CAPITOLO 10

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《Di tanti,prorpio questo dovevi beccare?》Vedo il suo volto cambiare e l'espressione sul suo viso diventa completamente spiazzata dopo quella domanda.
Cosa significherà di così importante quel tatuaggio?
《Jack...?》
《Lascia stare Margot.》
Fino ad ora non mi aveva mai chiamato per nome,ora cos'ho detto di male?
《Scusami...io non volevo...》
《Sta zitta due minuti!》Sbotta e da un pugno sul volante facendomi sobbalzare.
《Scusa...》Sussurro.
Sospira e si passa una mano tra i capelli e poi sposta lo sguardo su di me.
《Non ce l'ho con te.Mi dispiace.》
《Scusa io...mi...mi hai fatto paura.》
Abbassa lo sguardo.
《Ti...ti ho fatto paura?》ripete.
《Beh...s-si.Io...》
《Mi dispiace Margot,non volevo è che...》Mi interrompe e poi sospira.
《Lascia stare.》Continua.
Torniamo al dormitorio e lui decide di accompagnarmi fino alla mia stanza. 《Sai che non potresti entrare qui..?》Gli ricordo.
《Sì che lo so,ma non mi importa.》
Sì stringe nelle spalle e appena apro la porta si precipita dentro buttandosi sul mio letto.
《Togliti immediatamente dal mio letto!》
《Oh...non penso proprio.Sono stanco e oggi mi hai fatto camminare troppo.》Mette le mani dietro la testa e io rimango a fissare i suoi occhi verdi. Ammetto che nonostante tutto l'inchiostro che può avere sulla pelle e che nonostante il carattere che si ritrova è davvero....bello.
《Ti ho detto di toglierti,devo sistemare i vestiti nuovi nell'armadio.》Tiro fuori dalle buste i vestiti appena comprati e apro l'armadio per sistemarli.
《Stasera vado da Shon con Jared e Rosalyn.Vieni anche tu?》Chiede e si mette seduto sul letto. Mi meraviglio che mi abbia invitata a una festa come quella di ieri,sicuramente,dato che fino a ieri mi prendeva in giro.
《Per carità...non ho nessuna voglia di andare nuovamente ad una festa come quella di ieri sera dove sono tutti ubriachi!》
《Non è poi così male.Ci si diverte ma tu devi pensare a fare la pefettina.Divertiti per una volta!》
Si alza dal letto e prende dalla scrivania un mio libro e poi si siede sul letto di Rosalyn e comincia a sfogliarlo.《Pensi sempre a questi libri tu..?》
《Quello è il mio primo libro preferito,non è un libro a caso.》Ribatto.
《Sono molto meglio i libri che la realtà, no...?》Lo guardo e lui mi rivolge una delle sue smorfie, scuoto la testa e mi siedo sul letto. 《Quello era anche il libro preferito di mio padre.》Ricordo che quando ero bambina c'era lui che mi comprava tanti libri e ogni volta che tornava a casa dal lavoro ce ne aveva uno nuovo in mano.
Il giorno del mio quindicesimo compleanno mi portò "La verità su Harry Quebert". Quel libro era diverso dagli altri,non era un libro che parlava di fantascienza e cose irrealistiche...quel libro era un vero romanzo,un romanzo che parlava di fatti reali,non i soliti che mi regalava ogni mese.
La mia cameretta è sempre stata,ed è tutt'ora,piena di libri;l'armadio ricoperto da foto e di post-it con le citazioni del mio tanto amato Shakespeare e la scrivania piena di fogli e quaderni,appunti di studio....
È sempre stata questa la mia vita:Scuola,studio,libri,film e musica e nessuno riuscirà mai a cambiare i miei progetti e le mie pianificazioni su ogni cosa...
《Mi...dispiace.》
《Tranquillo,sono cresciuta con quel dolore,orami dovrei esserci abituata.》Gli rispondo.
《Non ci si abitua mai a niente Margot.》Sempre che anche lui stia cercando di abituarsi a qualcosa...ma di cosa dovrebbe abituarsi?
《E tu che ne sai...?》Tento a chiedergli,ma so già che non mi risponderà.
《Lo so e basta.》Risponde.
《Non puoi saperlo se non hai mai provato un dolore del genere Jack.》
《Sta zitta per favore.》Getta il libro sul letto ed esce dalla stanza.
È così strano questo ragazzo...
Prendo il libro in mano e lo metto sul mio comodino affianco a letto e mi asciugo gli occhi.
Ricordare di mio padre,non è mai stato semplice.
Sistemo gli ultimi vestiti nell'armadio e poi mi faccio una doccia..

siamo solo un puzzleDove le storie prendono vita. Scoprilo ora