Capitolo 46

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-Auguri!- mia madre mi sveglia spalancando la porta della mia stanza.

-Buongiorno mamma- mormoro sarcastica coprendomi la testa con le lenzuola quando apre la finestra.

Il sole forte illumina la mia camera e mia madre mi sorride.

-Oggi è il tuo compleanno- si siede accanto a me.

Annuisco con gli occhi chiusi.

Passano alcuni minuti prima che li apra uscendo dal mio nascondiglio.

-Allora stasera esci con Luke?- mi fa l'occhiolino e io aggrotto la fronte.

-Come fai a saperlo?- chiedo confusa.

Lei spalanca gli occhi poi improvvisa un sorriso.

-Me l'ha detto lui- annuisce a se stessa.

Alzo le spalle.

Avrei dovuto avvisarla comunque..

-Cosa indosserai?- si alza fin troppo felice e io la seguo.

-Perché sembri più emozionata di me?- piego la testa di lato.

-No, che dici?- scuote la testa.

-Okay..- mormoro prima di dirigermi in bagno per lavarmi.

Oggi ho intenzione di passare da James. È a casa di Hope.

Ma non so ancora come arrivarci.

Mi ha detto che sta meglio, che sembra meno pallido.

Dopo essermi vestita, afferro il cellulare con l'intenzione di chiamarla.

-Sheryl?- risponde dopo un paio di squilli.

-Ciao Hope, volevo chiederti quando posso vedere tuo cugino..- vado dritta al punto.

-Ehm..anche adesso- risponde dopo pochi secondi.
-Mia madre è appena uscita- continua.

Perfetto.

-Come faccio a venire?- chiedo.

-Puoi arrivarci a piedi..è piuttosto vicina alla scuola- annuisco a me stessa.

-Okay, ora vengo, tu fatti notare- dico scendendo le scale.

-Certo, esco fuori- risponde semplicemente.

-Ci vediamo tra poco- sorrido.

-Ciao Sher- chiude la chiamata.

-Dove vai?- chiede mia madre con espressione tra il confuso e il vagamente triste.

-Per le 11:00 sono qui- la rassicuro.

-Ma è il tuo compleanno, se vengono a farti gli auguri?- cerca di convincermi.

-Torno subito, non preoccuparti- esco di casa e cammino verso la scuola.

La supero dopo pochi minuti.

In lontananza distinguo una figura femminile.

Dev'essere lei.

La raggiungo e le sorrido.

-Vieni- mi fa entrare.

È carina come casa.

-C'è tua sorella?- chiedo prima di raggiungere il piano superiore.

-Purtroppo sí- annuisce parlando a bassa voce.

-Salgo?- chiedo.

Annuisce seguendomi.

-È qui- mi indica una stanza.

Lei rimane fuori.
Ha capito.

Busso alla porta, la sua voce mi lascia entrare.

Sudden || Luke Hemmings ||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora