Capitolo 19

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Luke's POV

-Stai scherzando?- esclamo alzandomi dal divano.

-Luke, dobbiamo, non insistere- dice calma mia madre.

-Mamma, non lascerò questo posto, tantomeno adesso- le dico serio.

-È solo un anno Luke, solo un anno- cerca di convincermi.

-Ho tutto qui, amici, casa, è anche il mio ultimo anno di scuola- alzo di poco la voce.

-Luke, tuo padre vuole vederti, vuole passare del tempo con noi, non puoi impedirglielo- mi spiega accarezzandomi un braccio.

-Verrò a Natale- insisto ancora.

Non lascerò la mia vita per niente. Posso benissimo andarci solo per un paio di settimane.

-Adesso basta, noi partiremo per l'Italia, che tu lo voglia o no- conclude uscendo dal salotto.

Mi passo una mano tra i capelli sbuffando.

Non posso andarmene ora che mi sto innamorando per davvero.

Perché è così. Sheryl mi ha fottuto il cervello e non posso abbandonarla.

E poi, come faccio a dirglielo?

Prendo il mio giubbotto nero e esco di casa.

Sento appena la voce di mia madre che chiama il mio nome ma comincio a camminare.

Meglio parlarne con i ragazzi.

In poco tempo arrivo a casa di Calum e busso alla porta.

-Chi è?- sento dire e rispondo dicendo il mio nome.

-Buon pomeriggio Lucas- il mio amico mi apre la porta sorridendo.

-Non mi chiamo Lucas, smettila di chiamarmi così- sbuffo togliendo l'indumento che avevo precedentemente indossato.

-Non ti agitare, piuttosto, come mai sei qui?- chiede avvicinandosi al divano.

Subito mi ci siedo sopra.

Adoro il divano di casa Hood.

-Amore, chi è?- una voce squillante ci interrompe, e mi giro a vedere chi è.

Krystal è sulle scale con i capelli disordinati e gli occhi socchiusi.

-Ciao Krys- la saluto vedendola poi raggiungerci.

-Ciao Luke- mi scompiglia i capelli ridacchiando e poi va a sedersi sulle gambe di Calum.

-Stronza- la insulto sistemando di poco i miei capelli.

-Buon pomeriggio, amore- mi ignora dando un bacio a stampo al suo ragazzo.

-Cal, possiamo parlare? Dieci minuti e vi lascio in pace- dico interrompendoli.

-Cosa è successo?- chiede rivolgendo il suo sguardo a me.

-Mi devi dare un consiglio- comincio, mentre Krystal va a sedersi a gambe incrociate sulla poltroncina.

-Ti ascolto- mi incita a continuare con tono quasi ironico.

Sospiro non sapendo come dirglielo.

-Il fatto è che..devo partire- dico poi secco.

Via il dente, via il dolore.

-Per Natale?- chiede probabilmente non trovando nulla di strano nella mia frase.

-No, per più di un'anno- continuo e lo vedo spalancare gli occhi.

-Cosa?- esclama Krys alzando la testa dal suo cellulare.

Sudden || Luke Hemmings ||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora