Capitolo 64

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Ingoio la pasticca dal sapore leggermente amaro.

La dottoressa mi ha prescritto delle pillole, il mio ciclo è tornato da un paio di mesi, ma non è assolutamente regolare.

Dovrei anche fare un controllo tra qualche giorno, ma non ne ho per niente voglia.

I dottori mi hanno proibito di ballare.
Ma credo sia il momento di ricominciare.

L'unico problema, non ho tempo.

Quest'anno è dura, a scuola.
Tanto.

Dall'inizio, non fanno altro che stressarci.

Non vedo l'ora di diplomarmi.

Non so ancora se voglio proseguire gli studi, non mi è mai piaciuto studiare.

-Ti sei preparata?- mia madre entra nella mia stanza.

Annuisco.

Un paio di giorni fa è tornato mio padre.

È stata un pò una sorpresa, me lo sono ritrovata a casa dopo scuola.

Lui e mia madre parlano, ma non troppo.

A me basta che siano entrambi qui.

Insieme a mio padre e tornato anche Andrew.

E oggi verranno a pranzo qui.

Non so chi abbia detto a mio padre che io e Luke stiamo insieme, ma la prima cosa che ha detto quando mi ha vista, è stata di voler parlare con lui.

Bene.

Per fortuna lo conosce quasi quanto me, se fosse stato un ragazzo estraneo, probabilmente avrei avuto paura di mio padre.

Per un pò ho avuto il timore di star sbagliando tutto con Luke.

Ho pensato di voler tornare indietro, a quando eravamo solo amici.

Ma mi sono resa conto di aver pensato una cazzata.

Come si può fare una cosa del genere?

Lo ammetto, dopo quella sera a casa del suo amico, non gli ho rivolto la parola per qualche giorno.

Ma infondo, non era del tutto colpa sua.

Scendo le scale, ritrovandomi davanti una tavola apparecchiata perfettamente.

La tovaglia bianca, il servizio buono e tanto amato da mia madre, persino i tovaglioli di stoffa abbinati.

-Mamma, è solo Luke con la sua famiglia, non la regina d'Inghilterra- parlo guardandola affannarsi per aggiungere ancora qualcosa sulla tavola.

-Dobbiamo fare una bella figura, tu sei ancora in ciabatte? Sistemati meglio, sembri una barbona- mi guarda sconvolta.

-Sono in casa mia, non al ristorante più costoso di Sidney- alzo gli occhi al cielo.

-Fai ciò che ho detto- mi guarda male.

Sbuffo, salendo ancora una volta per infilare un paio di Converse nere, come sempre.

Mi sistemo i capelli, per quanto riesco, e sospiro tornando giù.

-Così vado bene?- sospiro.

-Stai benissimo tesoro, vieni un pò qui dal tuo papà- la voce di mio padre mi fa sorridere leggermente.

Mi lancio tra le sue braccia aperte, sentendo le sue mani grandi e vissute accarezzare i miei capelli.

Il suono del campanello ci fa staccare, mia madre corre ad aprire.

Sudden || Luke Hemmings ||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora