Capitolo 30

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~Scriverti addosso che sei mia per sempre~
Coez

"Bambolina siamo arrivati." Cameron mi risveglia dallo stato di trance.

"Uhm, si." scendo dalla macchina e ci dirigiamo verso l'entrata della scuola.
È passata un altro mese e le cose vanno per il meglio. Le ragazze dell'istituto appena hanno saputo che Cam è fidanzato con me mi hanno guardato male fino a qualche giorno fa, adesso sembra che se ne siano fatte una ragione.

"Tutto bene?" Domanda mentre apre l'armadietto ed annuisco distrattamente. Chiude lo sportello e si concentra su me

"Non è vero. Avanti puoi dirlo a me." mi incoraggia prendendomi il viso tra le mani, costringendomi a guardarlo negli occhi

"È solo che... Ho paura di quello che pensa la gente di noi."

"Quante volte devo dirti che non mi importa niente? E non dovrebbe importare neanche a te. Ricordati che io ci sarò, fino alla fine."

"Se lo dici tu" sforzo un sorriso e gli lascio un bacio leggero sulle labbra

"Maira! Ti ho cercato ovunque,non ti ho trovato in un posto e ti ho cercata in un altro." Arriva Juan.

Cameron istintivamente mi stringe a se mettendo una mano intorno alla mia vita.

"Puoi lasciarci soli?" Chiedo. Non sarebbe bello vedere Juan che mi parla e Cam che si arrabbia, permaloso com'è.

"Ci vediamo dopo amore" dice e mi bacia sulle labbra. Solita mossa che fa quando c'è qualche ragazzo vicino, è raro che mi chiami amore ahahah

"Città di carta? Davvero Juan?" Dico riferendomi alla frase che ha detto prima.
Mi giro verso di lui ed ha un'espressione... stupita (?).

"Cosa? Tu e Dallas? Insieme? Vi conoscete solo da un mese. " Giusto, lui non sa niente perché è stato assente.

"Già... E no, non lo conosco da un mese ma da quasi 4" spiego sperando che anche lui non inizi a dire che non mi merita, che è stronzo e tutte le altre cose che ho già sentito.

"Hai capito Maira!" Mi da una pacca leggera sulla spalla.
"Avanti andiamo in classe. Devo recuperare tanto in italiano ahahah" mi prende a braccetto e mi trascina in classe.

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Per la gioia di tutti suona anche l'ultima campanella.
Trovo subito Cam appoggiato alla sua macchina che mi aspetta, sembra infastidito. Guardo l'orario ma non deve aver aspettato molto visto che siamo usciti tutti da poco.

"Ehi" dico avvicinandomi e lo abbraccio. Però non ricambia.

"C'è qualcosa che non in te adesso?"
Aggrotto le sopracciglia

"Puoi lasciarci da soli?" Imita la mia voce.

"Cameron. Non dirmi che sei incazzato per questo." Non risponde. Si è incazzato per questo.
Passano alcuni secondi e mi abbraccia e mi chiede scusa. Rimango sorpresa da questo suo gesto, di solito quando si arrabbia con me non mi parla per un giorno intero, figurati dopo 2 minuti.

"Andiamo. Mia madre ci aspetta" mi bacia la fronte ed entriamo in macchina. Oggi mangio da lui perché devo farlo studiare per il compito di matematica, non esiste che si fa bocciare anche quest'anno.

Arriviamo un po in ritardo a causa del traffico e il padre di Cam apre la porta.
Dopo i saluti ci sediamo a tavola e mangiamo. Fa uno strano effetto vedere Sierra. La conosco da tanti anni e non avrei mai pensato di ritrovarmi in queste condizioni.

"Gina aspetta ti aiuto" la raggiungo in cucina.

"Ti direi di no ma mi serve il tuo aiuto, devo sbrigarmi ho un problemino da risolvere al più presto" spiega e arriva anche Sierra.

Runaway heart ~Cameron Dallas~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora