CAPITOLO 53

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Sbuffo e incrocio le braccia al petto.
Dopo alcuni minuti torna a guardarmi.
《Che hai?》Mormora.
《Mi racconti sempre troppe bugie.Ancora non mi hai detto chi è Chris,cosa vuole da te visto che hai detto che non vuole farmi del male ed è con te che ce l'ha e non mi hai spiegato il motivo per il quale ogni volta che vi vedete vi dovete picchiare.
Non mi hai detto chi è davvero Amy...posso dire di stare con un ragazzo che non...non so nenache dove sei nato..!So a malapena il tuo nome!》
Sbotto.
Non so davvero nulla di lui,non mi racconta niente e mi liquida ogni volta con la solita frase "lo so e basta " oppure con il semplice "non ti riguarda".
《Non ti basta sapere il mio nome?》
Ma dice sul serio?
《Sei serio Jack?》
《Serissimo.》Dice con noshalanche.
《Tu...sei pazzo!Ma perché non pensi prima di aprire bocca?Posso essere fidanzata con te sapendo solo il tuo nome?》Grido.
Deglutisce e alza le spalle.
《Non mi piace parlare di me.》Borbotta.
《Jack...per favore.》
《No.》Urla.
《Ho detto no!》
Si alza dal divano ed io indietreggio.
Si riempie un bicchiere di quella che credo sia vodka e lo scola in un secondo.
《Jack...》Sibilo.
《Lascia stare Margot.》
《No.Non lascio stare un bel niente!》Strillo e gli tolgo il bicchiere dalle mani.
《Smettila di bere!Non risolverà l'alcool i tuoi problemi, perché non ne parli con qualcuno?》
《Perché non voglio.》Sbotta e si riprende il bicchiere in mano.
《Beh...dovrai farlo.Io...ti ho raccontato tutto di me e ogni volta che hai fatto una domanda ti ho sempre risposto.》
Sbuffa e tira fuori dalla tasca dei jeans il solito pacchetto di sigarette.
《Non mi va di parlarne,okay?》
《Beh..dovrai farlo!》Strillo e spengo la tv.
Lui mi guarda male e si siede sul divano con la sigaretta accesa in bocca.
《E spegni quella robba!》Tossisco.
Non sono mai stata abituata all'odore di fumo sotto il naso,né quello di tabacco,tantomeno di alcool.
《Perché ti interessa tanto saperlo?
Non è mai fregato nulla a nessuno di me.Nenache a me stesso è mai fregato più di tanto.》
All'improvviso sento come una fitta al cuore.
Ha avuto un'infanzia così diversa dalla mia e chissà quanto avrà sofferto.
Il solo pensiero mi fa star male.
Sto per ribattere che io non sono "gli altri" e che a me importa davvero di lui ma mi precede ribattendo: 《Che ti importa di come sto dentro?》
Mi siedo affianco a lui con tutta la calma possibile.
《Mi importa perché ti amo Jack e vorrei davvero il meglio per te.Non so se sarò io il tuo meglio ma so per certo che tu sei il mio.》
Alza lo sguardo e mi fissa negli occhi.Poi sorride.
《Sono il tuo meglio Margot?Io?Credi che possa esserlo davvero?》
《Lo sei Jack.》
Sorride di nuovo.Spegne la sigaretta e mi abbraccia.
Lo stringo forte a me come se avessi paura di perderlo e per non lasciarlo scappar via.
《Ti ho detto che non sono capace ad amare Margot..》
Scuoto leggermente la testa,
《Nessuno è capace ad amare Jack.Si impara ad amare.Si impara come si impara a camminare,a leggere,a scrivere...》Sussurro piano appoggiandomi sul suo petto.
《Se c'è qualcuno che te lo insegna però.》
Rimango in silenzio e dopo pochi secondi lui sospira.
《Facciamo che io insegno ad amare a te, e tu lo insegni a me?》
Annuisco sorridendogli e lui mi abbraccia di nuovo.

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