non sono fisicamente presente."

Le sue parole mi confortano e mi fanno sentire meno sola in questa nuova casa. "Grazie, mamma," rispondo con sincerità. Vorrei solo che lei fosse qui

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