Capitolo 51

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-Sei stanca?- la voce di Luke mi distrae facendomi voltare verso di lui.

Il mare al tramonto è fantastico.

Alzo le spalle.

Lui si siede accanto a me, sul mio telo azzurro.

Cerca di passare le dita tra i miei capelli, ormai asciutti dalle due di oggi pomeriggio, quando ho provato a bagnarmi ancora una volta.

-Sai che è impossibile pettinare i miei capelli, soprattutto adesso?- chiedo retorica, appoggiando la guancia sulla sua spalla.

I miei occhi non lasciano il cielo, meravigliosamente colorato dei toni caldi che si riflettono sull'acqua.

Le sue dita si allontanano, accarezzando poi la mia spalla, ora arrossata.

-Sei tutta rossa- ride lui.

-Meglio dell'avere la pelle cadaverica- sorrido leggermente, mentre alzo gli occhi al cielo.

Nell'acqua è rimasta solo una coppia.

Forse è ciò che sto guardando da più di cinque minuti.

Lei è ferma nell'acqua, lui è dietro di lei che la abbraccia.

Le loro mani sono itrecciate sul pancione della ragazza, che non avrà più di 25 anni.

Sembrano così felici.

-Sher?- mi richiama il biondo accanto a me.

-Sono così dolci- sospiro osservando il modo in cui si stringono.

Le mani di lui, accarezzano delicatamente la pancia gonfia della sua ragazza.

-Un giorno, anche noi saremo così..- mi accarezza i capelli.

Mi si riempie il cuore di gioia.

-Vuoi davvero passare tutta la vita con me?- sposto lo sguardo nel suoi splendidi occhi azzurri.

-Ti conosco da quando avevi cinque anni, ti ho vista crescere, pensi che non voglia starti accanto?- mi chiede poggiando le nocche della sua mano sulla mia guancia.

Mi piace pensare al nostro futuro.

Già ci immagino.

Lui che torna dal lavoro, i nostri bambini che corrono verso di lui, prima che venga verso di me e mi baci, mentre brucio la cucina, nel vano tentativo di preparare il pranzo.

Avvolgo le braccia intorno al suo collo e lo stringo in un abbraccio.

-Sei perfetto- sussurro sulla sua spalla, mentre mi tiene stretta a se.

Ormai sono seduta sulle sue gambe.

-Come ho fatto ad accorgermi di te solo pochi mesi fa? A pensarci, ero anche gelosa delle tue ragazze e di quelle che ti giravano intorno- ridacchio mentre mi stacco leggermente.

-Ah sí? Beh, anche io ero geloso di quel coglione- mi bacia la guancia.

-Scusa- parlo piano.

-Per cosa?- mi chiede, mentre mi alza il viso con le dita.

Mi riferisco al fatto di non potergli dire la verità.

Mi scuso per le mie insicurezze, che mi portano a mentirgli ancora.

-Per non averti ascoltato- mi limito a dire.

-Sono passati tre anni, dovresti dimenticare tutto- sospira leggermente.

Come faccio, se continuo a vedere la causa dei miei problemi?

Senza rispondere, unisco le nostre labbra in un bacio lento e dolce.

Sudden || Luke Hemmings ||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora