Capitolo 49

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-Allora? Ti è piaciuta la sorpresa?- mi chiede Alex mentre mi sdraio sul letto.

-Secondo te?- domando ovvia, ridendo leggermente.

-Sì, lo so, siamo stati bravi- si vanta, portandosi una mano al petto.

-Ma smettila- le lancio un peluche.

-Hey!- si lamenta raccogliendolo.

Poi si sdraia accanto a me.

-Non devi dirmi niente?- chiede con tono malizioso.

-No, Alex- sospiro.

-Sicura?- si volta verso di me, stringendo gli occhi.

-Sicura- rido alla sua espressione.

-Dai, com'è stato?- mi tira qualche gomitata leggera.

-Ma cosa?- mi allontano di poco dal suo corpo.

-Non dirmi che non l'avete fatto..- mi guarda piegando la testa di lato.

Arrossisco, capendo a cosa si riferisce.

-No..- scuoto la testa.

-Io mi sono impegnata tanto..- sospira in un lamento.

-Era tutto perfetto- continua.

-Lo è stato lo stesso- mi difendo.

Ed è vero.

-Hai diciotto anni, lo ucciderai- si porta le mani al viso.

-Non farmi sentire in colpa, ha detto che mi aspetterà- abbasso lo sguardo.

Non è così importante..

-È ovvio, cosa poteva dirti?- ridacchia.

-Quando sarà il momento, succederà, non credo debba essere programmato- mormoro.

-Hai ragione- ammette.

Stiamo in silenzio per qualche secondo.

-Domani vuoi venire al mare?- mi chiede girando la testa verso di me.

Annuisco, non ho niente da fare.

-Benissimo, lo dico agli altri- sorride allungando un braccio per recuperare il suo cellulare.

La vedo scrivere qualcosa, poi scoppia a ridere.

-Cosa c'è?- chiedo sorridendo.

-Michael ti renderà la giornata un incubo- ridacchia.

-No, ti prego- mi porto le mani al viso.

Mi piace il mare.
Mi piace stare sulla riva, la sabbia morbida, il profumo e il rumore delle onde.

Ma odio l'acqua di quel luogo.

Più che altro, non sopporto il fondo.
Alghe, pietre, pesci microscopici.

Rabbrividisco all'idea.

E Michael, lui adora questa situazione.

Si diverte a prendermi di peso e lanciarmi in acqua.
O, semplicemente, mi prende per il culo tutto il giorno.

-Dai, fai uno sforzo- ride ancora.

-Non capisci- rilascio un lamento.

Lei si alza dal letto e mi guarda, poggiando le mani sui suoi fianchi.

-Ce l'hai un costume?- alza un sopracciglio.

-Certo che sí- la guardo confusa.

-Bene, fammi vedere- apre qualche cassetto.

Sudden || Luke Hemmings ||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora