Capitolo 69-Solo l'inizio

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Karol

Ripongo nello scatolone di plastica l'ultimo cappotto, poso il coperchio viola e lo spingo per farlo incastrare bene alla scatola. Poi mi allontano e mi guardo intorno sodisfatta: quello che mi faceva più "paura", il cambio di stagione, è fatta, superata.

Prendo una ad una tutte le scatole e le metto al proprio posto: in alto all'armadio della mia camera da letto, infondo a tutto.

L'estate è passata, e con lei tanti giorni pieni di lavoro, tante lacrime ma anche tanti bei momenti: ad esempio, il lancio della prima mia canzone inedita, "Sonreír y amar" che per me è davvero importante... una canzone che è uscita fuori all'improvviso, dal niente, in un periodo che per me non era per niente facile e nel quale avevo bisogno di tanta, tanta speranza. "Sonreír y amar" è una piccola luce che ancora, nonostante le mille difficoltà, seguo e che un giorno riuscirò ad afferrare.

È presto, sono solo le otto ma decido ugualmente di andarmi a fare una doccia e mettere il mio solito pigiama con gli unicorni: visto che da domani si ricomincia a girare nuove scene per la seconda stagione, voglio assolutamente passare una seratina tranquilla formata da tacos ed una bella commedia romantica.

Stavolta, la seratina tranquilla la riesco davvero a passare: dopo una doccia calda indosso il mio pigiamone, preparo alcuni tacos e mi metto a mangiare sul divano, davanti all'ennesima visione di "Pretty Woman".

Per le dieci sono già sotto la mia copertina di cotone con tutte le luci di casa spente ed il telefono in carica.

Mi accuccio su un lato del letto, mi copro per bene con la coperta e chiudo gli occhi.

La notte passa e riposo così bene che quasi non me ne accorgo.

Sono nei miei migliori sogni, quando la voce di Selena mi sveglia come ogni mattina costringendomi ad alzarmi.

Mi dirigo verso il bagno, dove mi la doccia mattutina -senza sarebbe impossibile svegliarmi- e mi cambio, pronta per andare a lavoro.

La colazione la farò per strada: sono già in ritradissimo, ovviamente.

Esco di casa e per strada, mi fermo in un bar per prendere un cornetto che mangio mentre corro verso l'entrata del set.

Appena passo i controlli, vedo correre verso di me Vale:

"Karol, finalmente sei arrivata! Vieni con me!"

Mentre camminiamo verso il set del Jam&Roller si gira verso di me e, cercando di nascondere l'espressione preoccupata inizia dicendo:

"Karol, senti..."

"Che cosa succede, Vale?" Chiedo a mia volta preoccupata.

"Dentro, c'è qualcuno..."

"Ruggero? Ti ho già ripetuto mille volte che le cose tra di noi si sono risolte!"

"No, non Ruggero." Mi interrompe. "Candelaria."

"CANDELARIA?! COME CANDELARIA?!"

"Già, Candelaria... pensi di farcela?"

"Credo di sì... o almeno ci proverò."

"Speriamo..."

"Ma perché è venuta qui da noi?"

"Non lo so! Quando sono arrivata, lei era già qui, nell'ufficio di Martín."

"Che strano..."

"Poi ho chiesto che cosa ci facesse qui: l'unica cosa che mi hanno saputo dire, è che è arrivata qui con lui."

Improvvisamente, nella mia testa, si forma il ricordo di Candelaria che usciva dall'ufficio di Martín tre mesi fa: sapevo che non era lì per caso.

"Bene!" Esclamo, interrompendo il silenzio ed i miei pensieri. "Allora? Vogliamo andare?"

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⏰ Ultimo aggiornamento: 4 days ago ⏰

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