CAPITOLO 74

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"Ciao perfettina!Posso offrirti un panino con salse piccanti stasera?"
Sorrido.
"Jackson Harrison,non credo sia il caso di un panino con salse piccanti,magari
una coca sarebbe meglio?.."
Aspetto una risposta che arriva subito dopo:
"Andata per una coca.Vengo a prenderti,okay?"
"Okay." Rispondo e comincio ad asciugarmi i capelli.
Indosso un jeans sotto ad una camicetta nera e scendo per aspettare che arrivi.
La sua macchina nera è parcheggiata.
《Ciao!》Salgo in macchina sorridente,lui ricambia il sorriso e mette in moto.
Andiamo ad un bar e alla fine ci ritroviamo a bere una cioccolata calda per poi andare a casa sua.
《Tra due settimane andrò da mia madre e...》Mi vengono gli occhi lucidi.
《Ah.》Risponde secco.
《Potremo vederci?》Chiede.
《Io..abito a Liverpool,è abbastanza  lontano da Cambridge..》Gli faccio notare e lui alza le spalle.
《Mi prometti una cosa?》
Sussurra e io annuisco.
《Che cosa?》
《Riuscirai a diventare una scrittrice.Pubblicherai tanti di quei libri...ti conosceranno in tutto il mondo!Sai...su un libro che ho letto tempo fa c'era scritto che gli scrittori sono esseri fragili e che possono subire due tipi di dispiaceri sentimentali,ossia il doppio rispetto alle persone normali:le pene d'amore e quelle artistiche.》Sorride.
Sul mio viso compare un sorriso a trentadue denti.È il libro che mi regalò mio padre...
《Scrivere un libro è come amare qualcuno: può diventare molto doloroso,dice quel libro.
Beh...almeno una cosa che dice è giusta.Sappiamo che amare è doloroso.》
Abbasso lo sguardo.
Poi sorrido.
《È...il mio libro.》
《Sì, il tuo libro,piccola.》
Rabbrividisco quando mi chiama con quel nome.
《Andiamo a dormire.》
Mi prende in braccio facendomi il solletico e poi mi butta sul letto.
《Piano!》Grido ridendo e lui si ferma.
《Scusami.》Mi sistema sotto le coperte dolcemente e poi mi da un bacio sulla tempia.
《Hai deciso come chiamare...emh...il piccolo perfettino,o perfettina?》
Scoppio a ridere e lui ridacchia.
《Beh...si.Ametto che non faccio a meno di pensarci.Più passa il tempo e più mi affeziono a questa piccolo o piccola peste.》
Lui sorride.《Credo che lo chiamerò David,o Richard oppure Jessica se femmina.》
《Solo a te posso piacere certi nomi!》Ride di gusto.
Gli do uno schiaffetto divertita.
《Sarebbe più fico chiamarlo Marcus.》
Mi volto cercando di capire l'espressione che ha disegnata sul volto.
《Marcus come...》
《Come Marcus del libro.》Sorride
《Di quel libro.》Precisa poi.
Il giorno dopo scendo per andare in biblioteca,ho voglia di prendere qualche libro e mettermi a leggere.
Mi arriva un messaggio,tiro fuori il telefono dalla tasca e lo leggo.
"Stasera solita festa,vieni anche tu?-Shon."
In un'attimo mi passano per la testa le immagini dell'ultima volta che sono andata ad una festa.
La discoteca a Londra.I miei vestiti puzzavano d'acool.Il mio stomaco gridava aiuto,la gola era in fiamme ed io continuavo a bere e bere,le mani di Chris sul mio polso che mi trascinavano chissà dove e Jack a terra sanguinante con le mani che si reggeva lo stomaco.
"No.Non posso,scusami."Ripongo il telefono ed entro nella biblioteca....

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