Se questa fosse la vita di qualche altra ragazza forse riuscirei anche a fingere che tutto vada come vorrei. La realtà però non è questa. Questa sono io, sono i miei sedici anni, questa è il mio primo giorno di scuola e dovrei varcarne la soglia senza il groppo che mi sento in gola. Invece me ne sto qui, a guardare in alto, il cielo, le nuvole, immobile, cercando un coraggio che so non arriverà.
«Sam! » Nel sentirmi chiamare sono costretta a voltarmi.
Natascia, alias compagna di banco, alias migliore amica, alias miss universo scolastico, mi sorride come se stesse toccando il cielo con un dito.
«Bella giornata non trovi?» chiede facendo scivolare una mano sotto il mio braccio.
Per lei è sempre una bella giornata. Sorride sempre, ogni mattina di ogni giorno, anche se fuori c'è la bufera di neve, anche se la terra trema sotto i nostri piedi. Non che si possa darle torto. Dall'alto del suo metro e ottanta, con le sue gambe chilometriche, la chioma bionda e gli occhi azzurro oceano, ammalia chiunque si trovi sulla sua traiettoria. Mi ricordo di quella volta che fu una ragazza a cercare di abbordarla, ma .... sto perdendo il filo del discorso.A riportarmi alla realtà ci pensa l'imbecille che mi è appena venuto addosso. Oh porc... È Zac o meglio: Zaccaria Nesh.
In un secondo i pochi neuroni che questa mattina hanno deciso di svegliarsi si paralizzano. Lui è così... bello. È riduttivo bello? Cosa volete che riesca ad elaborare con questo fisico da schianto che mi trovo di fronte? È un concentrato di testosterone. Non gli manca proprio niente: muscoli, altezza, capelli biondi, e l'ho già detto che ha due fantastici occhi azzurri? Ce li ha!
Come avrete capito sono innamorata di lui da una vita. Starete già pensando che non sa nemmeno che esisto, e invece no.«Scusa, Sam.» mi saluta alzando una mano prima di superarmi di corsa. «Questo cretino non la smette mai.» Lo stupido in questione, Claudio, la sua ombra, continua a sghignazzare divertito. Io riesco solo a muovere qualche dito di una mano mentre sorrido ebete. Non solo conosco Zac, spesso usciamo insieme perché la mia intrigante personalità non gli ha lasciato via di scampo.
Ci siete cascati! Probabilmente pagherei a peso d'oro per avere un carattere del genere, ma non è così. Lo avrete già notato che perdo la testa in sua presenza! In effetti, non riesco ad articolare più di qualche monosillabo quando siamo nella stessa stanza. So che vi starete ancora chiedendo come io abbia fatto a fare la sua conoscenza. Anche qui la dea bendata mi ha baciata. É il fratello di Natascia. La versione maschile di Natascia più grande di due anni.
«Sam, ho sentito dire che Anna da una festa di compleanno. Andiamo insieme?» E come fanalino di coda ecco arrivare John. Anche lui è un mio amico.
Frequentiamo la stessa classe ed io sono una delle poche persone cui è solito rivolgere la parola. Il motivo non è sentimentale. No. Non è innamorato di me. Anche se, con tutto il tempo che passiamo insieme, molti pensano che ci sia del tenero fra noi. Entrambi abbiamo sempre smentito categoricamente questa versione e, anche se non ci crede nessuno, li lasciamo parlare.
John è un tipo a parte. A prima vista sembra il tipico cervellone, alto, magro e con una montatura alla Clark Kent ma è troppo sicuro di sé per essere etichettato come "sfigato". È una di quelle persone che difficilmente si riesce ad inserire in una casella definita. É un po' di questo, un po' di quello, un po' di quell'altro. Quest'anno poi fisicamente è cambiato enormemente. Si è alzato di una decina di centimetri e ha anche messo su un po' di peso. Niente grasso badate bene. Solo muscoli. Di materia grigia invece, ne ha sempre avuta in abbondanza. La sua evidente superiorità mette a disagio quasi tutti, così i compagni o lo evitano o lo prendono in giro. John in genere di fronte alle loro invettive, non si scompone come se li considerasse troppo in basso nella sua scala personale di valutazione anche solo per essere degni di una risposta. Io sono un caso a parte. Volete sapere qual è stata la mia carta vincente? Natascia.John è innamorato di lei dal primo momento che l'ha vista e...
«Allora questa festa?» mi incalza.
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Il mio nome è Samantha Rush (In revisione)
ChickLitAvevo sempre odiato i cattivi ragazzi e lui era il peggiore: spocchioso, arrogante, tenebroso, arrivato a scuola scortato dalla polizia. Avrei dovuto sotterrare il mio senso di giustizia e lasciarlo a marcire nella melma da cui era arrivato, invece...