Diciassette

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Ginevra sospirò, gettando la penna sul quaderno di diritto e alzando lo sguardo verso Rebecca, concentrata a riscrivere i suoi appunti.

"Che succede?" chiese la bionda senza distogliere lo sguardo dai compiti. "Sono stressata. Odio diritto, odio la scuola e non vedo l'ora di fare l'esame per togliermelo di torno" concluse Ginevra, lasciando scivolare la schiena sulla sedia della cucina.

Si trovavano a casa di Rebecca quel pomeriggio. Le due non si vedevano da un paio di giorni così avevano deciso dopo scuola di studiare insieme. "Dai manca poco. Poi voglio vederti all'università: stressata come sei, mi farai diventare pazza".

"Io divento pazza, mica te!" parlò Ginevra sbuffando nuovamente. Rebecca rise, posando la penna e rivolgendo l'attenzione all'amica "ma allora? Con Kenan?" chiese, alzando le sopracciglia e facendo sorridere la castana che diventò rossa d'imbarazzo "va tutto bene con Kenan. Ci scriviamo, l'altra sera ci siamo visti.." non riuscì a concludere la frase in quanto Rebecca si alzò in piedi di scatto, posando entrambe le mano sul tavolo "e non me lo dici!" quasi urlò.

Ginevra sorpresa dalla sua reazione le fece cenno di sedersi "ma non è successo niente! La scorsa sera, dopo la partita mi voleva vedere e siamo stati solamente qualche minuto in macchina insieme" sorrise ripensando alle sensazioni che le aveva lasciato il calciatore mentre riprese la penna in mano iniziando a scarabocchiare il quaderno.

"Ti ha baciato?" domandò Rebecca all'amica che scosse la testa.

Ginevra non aveva mai dato il primo bacio e non aveva mai frequentato nessuno seriamente. Non sapeva bene che cosa la frenasse ma era convinta che molto probabilmente si trattava proprio di sè stessa.

Rebecca aveva avuto molti fidanzati e molto spesso l'ha vista soffrire, soprattutto per Alessio con cui aveva tira e molla da molto tempo ormai e Ginevra si è ritrovata a consolare l'amica un sacco di volte. Forse la paura di soffrire per qualcuno la frenava.

E soprattutto si era sempre detta di non avere fretta.

Ma la sera dopo aver incontrato Kenan il suo pensiero cambiò relativamente e prese in considerazione che forse si stava effettivamente innamorando.

I sorrisi del calciatore, ma soprattutto quel bacio sulla guancia, erano riusciti a rompere un pochino quello scudo che lei stessa si era creata intorno a sè.

"Se mi avesse baciato, te l'avrei detto" la liquidò la castana, chiudendo il quaderno e inserendolo nello zaino. "Ci mancherebbe".

"Ora vado, sono già le sei. Devo essere a casa prima di cena" concluse Ginevra, alzandosi e mettendo giubbotto e zaino in spalla. Prima di andarsene posò un bacio sulla guancia dell'amica e poi uscì, dirigendosi verso la metro.

Kenan le aveva scritto qualche messaggio mentre era dall'amica, ma siccome non aveva prestato attenzione al telefono decise di rispondere al biondino mentre si trovava seduta in metro.

Ma fu bloccata da una voce che la salutò "Gine".

Riccardo era di fronte a lei e prese posto sul sedile accanto, cosa che fece alzare gli occhi al cielo alla castana e riporre il telefono nella tasca del giubbotto. "Che vuoi?".

"Niente, non ci vedevamo da un sacco" disse, sistemandosi il ciuffo di capelli corvini mentre si specchiava nel vetro di fronte a lui, che a quell'ora era quasi vuota.

"Sei sparito e io non avevo nessuna intenzione di cercarti" rispose la castana, guardando il riflesso del ragazzo. Non poteva negare che Riccardo era davvero un bel ragazzo ma il modo in cui si era comportato aveva abbassato quel minimo di interesse che c'era.

"Scusa per come mi sono comportato" Riccardo si voltò verso la castana che invece si alzò siccome a momenti sarebbe dovuta scendere. "Ho ancora bisogno di matematica, se vuoi darmi una mano scrivimi".

La castana lo ascoltò, senza voltarsi verso di lui e non appena le porte della metro si aprirono, scese e tirò un sospiro.

Ne tirò un altro quella sera, subito dopo aver invitato il tanto atteso messaggio che Riccardo stava aspettando.

-Autrice
Scusate per l'assenza ma sono bloccata a letto con la febbre. Ora sto un pochino meglio e sono riuscita a scrivere qualcosa :)

Il numero quindici - Kenan YildizDove le storie prendono vita. Scoprilo ora