Capitolo 18

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-E lui ha detto che non mi amava più, capisci?- piange ancora Zoey mentre camminiamo verso il centro della città.

-Sì, l'hai raccontato già 4 volte, mi dispiace- cerco di consolarla nonostante sia ormai stufa del suo problema.

-È un coglione, vero?- strilla asciugandosi il naso con uno dei tanti fazzoletti che ha utilizzato.

-Sì- confermo sinceramente.

Che senso ha andare con un'altra se hai già una ragazza che ti dà tutto ciò che vuoi?

-Vorrei essere lesbica solo per non dover sopportare i maschi senza cervello che si spacciano per fidanzati fedeli e innamorati- dice facendomi ridacchiare.

Dopo pochi metri ci troviamo perfettamente circondate da negozi addobbati per il Natale.

-Bene- dico guardandomi intorno- da dove si comincia?- sorrido prevedendo un pomeriggio spettacolare.

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-Bella casa- esclama la ragazza dai capelli rosa quando apro la porta di casa mia.

-C'è di meglio- sorrido alzando le spalle.

La vibrazione del mio cellulare mi fa tremare la coscia, squillando.

-Ash?- chiedo stranita rispondendo alla chiamata.

-Già, sono io, e tu mi devi aiutare- dice frettolosamente.

-Ashton, che hai combinato?- chiedo seria mentre Zoey mi rivolge uno sguardo interrogativo e curioso.

-Ti spiego dopo, sto arrivando a casa tua- dice per poi staccare la chiamata.

-Benissimo- pronuncio lentamente allontanando il telefono dall'orecchio.

-Cosa c'è?- chiede la ragazza seduta sul mio divano.

-Semplicemente stai per conoscere uno dei miei migliori amici- alzo le spalle e vado ad aprire la porta quando dopo pochi secondi sento il campanello.

-Sher, sei la mia salvezza- dice serio tra gli affanni.

-Non fare lo spiritoso- lo lascio entrare e nel spostarmi vedo la bocca di Zoey spalancarsi.

Carino, eh?

-Zoey, lui è Ashton, Ash lei è Zoey- li presento e lei sembra riprendersi leggermente.

-Oh, ciao dolcezza- il mio amico le sorride facendola arrossire.

Alzo gli occhi al cielo.

Il solito idiota.

-Bene, adesso mi spieghi- mi siedo sul bracciolo del divano, attirando la sua attenzione.

-In pratica volevano picchiarmi- taglia corto il ragazzo biondo prendendo un sorso dal bicchiere d'acqua che gli ho riempito.

-Che cazzo hai combinato?- esclamo preoccupata.

-Niente di grave- cerca di tranquillizzarmi.

-Ash- lo richiamo seria.

-E va bene, ho graffiato l'auto a quel coglione di Jonathan- confessa e Zoey, che non aveva proferito parola, sembra scattare.

-Lui! Lui è, cioè, era il mio ragazzo!- esclama sorpresa.

-Sei tu, quindi, quella che ha tradito?- chiede il mio amico e io gli tiro una gomitata per il suo poco tatto.

Emette un lamento e le chiede scusa.

-Sì..non preoccuparti, ormai è andata così- alza le spalle mentre abbassa lo sguardo.

-Comunque perché lo hai fatto?- riporto il discorso allo scopo iniziale.

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