-Ciao- dico sorridendo nervosamente ed entrando seguita da Luke.-Buongiorno Beth- saluta il mio amico e mia madre lo nota solo ora.
-Oh, ciao Luke! Come mai qui? Io e la signorina dobbiamo parlare- dice guardandomi male.
-Ecco, vedi, bhe, ieri sera è stata colpa mia...- dice Luke andando subito al centro del discorso.
-Oh, no, Luke, non devi giustificarla- dice mia madre mettendogli una mano sul braccio.
-No, davvero, stavamo correndo e ho colpito la bacheca con gli orologi...- dice sempre più imbarazzato e decido di intervenire.
-Mamma però è stata anche colpa mia...- mi guarda seria, ma poi un sorrisetto divertito si fa spazio sul suo viso. Aspetta. Ride?
-Mi immagino la scena! Non vedevo l'ora che si rompessero, non li sopportavo più quei cosi! Non preoccupatevi, dovevo già sistemare alcune cose con John, ci parlerò io, ma che non succeda mai più- dice puntandoci un dito contro e noi annuiamo sospirando sollevati.
-Grazie. Grazie. Grazie!- dico abbracciandola e poi mi giro verso Luke che mi sorride come per dire "Te l'avevo detto" e io alzo gli occhi al cielo.
-Bhe, vuoi rimanere?- chiede mamma rivolgendosi al mio amico.
-No, grazie ma devo andare Beth- dice e mi lascia un bacio sulla guancia prima di salutare e uscire di casa.
Dopo aver mangiato qualcosa, anche controvoglia, mi costringo a studiare anche se non ne ho intenzione.
Domani c'è il compito di matematica, e devo prendere almeno la sufficienza se non voglio essere rimandata. Ho sempre odiato questa materia e odio ancora di più studiarla, ma me la cavo.
Comincio a leggere svogliatamente gli appunti e dopo un po' di tempo concludo "i miei studi" chiudendo finalmente il mio quaderno con le formule.
Sbuffo alzandomi dalla sedia azzurra e mi tolgo un ciuffo di capelli dal viso.
La settimana prossima riprenderanno le lezioni di danza per la prossima gara. Mi avvicino allo specchio e mi osservo ancora una volta trovando altri difetti che non riesco più ignorare.
Più guardo il mio corpo e più sono sicura che sia ingrassata e che quest'anno non vinceremo la competizione di contemporaneo. Devo rimediare.
E no, non sono una di quelle tante ragazze che si tagliano perché non si piacciono, o solo per essere notate. Anche tagliarsi è diventata una moda ormai e chi lo fa per davvero viene disprezzato più di quanto non lo sia già.
Una vibrazione attira la mia attenzione. Prendo il cellulare e leggo il nome della mia migliore amica così rispondo.
-Hey Krys- dico sorridendo.
-Ciao Sher, volevo chiederti se puoi venire con noi al parco?- dice molto velocemente.
-E con "noi" intendi?- chiedo retoricamente per sapere chi ci sarà.
-Io, tu e Alex. Ti prego- dice supplicandomi e non posso dirle di no.
-Okay, vengo. Quando?- chiedo rassegandomi.
-Ora- E chiude.
A volte mi chiedo se si può erssere più pazzi di così.
Mi preparo velocemente e scendo in salotto. Trovo mia madre impegnata a guardare la sua telenovela preferita. Perfetto.
-Io esco!- Urlo e, come mi aspettavo, non risponde così esco senza problemi.
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-Allora, cosa c'è?- dico avvicinandomi alle mie amiche che già parlano tra di loro.
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Sudden || Luke Hemmings ||
Fanfiction-Come definiresti la nostra storia?- -Improvvisa-