Capitolo 33

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Innamorata. Di lui. Impossibile, inverosimile eppure il mio cuore non vuole sentire ragioni. Conosce la verità già da diverso tempo, e lui l'ha accettata con molta più semplicità di quanto non abbia fatto io. Solo la mia testardaggine e il mio orgoglio mi hanno impedito di ammetterlo per tutto questo tempo. Pensavo che la mia infatuazione per Zac mi avrebbe protetta, mi avrebbe impedito di compiere questa atroce follia. Non lo ha fatto, perché semplicemente non era amore. Adesso lo so. Ero innamorata dell'amore più di quanto lo ero di lui. Lo usavo per proteggere me stessa. Desiderare l'impossibile mi rendeva indifferente al resto del mondo. Rendeva, al passato, perché Kyle si è fatto strada dentro di me con la forza dirompente di un uragano distruggendo le mie barriere.

Niente è più come prima. Niente mai più lo sarà.

Senza forze, mi trascino in giro per casa, cercando un posto dove rifugiarmi. Non c'è. La mia camera, il salotto. Lui è stato ovunque. Dentro e fuori di me. Non mi posso nascondere. Cosa starà facendo in questo momento? Sarà tra le braccia di Jessica Rabbit? Un ghigno amaro mi sale alle labbra. Lei o un'altra non ha importanza. Ci sono troppe donne che gli girano intorno. Troppe donne, troppo belle, troppo sicure di se stesse. L'ho sempre saputo, ma vederla in carne ed ossa allungare le sue grinfie laccate su di lui, è stata un'atroce conferma. Non voglio piangere. Non voglio crogiolarmi nell'autocommiserazione.

Forse è meglio concentrarsi su un altro compito ingrato che mi attende: rifarmi il guardaroba.

Ho la carta di credito di mia madre e un credito quasi illimitato. Molte ragazze al mio posto sarebbero al settimo cielo io invece rigiro la carta fra le dita senza vederla. Una mastercard può comprare tante cose ma non quello che è veramente importante, non quello che voglio. Però dovrò usarla prima o poi.

Forse è arrivato il momento di coinvolgere l'unica pazza in grado di sopportarmi in queste condizioni: Natascia.

Apro un nuovo messaggio:

Ciao, cosa fai? Lei che vive in simbiosi con il cellulare mi risponde quasi istantaneamente.

C'è qualcosa che non va?

Faccio una lunga espirazione per evitare di esplodere. Come è possibile che da un semplice messaggio lei abbia capito il mio reale stato d'animo? Certo, non sono il tipo da "cosa fai" ma da qui a capire al volo che ho un problema... Perché sembra che tutti riescano a leggermi come un libro aperto? Sta diventando un'abitudine fastidiosa.

Devo andare a fare shopping, vieni con me? Taglio corto.

Ma se odi fare shopping! E' la sua risposta. Il bip del cellulare mi avvisa di un altro messaggio in arrivo. Hai litigato con Kyle?

L'ho nominato? Non mi sembra. Allora perché lei rigira il coltello nella piaga?

Sono dimagrita. Devo comperare un paio di pantaloni che non mi arrivi alle ginocchia se non lo tengo con le mani.

La risposta sono una serie di faccine sorridenti seguite da un: non vediamo l'ora.

Vediamo? Cosa fa adesso, utilizza il plurale maiestatis?

Io e John. Aggiunge.

Ora capisco. Dimenticavo che ormai sono diventati gemelli siamesi. Forse è meglio così. John mi aiuterà a tenere a bada l'esuberanza di Natascia.

Due ore più tardi sono arrivata al mio limite massimo di sopportazione. Però il risultato è stupefacente. Ho comprato tre jeans, due leggings, diverse maglie, una gonna e anche della biancheria intima. I jeans neri li ho indossati immediatamente relegando nella scatola quelli vecchi. Dopo aver passato intere settimane a sentire i vestiti che mi scivolavano di dosso, sentire i pantaloni che mi fasciano i fianchi è una vera liberazione.

Il mio nome è Samantha Rush (In revisione)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora