Quarantaquattro

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"Pensami tanto" parlò Kenan dall'altro capo del telefono, facendo sorridere la castana "ti penso sempre in realtà".

Mancavano poche ore all'inizio della prima partita che avrebbe disputato la Turchia all'Europeo. La squadra di Kenan avrebbe giocato contro la Georgia quella sera.

"Ora vado meine liebe" parlò il calciatore, facendo arrosire la castana "devo andare anche io". "Non preoccuparti troppo per domani, andranno bene gli esami" concluse il turco, prima dei saluti e di concludere definitivamente la chiamata.

Ginevra abbandonò il telefono sul letto, raggiungendo la scrivania e dando inizio alla sua sessione di studio in vista degli esami scritti che si sarebbero tenuti i due giorni successivi.

Ma Ginevra era distratta dal fatto che non sarebbe potuta andare a fare il tifo per Kenan quella sera. Le era dispiaciuto farlo partire da solo e non vedeva l'ora che i due giorni successivi passassero velocemente siccome i due fidanzati si erano organizzati per vedersi in Germania prima dell'esame orale della castana.

E così fu, i due giorni passarono subito. Ginevra finì gli scritti e il giorno prima della partita Turchia-Portogallo era già in Germania. Atterrò all'aeroporto di Dortmund e vi trovò un Kenan sorridente che l'attendeva.

"Come stai? È andato bene il volo?" chiese il turco, circondando le spalle di Ginevra con un braccio. "Si, è andato tutto bene" rispose "tu come stai?" concluse  la castana, sistemandosi lo zaino che si era portata dietro per i due giorni che avrebbe passato in Germania.

"Io sto bene, sono un po' stanco" alzò le spalle il biondino, lasciandosi scappare uno sbadiglio. Era un pomeriggio davvero caldo nella città tedesca e la castana rimase sorpresa di ciò dato che a Torino continuava a tempestare da giorni.

"Ascolta, andiamo in hotel qualche oretta poi se vuoi a cena ti porto a mangiare fuori" propose il turco mentre trascinava la ragazza fuori dall'aereoporto in cerca dell'auto. Ginevra annuì "va bene, facciamo come vuoi tu" sorrise la castana mentre attendeva che il fidanzato aprisse la macchina.

I due raggiunsero l'albergo dove tutta la nazionale turca alloggiava per quei giorni. Quando arrivarono in camera, si buttarono entrambi sul letto, uno tra le braccia dell'altro.

Nonostante in quel periodo si fosserono visti relativamente poco, il loro affetto non era mai cambiato anzi, il contrario. Sembrava che la distanza li avesse fatti avvicinare ancora di più.

"Sono una delle prime che farà l'orale, così poi posso stare qua in Germania con te fino alla fine dell'Europeo" spezzò il silenzio Ginevra, facendo ridacchiare Kenan che la strinse ancora di più a sè.

"Sei sicura? I tuoi genitori non mi odieranno?" chiese il calciatore, lasciandosi scappare una risata. "Ma no, anzi, loro sono felici. Anche mio fratello se ne va in vacanza con gli amici, avranno casa tutta per loro" spiegò la castana ridendo e affondando il viso nel petto del turco, respirando tutto il suo profumo che le era mancato molto.

"Stasera ti faccio conoscere un mio grande amico e la sua ragazza" disse Kenan, prima di lasciare un bacio tra i capelli di Ginevra, che rise "va bene".

"Però non parlano italiano. Lui parla poco spagnolo, quasi negato". "Farai da traduttore" parlò la castana. "Io non parlo benissimo il turco, faccio fatica anche con l'italiano a volte" sospirò Kenan, portandosi due mani sul viso, strofinandosi gli occhi stanchi.

"Per me sei bravissimo. Mi piace il tuo accento" lo rassicurò la ragazza, posando la testa sul suo petto. "Tu dici?". "Per me sei perfetto in tutto Kenan".

Passarono il pomeriggio a rotolarsi nel letto della camera d'albergo insieme, fino all'ora di cena. Si erano organizzati per uscire insieme ad Arda Güler, ovvero l'amico che Kenan voleva presentare a Ginevra, e la sua ragazza. Nonostante le difficoltà linguistiche, passarono una bella serata insieme.

Durante la cena però, Ginevra aveva ricevuto diverse chiamate da Rebecca che rifiutò siccome si trovava in compagnia. Non appena ebbe un attimo, decise di richiamare l'amica.

"Rebe! Ma che ti prende?" chiese la castana, allontanandosi dal fidanzato e la coppia. "Gine" tirò un sospiro che fece insospettire ancora di più Ginevra "cosa?".

"Ginevra, io non so quanto tu stia seguendo i social in questi giorni" parlò Rebecca "ma senti vai a vedere cosa ti ho mandato su TikTok poi ne riparliamo".

Quando la chiamata con l'amica terminò, Ginevra rimase con il cellulare in mano qualche minuto.

Tirò un sospiro, guardando da lontano Kenan che rideva con il compagno di squadra. Erano fuori dall'hotel dove alloggiavano e si stavano salutando prima di raggiungere ognuno le proprie stanze. Così la castana decise di lasciare il problema per dopo.

Quando raggiunse la stanza con Kenan, quest'ultimo immediatamente si chiuse in bagno per lavarsi mentre Ginevra si sedette sul letto, aprendo il telefono e schiacciando sulla notifica che portava il nome della migliore amica.

Spalancò gli occhi quando scoprì il contenuto del video e il suo cuore sembrava aver perso qualche battito. Sembrava che il mondo si stesse sgretolando ai suoi piedi.

Tirò un forte sospiro, mentre continuava a scorrere continuamente le slides di foto che ritraevano una ragazza tedesca di nome Amanda. Ma quello che voleva sottolineare il video era che sotto ogni foto che questa ragazza aveva postato su Instagram, c'era un like di Kenan.

Aprì la sezione commenti, perdendosi in essi. Le ragazze citavano il nome di Ginevra, dicendo che Kenan era fidanzato e che probabilmente quella era una coincidenza ma altri commenti dicevano che il turco e questa ragazza di nome Amanda, probabilmente in passato erano stati fidanzati.

La castana cercò di calmarsi. D'altronde sapeva che Kenan aveva un passato e che lui aveva avuto una fidanzata prima di lei ma non si era mai posta il problema di chi fosse. Almeno fino a quel giorno.

Digitò il nome utente di Amanda su Instagram notando che davvero Kenan aveva messo like a tutti i post della ragazza, perfino ad una foto che aveva postato qualche ora prima. Spense il cellulare, lanciandolo sul letto e massaggiandosi le tempie.

Le era venuto mal di testa e mentre si stava svestendo per infilarsi il pigiama, Kenan uscì dal bagno, raggiungendola sul letto. "Ti sei divertita?" chiese lui.

La castana annuì lievemente, infilandosi sotto le coperte "si". Kenan la raggiunse tirandola a sè "tutto ok?". "Si, cioè sono solo parecchio stanca, tutto qua" rispose la castana, prima di sfilarsi dalla prese del fidanzato, dandogli la schiena.

-Autrice
Ho deciso di scrivere di questo "gossip" che ha accompagnato Kenan durante l'Europeo.
Ho cambiato il nome della ragazza perchè non mi andava di usare quello vero, non lo so :,) già ho visto parecchi video dove l'hanno presa di mira, mi fanno tenerezza queste cose ahaha.
Capitolo di passaggio credo sia chiaro. Scusatemi tantissimo se aggiorno poco ma sono distrutta in questo periodo :(

Il numero quindici - Kenan YildizDove le storie prendono vita. Scoprilo ora