Capitolo 16

121 14 0
                                    

-Hey Zoey- saluto la ragazza seduta sul parquet chiaro della sala di danza.

-Sher!- mi da un bacio sulla guancia e io faccio lo stesso.

-Come va?- chiedo sedendomi accanto a lei.

-Tutto bene, tu?- sorride mentre svolge gli esercizi per la spaccata, come faccio io.

-Come sempre- alzo le spalle continuando a riscaldarmi.

-Bene- annuisce aprendo le gambe.

Per fare la spaccata, eh.

Faccio lo stesso, stringendo gli occhi per il fastidioso dolore ai muscoli delle cosce.

Dallo specchio, la vedo allungarsi fino a toccare il ginocchio destro con la testa.

E poi sorrido divertita nel vedere la sua smorfia di dolore.

Mi guarda male e poi continua a riscaldarsi.

Quando è il momento di arrivare con la testa e la pancia a terra, non tutte ci riescono.

Sono sempre stata avvantaggiata, perché sono abbastanza elastica e già da bambina imparai a farlo da sola.

Ma è comunque doloroso.

Arrivo, appunto, a far toccare la mia pancia a terra, e gemo dal fastidio.

Ma non smetto.

Succede spesso. Mi impongo di riuscirci anche se arrivo quasi alle lacrime.

Devo riuscirci.

Continuo a stare giù e dopo un po' il dolore mi diventa familiare e quasi piacevole.

Potrei sembrare masochista, ma mi rilassa.

Sono strana, lo so.

Chiudo poi le gambe emettendo un verso di sollievo.

Poi cominciamo a ballare.

E mi sento di nuovo viva.

Mi concentro sui passi, guardando ogni tanto lo specchio davanti a me.

La musica mi prende l'anima e ne fa ciò che vuole.

Mi fa saltare, girare, sorridere.

Quando la canzone finisce Zoey mi corre incontro indicandomi.

-Tu! Hai un tatuaggio e non lo sapevo?- esclama a bassa voce per non farci sentire dall'insegnante.

Annuisco soltanto sorridendo innocente e lei scuote la testa divertita.

-Tu sei pazza- mi sorride e alzo le spalle.

-----------

Cammino fino alla porta di casa mia e sospiro sollevata dal fatto che sono finalmente arrivata.

Non riuscivo più a fare un passo.

Entro in casa e subito bevo un bicchiere d'acqua.

Non ho fame, fortunatamente.

Mi sento solo tremendamente stanca e ho voglia di dormire.

Ma devo prepararmi per stasera.
Tra un paio d'ore Alex verrà a prendermi per andare in discoteca.

Non ne ho per niente voglia.

Salgo al piano superiore ed entro in bagno per fare una doccia.

Mi tolgo la maglia e poi i pantaloni, rimanendo in intimo.

Il mio seno è segnato dalle smagliature che ho da quando avevo 12 anni, e lo rendono poco presentabile.

Sudden || Luke Hemmings ||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora