Capitolo 21

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Anche il giorno di Natale è passato in fretta.

Senza di lui.

Mentre ero seduta intorno alla grande tavola che mia madre aveva preparato con cura, invitando tutti i parenti, ho pensato.

Ho pensato a quanto io sia stata stupida ad affezionarmi così tanto a lui.

Quando se n'è andato, non volevo neanche andare all' aeroporto.
Mi hanno costretta.

Lui era lì con sua madre, mi guardava dispiaciuto.

Ci siamo dati solo un abbraccio, poi è scomparso.

Io non ho parlato, ho solo osservato. Lo faccio da giorni, ormai.

La sua mancanza si sente, in ogni posto che frequento.
Da quando ci conosciamo, non ci siamo mai separati, e ora è tremendamente difficile.

Mi ha chiamato e messaggiato, in questi giorni, ma non ho risposto.

Non ne avevo il coraggio.

-Sher- mia madre entra nella mia stanza e io nascondo il viso tra le coperte.

-Sheryl, dai..- mi richiama e la sento avvicinarsi.

-Mamma, va via- dico con gli occhi chiusi.

-Devi uscire da questa stanza, adesso- risponde con tono duro.

-Perché dovrei?- le chiedo tirando fuori la testa.

-Primo: devi mangiare. Secondo: ci sono i tuoi amici che ti cercano e terzo: la tua vita non gira intorno a lui- dice freddamente.

Sgrano gli occhi.

Come può dirmi questo?

-Perché pensi che io sia qui solo per lui?- le chiedo mettendomi seduta sul letto.
-Potresti essere anche tu il problema, non credi? Oppure potrebbe essere successo qualcosa che tu non sai, perché tu non ti interessi di me, no?- continuo e lei schiude le labbra.

-Sono io il problema? Dopo tutto quello che faccio per te?- mi chiede incredula.

Alzo gli occhi al cielo e mi alzo dal letto.

-Devi capire che io non sto bene, sono distrutta, okay?- le dico prima di uscire dalla stanza.

Percorro il corridoio a piedi nudi, tremando leggermente.
Apro la porta del bagno e mi ci chiudo dentro.

Vuole che esca? Lo farò.

Mi lavo velocemente poi raggiungo la mia camera e mi vesto, ignorando la voce di mia madre.

Mentre indosso le scarpe, la sento scendere le scale.
Mi trucco e chiamo Alex.

"Sher?"
"Alex, puoi venire al parco?"
"Ehm..sì, adesso?"
"Perfetto, ci vediamo là"

Chiudo la chiamata sospirando.

Vuole che mangi? Lo farò.

Scendo velocemente al piano inferiore, entrando in cucina.
Lei è appoggiata al muro accanto alla finestra, con lo sguardo perso.

-Sheryl, che cosa stai facendo?- si agita quando apro uno dei mobili della cucina.

Afferro una di quelle inutili merendine che compra.

La apro strizzando gli occhi quando sento l'odore troppo dolce.
Le dò un morso guardando mia madre, che se ne sta difronte a me con un' espressione stupita.

-Sei contenta adesso? Sei contenta?- urlo scoppiando a piangere mentre ingoio a fatica il boccone.

La voglia di vomitare è forte, ma mi trattengo. Devo farlo.
Poggio il dolce sul tavolo e esco di casa dopo aver preso una felpa e il cellulare.

Sudden || Luke Hemmings ||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora