Capitolo 43

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~God knows what is hiding in those drunken eyes~
Birdy

"Andrea..."

"Principessa, non sei contenta di vedermi?" Dice avvicinandosi

"Contenta? Stai scherzando? Mi hai rapita,come potrei esserlo?" Nella stanza c'è un letto e un armadio e una porta,penso del bagno. Non ho molto vie d'uscita visto che la porta del corridoio è chiusa.

"Non uscire, è pericoloso là fuori"
Perché giustamente con lui io sono al sicuro...

"Come siamo belle,a volte mi chiedo perché tu sia andata via" ormai è così vicino da sentire che ha bevuto troppa vodka.

"Ti credevo più intelligente, chissà per quale strano motivo sono scappata da un pazzo"  rispondo sottolineando  con il tono di voce la parole strano.

Non risponde,si limita a guardarmi negli occhi. Se non fosse successo quello che è successo,direi ancora che ha degli occhi stupendi, quasi come quelli di Harry ma con qualcosa in più. Con il tempo quel qualcosa in più si è trasformato in qualcosa di orribile.

Prima che possa rendermene conto esce dalla stanza sbattendo la porta. Ora o mai più.
Prendo il cellulare ma come in ogni scena da film, non c'è campo. Scrivo comunque il messaggio e lo invio,appena possibile lo invierà.
Ho scritto a Cameron, essendo notte non ho potuto vedere la strada che abbiamo preso ma sembra in periferia. Come una cogliona mi accorgo che posso inviare la posizione e mando anche quella,prima o poi ci sarà abbastanza linea da mandare tutto.

Cosa faccio adesso?
Magari è meglio iniziare a non rispondere male ad Andrea,non vorrei farlo arrabbiare.

"Forse quel vestito è un po' troppo scomodo per dormire, ti ho messo i vestiti sul letto"sobbalzo al suono della sua voce visto che non l'ho sentito entrare. Poggia le mani sui miei fianchi e   chiudo gli occhi per non urlare,peggiorerebbe le cose se lo facessi.
Prima che possa rendermene conto le sue labbra finiscono sul mio collo facendomi un succhiotto proprio sulla gola.

"Basta ti prego" provo ad allontanarlo e si stacca.

"Scusa principessa, non piangere" mi asciuga le lacrime ed è meglio che quelle labbra si stacchino da me altrimenti manderò a fanculo i buoni propositi che ho di non farlo arrabbiare.

Rabbrividisco quando vedo che i vestiti che ha messo sul letto sono i miei, dove li ha presi?

"Dove hai preso i vestiti?"

"Principessa la prossima volta lascia la finestra aperta, mi risparmi la fatica. A proposito, spero i regali ti siano piaciuti" mi fa un sorriso macabro ed esce dalla stanza.
Improvvisamente sbianco e credo che se non mi siedo adesso mi ritroverò contro il pavimento.
Quindi quel giorno non ho dimenticato di chiudere la finestra, è stato lui ad entrare. Ricordo che quel giorno Cameron è rimasto un po' di più a controllare nella sua stanza, ha trovato qualcosa? Ha visto l'armadio aperto?

*Flashback*
"Cameron hai aperto tu la finestra?" Domando leggermente impaurita. Segue con lo sguardo il mio fino ad arrivare alla finestra

"No. Resta qui" si alza ma io ovviamente non faccio come dice

Chiede la finestra e mi ripete di rimanere dove sono, la risposta rimane sempre la stessa.

"Lo faccio ma solo perché così sei vicina a me"
Mi prende le mani e mi fa mettere dietro di lui, controlliamo prima il piano inferiore ma non c'è niente di strano.

"Sei sicura di averla chiusa bene?"

Non sono sicura, sicurissima.
"È vero che non sono nelle condizioni migliori, ma non sono diventata rimbambita ancora per adesso"

Saliamo i primi scalini lentamente, poi decidiamo di non continuare perché non fa altro che far salire l'ansia. Controlliamo tutte le stanze, negli armadi, sotto i letti, e dietro la tenda della doccia e nella vasca da bagno, niente di niente.
Si sofferma un pò di più in camera sua, ma non capisco il motivo.

"Qui non c'è nessuno, forse si è aperta con il vento" ipotizza ma sinceramente non mi convince il tono della voce,sembra preoccupato. Non si è ancora messo le mani nei capelli, quindi forse non c'è veramente niente.
*Fine flashback*

Non posso crederci, chissà quante altre volte è successo a nostra insaputa.

E se fosse entrato a casa mia? Ha fatto qualcosa ai miei genitori? Questo non lo saprò mai.

I rumori nelle stanze accanto mi impediscono di farmi dormire, e solo all'idea di quello che possa essere successo su questo letto mi alzo immediatamente.

I messaggi non sono ancora stati mandati e non so cosa fare. Sono un fascio di nervi,solo una doccia calda e avere Cameron qui mi tranquillizzerebbero. Ma Cameron non è qui e non esiste che mi faccia la doccia in questo posto e con Andrea che entra ed esce in continuazione.
Una camomilla non sarebbe male, ma ho il sospetto che nel bicchiere metterebbero altro.
Il risultato? Un fascio di nervi al quadrato.

'L'albergo' -chiamiamolo così perché il nome appropriato mi fa salire la nausea- dove sono è così sperduto che non ho idea di come uscirne.

È bello pure con gli occhi chiari, meglio non parlarne...
Amatemi,in questi giorni sto aggiornando come mai fatto prima ahahah. Per chi leggesse anche Let Her Go, ho aggiornato anche quella.
Kiss❤️
-Maira⭐️

Runaway heart ~Cameron Dallas~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora