"Papà!" lo chiamo ripetutamente mentre è seduto sul divano "Papà! Io voglio la borsa di Chanel! Quella bella che hanno le ragazze che si vestono bene. Guarda che bella!" dico prendendo una foto su internet. La mamma, seduta accanto a lui, sorride "È davvero bella tesoro" afferma. "Un giorno te la comprerò" mi sorride papà "Te lo prometto" mi dice prendendomi in braccio. "Hai sentito Luca?" chiedo avvicinandomi al pancione di mamma "Un giorno sarò anch'io come quelle bellissime ragazze ricche sfondate" dico con orgoglio, immaginando un futuro pieno di lusso e ricchezza. Adesso entro in quella stessa ricchezza che da bambina sognavo e ora disprezzo. "Elisa, sei tornata così presto? E dov'è Alice?" chiede papà con un'ombra di preoccupazione nella voce. Mi sento improvvisamente a disagio di fronte alla sua domanda diretta, cercando di trovare una spiegazione plausibile. "Ah, sì, è rimasta al negozio per un po' più a lungo," rispondo rapidamente, sperando di non trasparire la mia agitazione. "Ha detto che avrebbe preferito restare a guardare altri abiti." La mia risposta sembra placare momentaneamente la sua curiosità, ma posso percepire una sottile nota di scetticismo nel suo sguardo. "Luca dov'è?" chiedo poi. "È uscito con Vittorio, anche loro fanno compere per il matrimonio" mi risponde papà. Annuisco e senza dire altro mi allontano. Nel giardino, una leggera brezza accarezza il mio viso mentre accendo una sigaretta. È passato un po' di tempo da quando ho fumato l'ultima volta, ma oggi sento il bisogno di un momento di tranquillità, lontano dalle tensioni che riempiono la casa. Il fumo si disperde nell'aria mentre cerco di raccogliere i miei pensieri, cercando di trovare una risposta alle domande che mi tormentano. Mi siedo su una panchina, cercando nel mio telefono il numero di mia madre. Dopo alcuni tocchi, la linea inizia a squillare. "Ciao mamma," dico con voce incerta quando risponde. "Come stai?"
"Elisa, è bello sentirti!" risponde mia madre dall'altro capo della linea, il suo tono pieno di calore e affetto. "Sto bene, tesoro, tu invece come va?" mi chiede. "Va tutto bene, mamma," rispondo con un sospiro, guardando il cielo sopra di me "Volevo dirti che pensavo di venire da te per l'università. Qui le cose sono complicate, e penso che stare più vicina a te potrebbe aiutarmi a chiarire le idee e a trovare la mia strada."
"Sarebbe meraviglioso stare insieme ma posso sapere cos'è complicat0?" mi chiede poi con un misto di gioia e preoccupazione. "Niente di serio, ma mi sento un po' smarrita e pensavo che cambiare aria potrebbe aiutarmi a mettere a posto le cose." rispondo sperando non si preoccupi. "Se pensi che trasferirti qui possa aiutarti, io sono più che felice di averti accanto." La sua voce calma e rassicurante mi riempie di conforto mentre parliamo. "Grazie, mamma," rispondo con gratitudine, sentendomi più leggera dopo aver parlato con lei. "Ci sentiamo presto. Ti voglio bene."
Chiudo la telefonata con un sospiro di sollievo. Decido di tornare dentro sapendo che Vittorio non c'è, mi siedo sul divano, lasciando che la morbida imbottitura mi avvolga mentre mi distendo. Faccio partire il primo film che trovo senza prestare troppa attenzione. Mentre mi lascio trasportare dal film, avverto improvvisamente una mano posarsi sulla mia coscia. Mi irrigidisco istintivamente, il cuore inizia a battere più forte nel petto mentre mi volto a guardare chi sia. È Vittorio, che si è seduto accanto a me sul divano. La sua presenza improvvisa mi fa sobbalzare, e un senso di disagio mi pervade. "Ho saputo della tua conversazione con mia madre al centro commerciale" dice con voce bassa, la sua mano che si muove leggermente sulla mia coscia. "E credo che dobbiamo chiarirci su alcune cose."
Sentire la sua mano sulla mia coscia mi provoca un brivido di disagio, e mi sento intrappolata nella sua stretta. "Cosa c'è da chiarire?" chiedo con voce tremante, cercando di nascondere la mia crescente ansia. "Il tuo atteggiamento nei confronti di mia madre" risponde con serietà "Dorresti solo essere grata" mormora con voce serrata mentre la a sua mano si stringe ancora di più sulla mia coscia. "Ci ho provato ad accettare tutto questo, l'ho pure difesa quando Marco la svalutava ma adesso che ho scoperto come arrivano tutti questi soldi li disprezzo. Mio padre è un finanziere, come pensi reagirebbe se lo scoprisse? Se sapesse che la sua nuova moglie assieme al figlio perfetto sono due criminali? Non posso accettare tutto questo solo perché tu lo vuoi. Non posso negare ciò che è giusto e sbagliato"

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Mine
ChickLitElisa, dopo il divorzio dei genitori, sarà costretta a iniziare una nuova vita con la compagna del padre e suo figlio Vittorio