«Vuole comprarlo.» bisbiglio in trance fissando un punto lontano mentre le mie stesse parole mi rimbombano nella testa come un'eco, insistenti, per impedirmi di ignorarle.
«Ovviamente.» osserva Clarisse facendomi tornare alla realtà.
«Promettimi che non gli dirai quale ho provato.» La mia supplica è strana. Non so perché pronuncio queste parole. Forse perché dovrebbe essere la cosa giusta da dire, perché è quello che direbbe la vecchia Samantha o per convincere me stessa che ho fatto ogni cosa in mio potere per evitare tutto questo.
Menti a te stessa, mi ricorda la voce della coscienza e quando Clarisse scuote la testa con decisione per dire: «Non lo farò. Sai già che non lo farò.» un brivido di aspettativa mi attraversa da capo a piedi.
Kyle vedrà la Samantha che era poco fa nel camerino, la donna ammaliatrice che ammiccava allo specchio, una donna e non una ragazzina, che si può ammirare e anche desiderare. Basta questo pensiero ad accendere qualcosa dentro di me e quando sento Clarisse borbottare: «Sarebbe capace di comprarli tutti.» l'euforia diventa eccitazione.
Lo farebbe? Il sì che mi rimbomba nella testa alimenta una spirale di crescente aspettativa. Forse in fondo non è così indifferente nei miei confronti, forse posso mettermi in mostra per lui. Non solo. Forse. voglio. farlo.
Vedo Clarisse proseguire senza indugi verso lo stand ma non provo neanche a fermarla, rimango al mio posto ad osservarla prendere il corsetto e dirigersi verso la cassa.
«Ottima scelta Clarisse.» commenta la commessa mentre inizia a confezionare il bustino prima di inserirlo in una elegante scatola rosso fuoco. «Anche se non è il tuo stile.» aggiunge accarezzando il raso con delicatezza, quasi venerandone la foggia elegante.
«Non è per me ma per Samantha.»
Sorpresa, sconcerto con un retrogusto di genuina invidia attraversano rapidamente il volto della donna mentre si gira per la prima volta in questa giornata a guardarmi negli occhi. Dalle sue labbra dipinte rosso fuoco, serrate in una piega amara riconosco una morbosa curiosità nei miei confronti. Ora sa che non sono l'accompagnatrice insignificante che aveva immaginato e inizia a chiedersi chi io sia in realtà.
«Un regalo importante.» si costringe a dire.
«Sì. Da parte di Kyle.» La precisazione di Clarisse questa volta è devastante. E' strano vedere questa donna con la puzza sotto il naso perdere completamente il controllo di sè. Rossa come un peperone maturo, con la bocca spalancata mi rivolge un'occhiata assassina. «Non è possibile.» balbetta.
«Mettilo da parte.» le sussurra Clarisse sottovoce sporgendosi verso di lei. «Kyle verrà personalmente a ritirare il pacchetto tra qualche minuto.»
Tutto avviene in un attimo. I pugni della commessa si serrano decisi, lo sguardo si fissa sul pacco ormai infiocchettato e una smorfia di rabbia le deforma i lineamenti perfetti. Impiega qualche secondo a riconquistare il controllo dei nervi e, quando lo fa, si rivolge a me sputando veleno: «Strano. In genere regala un body ouvert, ma ovviamente tu non hai il fisico per indossarlo.» dice altezzosa con un'alzata di spalle. Come fa a sapere una cosa del genere? Annaspo alla ricerca di una risposta ma il suo sguardo malizioso è implacabile. Insinua senza ritegno la peggiore delle alternative: ne ha ricevuto uno anche lei. E' l'amante di Kyle o lo è stata. A questo punto il suo veleno ha già raggiunto il mio sistema nervoso e lo ha messo ko. Se questo è il genere di donna che piace a Kyle la piccola e insignificante Samantha è veramente lontana anni luce da lui. Perché questo pensiero mi ferisce? Non dovrebbe eppure la fitta che sento dentro il petto è innegabile.
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Il mio nome è Samantha Rush (In revisione)
Literatura FemininaAvevo sempre odiato i cattivi ragazzi e lui era il peggiore: spocchioso, arrogante, tenebroso, arrivato a scuola scortato dalla polizia. Avrei dovuto sotterrare il mio senso di giustizia e lasciarlo a marcire nella melma da cui era arrivato, invece...