~Il regalo più grande è solo nostro per sempre~
Tiziano FerroL'aria natalizia qui a Miami non si sente molto, la temperatura più di tanto non si abbassa quindi non si ha l'occasione di mettere sciarpe o i capellini di lana che amo tanto. In Italia invece era completamente diverso, ci credo, è dall'altra parte del mondo. Non faceva sempre freddo, a volte le giornate sembrano primaverili nonostante fosse dicembre, altre invece come nei film: pioveva a dirotto e preferivi stare sotto le coperte con un libro in mano e la cioccolata calda nell'altra anziché uscire, e quando uscivi dovevi coprirti così tanto che a volte quel cappellino, la sciarpa e il giubbotto pesante non bastavano a riscaldarti.
Prima di andare ad aiutare Cameron sono andata a casa mia per farmi una doccia e prendere i vestiti. Mamma e papà non hanno fatto l'albero, dicono che senza di me non hanno voluto farlo; in fondo abbiamo pensato tutti di trascorrere in modo diverso le vacanze natalizie. Però adesso io sono qui, è il primo Natale dopo essere tornata e non può mancare di certo l'albero fatto da noi tre come i vecchi tempi.
"A cosa pensi?" Gina mi sveglia dai miei pensieri riportandomi alla realtà.
Finalmente, testuali parole, sono riusciti a risolvere il problema che li aveva spinto a stare fuori casa per mesi, e adesso sono sollevati di essere a casa.
"Niente di che, le solite cose" rispondo mentre apparecchio la tavola. È lunghissima e ci credo, siamo veramente tanti.
"Maira va a riposarti e prepararti che tra poco arrivano tutti" dopo 10 minuti la sala è pronta.
Nel soggiorno ci sono Cameron e Sierra che fanno l'albero, abbiamo avuto tutti dei problemi."Che hai in testa?" Cameron mi toglie il cappello dalla testa.
"È il mio cappello preferito, e visto che non l'ho ancora messo, ne ho approfittato" lo riprendo e lo rimetto in testa.
È un capello di lana, nero molto semplice. Siccome mi ricorda molto quelli che usano Calum e Ashton, l'anno scorso sono andata in tipografia e ho fatto stampare sopra il cuore unito dalla spilla, bianco per contrastare con il nero. Mia madre mi ha presa per pazza quanto l'ha saputo, ma amo quei ragazzi, è come se la storia della mia vita fosse stata presa, messe nelle mani di quei ragazzi e trasformata in musica."Ma questo non è il simbolo che c'è sulla copertina dell'album?" Chiede ed io annuisco fiera. Ho sia il cd e il dvd, per quante volte l'ho sentito e visto si sarà consumato. Quando torno a casa lo cerco.
"Si. E dato che non posso andare al concerto, domani mattina ricordami di trovare il dvd" gli dico e si mette a ridere con un'espressione strana sulla faccia.
"Che c'è da ridere?"
"Niente bambolina, niente" sorride e mi inquieta
"Sei inquietante, Sierra io vado a prepararmi"
"Qui ho quasi finito, se questo tizio mi aiuta ti raggiungo così mi preparo anch'io" mi avvisa e salgo di sopra in camera del tizio.
"Tanto rimani sempre brutta" sento dire a Cameron e poi un 'ahia' .
Sicuramente Sierra gli avrà lanciato una palla dell'albero.La doccia l'ho fatta a casa, la piastra anche quindi devo solo vestirmi. Ho portato due cambiate: un pantalone con un maglione colore lampone, e un vestito. Il vestito lo lascio per un'altra occasione, in fondo è una cena, una cena in famiglia allargata, ma in famiglia.
"Come siamo belle, ti dona questo colore" Esclama Sierra entrando.
"Un fiorellino" dico facendo una smorfia.
"Jeans o questo pantalone?" Dico indicando i due abiti nelle mie mani.
"Mmh... Il colore del pantalone sta bene con quello del maglione, ma i jeans ti stanno meglio" dice alternando lo sguardo dai capi a me.
Muovo la testa leggermente in avanti per sapere la risposta.
Alzo la mano che tiene i jeans ed annuisce."Vada per i jeans allora!" Li indosso e poi mi trucco: ombretto bianco con brillantini sotto l'arcata sopraccigliare e fard.
"Tu cosa metti?" Domando a Sierra mentre le metto l'eye-liner. Ha tolto è rifatto la linea cinque volte, nonostante l'avesse fatta bene al primo colpo, così ha chiesto a me di fargliela.
"Un camicia e pantalone, niente di speciale. Ho conservato il meglio per capodanno" mi guarda maliziosa e faccio un fischio.
"Qui qualcuno ha voglia di fare conquiste? Ti ricordo che sei fidanzata"
Appena sente le mie parole si mette a ridere e sparisce in bagno.
Fortunatamente i lividi sul collo non si vedono quasi più, ma metto comunque un po' di fondotinta.Il campanello suona e scendo giù in soggiorno.
"Ancora così? Muoviti" do una pacca sul sedere a Cameron, che deve ancora prepararsi.
"Se farai cosi ogni volta, cercherò di essere in ritardo più spesso" dice con quel suo ghigno sulla faccia. Alzo gli occhi al cielo ma sorrido.
Sono i miei genitori, insieme ad Harry seguito dalla mia gallina. Abbraccio tutti e quando arrivo a Martina vedo un po' di agitazione nei suoi occhi.
Non c'è bisogno di chiederle cosa ha, stasera dovrà dirlo ad Harry ed onestamente non so come la prenderà.
Hola chicas de mi corazon!
Ho aggiornato subito, in questo capitolo non succede niente di importante ma nel prossimo ne vedremo di belle! Secondo voi cosa dirà Martina? Cosa regalerà Maira a Cameron? E Cameron a Maira? Vediamo se riuscite ad indovinare, ditemi quello che pensate nei commenti!
Ho conosciuto alcune di voi e siete dolcissime!
Prima di salutarvi vi chiedo di andare a leggere l'altra mia storia se vi va, le visualizzazioni sono poche, non ho intenzione di cancellarla ma mi piacerebbe sapere se piace o no; vi consiglio di andare a leggere la storia di arlecchino01 "un copione improvvisato". Anche se è solo all'inizio è molto bella.
Kiss❤️
-Maira⭐️
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Runaway heart ~Cameron Dallas~
FanficMaira, una ragazza americana cacciata di casa dai genitori perché non volevano continuasse il suo sogno. Vive ormai in Italia da anni, ha appena finito il liceo ed è pronta a tornare in America, è proprio in questo paese che realizzerà i suoi sogni...