Ha ricominciato a piovere.
Acqua, solo e soltanto acqua.
Mi manca l'estate in questo momento.
Le meravigliose spiagge dell'Australia e il mare, mi mancano davvero troppo.
Sono stanca delle nuvole scure, ho bisogno dei raggi del sole.
Con le cuffiette bianche alle orecchie, mi avvicino alla scrivania, accarezzando i fogli sulla sua superfice chiara.
Alcuni dei miei disegni, sono sparsi sui numerosi libri di scuola.
Ne afferro uno con delicatezza, osservando le figure rappresentate.
Sono due ragazzi che si abbracciano.
L'avevo disegnato tempo fa, infatti non è il massimo, ma posso riconoscere me e Luke.
È sempre stato una delle persone più importanti nella mia vita, un pó come l'altro protagonista della storia, forse l'aiutante.
È entrato innocentemente, aiutandomi a cercare uno stupido orso di stoffa, ed ha invaso tutta la mia vita.
Forse era destino che stessimo insieme. Odio ammetterlo, e non lo farò in pubblico, ma la gente aveva ragione.
Ma ne sono felice.
Il mio ragazzo sa essere anche il mio migliore amico.
Le canzoni scorrono nelle mie orecchie, mentre ritorno alla realtà, riponendo il disegno al suo posto, insieme agli altri.
Adoro disegnare, è come essere liberi.
È mettere su carta, il proprio io interiore. Descrivere il mondo che vorremmo con una matita, è fantastico.
Sembrerebbe irreale, ma è così.
Provare a guardare la realtà in modo diverso. La mia è una realtà un pó distorta.
E non parlo di unicorni che percorrono arcobaleni.
Sempicemente è come se le emozioni fossero persone.
Descrivere la tristezza è disegnare il grigio, la trasparenza.
Mentre la felicità forse non l'ho mai vissuta davvero. Non saprei dire cos'è.Ma questa è un'altra storia.
Dovrei studiare.
Dovrei.
Forse posso saltare per una volta.
Chiudo gli occhi, pensando a una scusa. Potrei dire di aver avuto mal di testa.
Mi crederanno, non l'ho mai fatto.
-Sher?- sento lievemente la voce di mia madre.
Tolgo una cuffietta, voltandomi verso la porta, dove mia madre sporge la testa.
-Vuoi qualcosa da mangiare?- chiede, e il suo tono mi sembra quasi timoroso.
Mi fa tenerezza.
Ci tiene così tanto a me, e io non faccio altro che darle dispiaceri.
Vorrei scuotere la testa, anche con fare ovvio, ma mi limito ad alzare le spalle.
-Davvero? Cosa ti preparo?- il suo volto si illumina.
-Hey, non ho molta fame, solo qualcosa così..- freno il suo entusiasmo, sentendomi quasi in colpa.
-Oh, ehm..tipo?- mi chiede, e posso sentire il suo tono, spegnersi leggermente.
Mi dispiace..
-Non so, adesso scendo io- le sorrido dolcemente e lei annuisce chiudendo la porta.
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Sudden || Luke Hemmings ||
Fanfiction-Come definiresti la nostra storia?- -Improvvisa-