Il ragazzo moro mi trascina con forza stringendomi il polso, verso una meta a me sconosciuta.
-Mi fai male, dove stiamo andando?- chiedo cercando di stare al suo passo veloce.
-Shh, siamo quasi arrivati- risponde nascondendo il tono affaticato.
È buio, intorno a me ci sono decine di palazzi che non ho mai visto in vita mia.
Altri minuti passano, mentre fatico a tenere il suo passo.
-James, rallenta- cerco ti tirare via il polso dalla sua stretta decisa.
-Adesso ti faccio vedere una bella cosa, Shee- dice e mi trattengo dal ricordargli di non chiamarmi così.
I pochi lampioni, mostrano una luce fioca e debole, ma bastano a farmi capire di essere in un quartiere abbastanza lontano dal mio.
Finalmente ci fermiamo.
Il mio respiro è abbastanza affannato mentre mi sposto alcune ciocche di capelli dal viso.
Il moro si sporge da un muro, un vicolo.
Sono abbastanza tesa.
-Vieni- dice con espressione neutra.
Allunga un braccio, porgendomi la mano, che afferro titubante.
Mi avvicino e mi affaccio come ha fatto lui poco prima.
Le mie labbra si dischiudono lentamente.
Non credo ai miei occhi.
Vorrei tirarmi indietro, spostare lo sguardo o chiudere gli occhi, ma non ci riesco, non posso.
In fondo al vicolo, c'è una coppia.
Una coppia che non mi ha mai disgustato così tanto.
Due ragazzi biondi, che purtroppo conosco bene, mi hanno distrutto l'anima con un bacio.
Non avrei mai pensato che ne sarebbe stato capace.
In un ultimo sguardo, riesco a vedere le loro labbra insieme, mentre si muovono freneticamente, e le mani di lui sul suo corpo odiosamente perfetto.
Mi rimetto al mio posto, appoggiando la schiena al muro umidiccio.
La mia vista è sfocata, mentre guardo a terra.
Non riesco a togliermi quell'immagine dalla mente.
Sembra impossibile.-Mi dispiace, ma dovevo- sento la voce di James parlare.
Avevo dimenticato fosse qui.
Alzo la testa.
-Sei felice adesso?- chiedo con voce tremante.
Ho voglia di piangere.
-Non è colpa mia se "il tuo ragazzo" non si accontenta- mima con le virgolette.
Lo guardo ferita.
Non si accontenta..
Non sono abbastanza per lui.
-Tua cugina è meglio di me, quindi?- chiedo ancora sentendo le lacrime scendere calda sul mio volto deluso.
Non risponde.
Sento solo delle voci, poi il buio.
Mi sveglio sussultando e mettendomi seduta di scatto, tra le coperte, forse sudate.
Mi guardo intorno con il respiro affannato, sono nella mia stanza.
Dalla finestra filtrano lievemente, dei raggi di sole chiaro.
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Sudden || Luke Hemmings ||
Fanfiction-Come definiresti la nostra storia?- -Improvvisa-