Per liberare la mente decido di uscire con gli amici. Inizio a prepararmi, scegliendo un vestito che mi fa sentire sicura e attraente. Mentre mi sto vestendo, Vittorio irrompe nella stanza con un'espressione critica. "Quel vestito è troppo provocante," commenta con disapprovazione, avvicinandosi a me e iniziando a toccarmi. "Vittorio, smettila," dico con voce ferma, cercando di respingerlo, ma le sue mani insistono, ignorando il mio rifiuto. "Pensi che per strada altri uomini smetterebbero?" mi chiede sussurrando. "Penso che solo i malati mentali potrebbero fare questo" affermo cercando di respingere le sue mani che continuano a cercare di controllarmi.
Con un movimento brusco, sento il tessuto del mio vestito lacerarsi sotto la sua presa, il mio vestito è ridotto a brandelli, e mi ritrovo nuda e vulnerabile di fronte a lui. Vittorio si guarda intorno con soddisfazione, come se avesse ottenuto ciò che voleva. "Oh, piccola Elisa, non hai ancora capito," mormora con aria beffarda mentre accarezza il mio viso. "La tua dignità è solo un'illusione. Sei mia, da fare e disfare come meglio credo."
Riesco a percepire il suo sguardo di trionfo, come se ogni frammento della mia dignità fosse stato spazzato via da quel gesto brutale. "Non hai il diritto..." balbetto, ma le mie parole si perdono nell'aria pesante della stanza. Le sue mani continuano a esplorare il mio corpo, e io rimango immobile, incapace di reagire. Vittorio ride, un suono carico di trionfo e superiorità. "Hai tanto da imparare, piccola sorellina," sussurra con un sorriso malizioso, mentre il suo controllo su di me diventa sempre più oppressivo."Adesso, visto che non puoi fare a meno di uscire, indossa qualcosa di più decente o potrei strapparti un altro vestito," mi ordina con voce severa, il suo tono carico di minaccia.
Decido di non cedere alla sua volontà oppressiva e, nonostante il mio cuore batta forte nel petto, scelgo di indossare un cappotto lungo che nasconda i miei vestiti corti.
Con passo fermo, scendo le scale, sentendo il peso del cappotto lungo che nasconde i miei vestiti corti. La tensione nella stanza è palpabile mentre mi avvicino al padre che si offre di accompagnarci stasera. "Ciao, papà," lo saluto con un sorriso, cercando di nascondere la mia agitazione.
"Pronti per uscire?" chiede papà, rivolgendosi a me e a Luca con un'espressione premurosa. "Assolutamente," risponde Luca con entusiasmo, mostrando la sua determinazione a godersi la serata nonostante le tensioni in famiglia. "Anche io," confermo con un cenno del capo, cercando di mantenere la mia voce ferma nonostante il timore che ancora mi avvolge.
Mentre lasciamo la casa, respiro profondamente, cercando di lasciare alle mie spalle il peso degli eventi precedenti. "Quando potremmo andare da mamma?" gli chiedo mentre guida. "Mercoledì" ci risponde papà "Andrete da lei direttamente dopo scuola e tornerete a casa il giorno dopo. Mi occuperò io di lasciare e riprendere le vostre cose" ci dice. "Sarà bello rivederla," commenta con un sorriso timido. "Sarebbe stato più bello starci un po' di tempo in più" sussurro.
Arriviamo in piazza, dove l'atmosfera vivace e i colori accesi delle luci dei locali ci accolgono. Papà si ferma per lasciarci scendere, e io e Luca ci prepariamo ad incontrare i nostri rispettivi gruppi di amici. "Ci vediamo dopo," dico a papà con un sorriso, mentre scendo dall'auto insieme a Luca.
Mentre scendiamo dall'auto, io e Luca ci separiamo per raggiungere i nostri rispettivi gruppi di amici. Ci scambiamo un breve sorriso di incoraggiamento prima di dirigerci verso le nostre destinate compagnie.
Luca si avvia verso un gruppo di ragazzi che ride e scherza sotto un lampione, mentre io mi avvicino al mio gruppo di amiche che stanno parlando animatamente sotto la luce dei lampioni.
"Hey Elisa, siamo contente che tu sia venuta!" mi accoglie Clara, una delle mie migliori amiche, con un sorriso luminoso. "È bello vederti!" aggiunge Marta, stringendomi in un abbraccio affettuoso. Mentre ci salutiamo, noto che uno dei miei amici, Marco, ha portato con sé un nuovo ragazzo di nome Alessio.

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Mine
Romanzi rosa / ChickLitElisa, dopo il divorzio dei genitori, sarà costretta a iniziare una nuova vita con la compagna del padre e suo figlio Vittorio