Arriviamo alla sala da pranzo, dove il tavolo è già apparecchiato e Alice ci aspetta con un sorriso. Cerco di nascondere la mia angoscia dietro una maschera di normalità, ma è difficile ignorare la sensazione di pericolo che ancora mi circonda. Mi siedo a tavola, cercando di concentrarmi sul cibo di fronte a me, ma la mia mente è altrove, tormentata dalle parole e dalle minacce di Vittorio.
Luca sorride mentre ci avviciniamo al tavolo, ma il suo sguardo percepisce la mia inquietudine. "Tutto bene?" chiede con gentilezza, posando una mano sulla mia spalla. Annullo debolmente, cercando di sfuggire al suo sguardo penetrante. "Sì, tutto bene," rispondo con voce flebile, sperando di suonare convincente ma mio fratello non sembra credermi.
Mio padre, seduto alla testa del tavolo, ci osserva con occhi preoccupati mentre serviamo il pranzo. "Qualcosa non va?" chiede, il suo tono lievemente ansioso. Cerco di scrollarmi di dosso la sensazione di oppressione che mi avvolge e sorrido debolmente. "Sto bene, papà, sono un po' stanca oggi," rispondo, sperando che la mia spiegazione sia sufficiente per placare le sue preoccupazioni.
Alice, seduta dall'altra parte del tavolo, interviene con un tono amichevole. "Forse un po' di buon cibo ti farà sentire meglio," suggerisce, servendo un piatto di pasta fumante. Guardo il piatto di ditalini con una certa indifferenza, sapendo che non è uno dei miei piatti preferiti. Tuttavia, cerco di mantenere un'apparenza di cortesia e ringrazio Alice quando mi serve una porzione. Faccio un cenno con la testa in segno di ringraziamento e prendo un boccone, cercando di ingannare il mio stomaco in tumulto.
Vittorio, seduto accanto a me, rimane in silenzio, ma posso sentire il suo sguardo fisso su di me. La sua presenza è come un'ombra minacciosa, pronta a scatenare il caos in qualsiasi momento. Evito il suo sguardo, concentrandomi sul piatto di fronte a me e cercando di ignorare il senso di oppressione che si fa sempre più intenso.
Il pranzo procede in un silenzio teso, interrotto solo dal rumore dei posate che tintinnano contro i piatti. Mio padre cerca di avviare una conversazione leggera, ma la tensione nell'aria è palpabile, come un temporale imminente che si prepara a scatenarsi. Continuo a mangiare in silenzio, cercando di nascondere la mia agitazione dietro una facciata di normalità, ma è difficile ignorare la paura che mi avvolge come una nebbia fitta.
Dopo che il pranzo è finalmente terminato, mi alzo dal tavolo con un senso di sollievo. Con un sorriso finto, ringrazio Alice per il pasto e mi scuso con un pretesto banale per lasciare la sala da pranzo in fretta. Salgo le scale con passo frettoloso, desiderando solo trovare un momento di solitudine.
Entro nella mia camera e mi affretto verso il balcone. Una volta fuori, accendo una sigaretta e inalo profondamente, lasciando che il fumo mi riempia i polmoni. Il vento fresco del pomeriggio accarezza il mio viso mentre mi appoggio alla ringhiera, cercando di trovare un po' di tranquillità in mezzo al caos che mi circonda.
Guardo oltre il balcone, cercando di liberare la mia mente dalle preoccupazioni che mi opprimono. Ma anche qui, nella quiete apparente del balcone, non riesco a sfuggire alla sensazione di essere intrappolata in una situazione da cui non c'è via d'uscita. Stringo la sigaretta tra le dita, cercando di trovare conforto nel suo bruciore rassicurante, ma è solo una fugace distrazione dalla tempesta che si sta scatenando dentro di me.
Mentre mi perdo nei miei pensieri sul balcone, sento improvvisamente la porta della camera aprirsi dietro di me. Un brivido di paura mi attraversa la schiena quando riconosco il suono dei passi di Vittorio. Mi giro lentamente per affrontarlo, cercando di nascondere il mio stato d'animo dietro una maschera di indifferenza.
Vittorio entra con passo sicuro, chiudendo la porta a chiave dietro di sé con un clic sinistro. Il suono della chiave che gira nel lucchetto riecheggia nella stanza, aggiungendo un'aura di claustrofobia alla situazione già tesa.
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Mine
ChickLitElisa, dopo il divorzio dei genitori, sarà costretta a iniziare una nuova vita con la compagna del padre e suo figlio Vittorio