Mentre rientro dentro, incrocio mio padre nel corridoio. Il suo sguardo è serio e preoccupato mentre mi osserva avvicinarmi. "Elisa, possiamo parlare un attimo?" mi chiede con gentilezza, posando una mano sulla mia spalla. Annuisco silenziosamente, ma non penso sappia già quello che è successo. Mi siedo di fronte a mio padre. "Elisa, capisco che le cose possono essere difficili con Alice e suo figlio Vittorio," inizia mio padre con voce pacata, "ma è importante cercare di trovare un modo per convivere pacificamente." afferma lui con serietà. "Stamattina ti sei comportata come se quei diamanti fossero di plastica".
"Preferisco plastica regalata con piacere che diamanti per comprarmi" ribatto, cercando di esprimere il mio disprezzo Alice. Le mie parole sembrano scuotere mio padre, che si irrigidisce leggermente, il suo sguardo diventa più severo. "Elisa, non posso accettare questo tuo atteggiamento irrispettoso nei confronti di Alice," dichiara con voce ferma, il tono tradisce una punta di delusione. Prima che io possa rispondere, mio padre continua, la sua voce risuona nell'aria carica di gravità. "Inoltre, devo darti una notizia: io e Alice ci sposeremo." Le sue parole mi colpiscono come un fulmine a ciel sereno, lasciandomi senza parole, il cuore pesante nel petto. Non riesco a credere a quello che ho sentito, la mia mente è in tumulto mentre cerco di elaborare questa nuova realtà.
Le parole di mio padre risuonano nella mia mente come un eco lontano, mentre cerco di affrontare la realtà di ciò che ha appena annunciato. "Vi sposerete?" chiedo con voce fioca, l'incredulità colora le mie parole. Mio padre annuisce solennemente, il suo sguardo cerca il mio in cerca di una reazione. Sono sopraffatta da una miscela di emozioni contrastanti: shock, confusione, e una punta di rabbia si fanno strada dentro di me. "Ero convinto che volessi che fossimo felici," aggiunge mio padre, il tono un misto di speranza e preoccupazione. Mi sento come se fossi stata tradita, come se il mondo intorno a me stesse crollando. "Non con un'altra donna! Non cambiandomi la vita!" esclamo con voce tremante, mentre le lacrime cercano di non scendere.
Mi alzo in piedi, sentendomi come se il terreno sotto di me stesse cedendo. La stanza sembra ruotare intorno a me, e respiro affannosamente mentre cerco di venire a patti con la notizia sconvolgente. "Elisa, ascoltami," supplica mio padre, la sua voce piena di disperazione. "Sono sicuro che, col tempo, imparerai ad accettare questa decisione." Le sue parole mi attraversano come un fulmine, ma non riesco a trovare la forza di rispondere. Mi sento tradita, abbandonata, e profondamente ferita. "Non posso crederci," sussurro, la mia voce spezzata dall'emozione.
Mi allontano da mio padre, il suo sguardo implorante bruciante sulle mie spalle mentre mi dirigo verso la porta, cercando disperatamente di fuggire dalla realtà dolorosa che si sta svelando davanti a me.
Esco dalla stanza con passo incerto, cercando disperatamente una via di fuga da questa situazione angosciante. Mentre cammino lungo il corridoio, le lacrime iniziano a sgorgare silenziosamente lungo le mie guance. Mi sento tradita e abbandonata da mio padre, incapace di accettare la sua decisione di sposare Alice. Vorrei solo scappare via da tutto questo dolore e confusione, ma so che devo affrontare la realtà e trovare un modo per superare questa crisi familiare.
Mentre cammino lungo il corridoio, incontro Vittorio che mi blocca il passaggio con uno sguardo sprezzante. "Dove credi di andare?" chiede con voce tagliente, impedendomi di procedere. La sua presenza mi provoca un brivido di disagio, ma cerco di mantenere la calma nonostante la mia crescente frustrazione. "Non ti riguarda," rispondo con voce tremante, cercando di superarlo. Ma Vittorio si avvicina minaccioso, la sua figura imponente riempiendo lo spazio intorno a me.
Mi sento intrappolata tra le sue parole taglienti e la sua presenza intimidatoria. "Dovresti pensare a cosa dici," continua Vittorio, il suo tono carico di sfida. "Non hai idea di cosa sia meglio per tuo padre e per questa famiglia." La sua vicinanza mi mette ancora più in allarme, ma cerco di non arrendermi. "Tu non hai il diritto di decidere per me o per la mia famiglia," ribatto con determinazione, cercando di non far trasparire il mio timore. La mia risposta sembra accendere una scintilla di rabbia in Vittorio, che si avvicina ulteriormente, il suo volto contorto dall'ira. "Non ti permettere di parlare così!" urla, la sua voce echeggia nel corridoio deserto. "Se pensi che io ti permetterò di rovinare tutto, ti sbagli di grosso!" La tensione tra di noi è palpabile, eppure non posso permettere a Vittorio di intimidirmi. "Non hai alcun controllo su di me," replico, cercando di mantenere la mia voce ferma nonostante la paura che cresce dentro di me. "E non sarai mai in grado di manipolare la mia vita a tuo piacimento."
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Mine
ChickLitElisa, dopo il divorzio dei genitori, sarà costretta a iniziare una nuova vita con la compagna del padre e suo figlio Vittorio