La mattina seguente Ginevra aprì gli occhi, sbattendo ripetutamente le palpebre per cercare di mettere a fuoco la stanza.
Cercò immediatamente Kenan voltandosi e notando la sua assenza. Afferrò subito il telefono, guardando le diverse notifiche. Si preoccupò di rispondere a Rebecca che ancora attendeva una risposta sul video che le aveva inoltrato la sera.
Ripensandoci, Ginevra non le aveva davvero detto nulla perchè effettivamente non era successo nulla.
Non sapeva come comportarsi davanti a quella situazione.Mentre la castana scriveva un messaggio per rassicurare l'amica, la porta della stanza si spalancò rivelando il viso sorridente del turco, che subito raggiunse la ragazza nel letto "buongiorno!" esclamò.
Ginevra sorrise, posando il telefono ma quando Kenan si avvicinò per lasciarle un bacio, lei si allontanò. "Gine" sospirò Kenan "mi spieghi che hai? Anche ieri mi hai evitato".
La castana spinse le coperte in fondo al letto, alzandosi "Kenan" si mise in piedi, davanti a lui. Aveva gli occhi puntati sul turco che nel frattempo, preoccupato, rivolse tutta la sua attenzione alla fidanzata.
"Ho visto dei video" parlò Ginevra. Kenan le rivolse uno sguardo dubbioso, ma la castana prima di parlare si fermò a riflettere se davvero parlarne con lui o tenersi il tutto.
Quella sera avrebbe avuto una partita importante ed era sicura che sarebbe finito tutto in un litigio che probabilmente avrebbe influenzato la prestazione in campo di Kenan.
"Quale video?" domandò Kenan, alzandosi dal letto e raggiungendo la castana. "Chi è Amanda?" sputò fuori Ginevra facendo alzare subito lo sguardo al calciatore che con lo sguardo stranito rispose "Amanda?".
"Kenan si, Amanda. Non fingere" sbuffò la castana nervosamente. "Una ragazza con cui sono stato insieme" rispose Kenan, lasciandosi ricadere sul letto con aria scocciata "tu dovresti guardare meno Instagram".
Quando Kenan pronunciò quelle parole, Ginevra divenne sempre più nervosa "io guardo quello che voglio e la colpa non è la mia se vengo a scoprire che il mio ragazzo segue e mette mi piace ad ogni singolo post della sua ex".
Kenan le rivolse uno sguardo e rise nervosamente "perchè devi fare ora questa scenata?". "Non è una scenata, io ti ho fatto una domanda e tu non mi hai risposto benissimo".
Ginevra si mise seduta ai piedi del letto, dando le spalle al turco. Iniziò a torturarsi le mani dal nervoso. Odiava litigare in generale ma ogni volta che discuteva con Kenan, anche per qualcosa di piccolo, si sentiva davvero fragile. Come se lo stesse perdendo.
"Va be Gine, ho altro a cui pensare oggi. Non posso seguire anche le tue scenate" parlò scocciato Kenan che al momento era nervoso anche lui e non riusciva a stare fermo. Continuava ad alzarsi dal letto per poi risedersi nuovamente.
"Ora sono io il problema, però tu che segui la tua ex in ogni movimento che fa, va bene. Non so se lo sai che hai un esercito di ragazzine innamorato di te che segue ogni tuo passo" alzò la voce Ginevra, alzandosi mentre Kenan scuoteva la testa e rideva nervosamente.
"Almeno lei le mie partite le guarda, le capisce e mi chiede anche qualcosa" parlò il calciatore. Ginevra spalancò gli occhi nel sentire quella frase. Il suo cuore si ruppe del tutto. Velocemente afferrò lo zaino con cui era arrivata.
"A te importa solo del calcio, tu non capisci nient'altro!" esclamò, mentre velocemente sistemava tutti i suoi vestiti dentro al piccolo bagaglio, sotto gli occhi del turco che sembrava non aver nessun tipo di reazione.
Quando la castana ebbe finito, richiuse lo zaino portandoselo sulle spalle. Prese il telefono e puntò il dito contro a Kenan "io sono venuta fin qua per te, ho deciso di seguirti ovunque perchè so quanto ti piaccia giocare" fece una pausa, cercando di trattenere le lacrime "io ti supporto come posso, mi dispiace non sapere cosa sia un fuorigioco o un calcio d'angolo, Kenan" concluse la frase allontanandosi dal calciatore.
Ginevra si avvicinò alla porta della stanza "se vuoi venire a chiederni scusa, sono a Torino". Kenan tirò un sospiro nervoso "non ci vengo a chiederti scusa".
"Allora rimani anche qua, non mi cercare più, stronzo" Ginevra aprì la porta e la richiuse immediatamente lasciando Kenan da solo nella stanza.
Solo dopo qualche ora, quando prima dell'inizio della partita notò un suo compagno di squadra abbracciare la propria moglie, Kenan si rese conto dell'errore che aveva fatto con Ginevra.
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Il numero quindici - Kenan Yildiz
FanfictionSe dovessero chiedere a Ginevra di parlare del destino, molto probabilmente userebbe come esempio lei e Kenan. Parlerebbe di come il suo telefono, cadendo a terra quella sera allo Juventus Stadium, le avesse fatto incrociare gli occhi brillanti del...