Capitolo 66

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~Quando meno te lo aspetti, al momento giusto, accade la magia~

"No tranquilla, non rispondere..." Cameron cerca di dirlo a bassa voce ma lo sento, ed anche Sebastian.

"Maira non sai come sono felice di rivederti. Tu devi essere Cameron" dice il mio amico sorridente.

"Si, sono io. Come mi conosci?" Ecco che inizia con il quarto grado...

"Maira mi ha parlato molto di te. Facciamo un giro e poi andiamo a mangiare? Ho prenotato un tavolo al nostro pub preferito" Sebastian va avanti per prima mostrandoci la strada.

"Ah addirittura il pub preferito" do una gomitata nello stomaco a Cam, deve smetterla subito.

"Da quanto tempo non ci vediamo? Uno o due anni?"

"Uno e mezzo. Sembra una vita fa" commento io.

"Si, hai ragione. Cameron tutto bene?" Sebastian guarda Cameron preoccupato.

"Sisi, solo un po' di stanchezza. Non ho dormito molto stanotte" alza ancora una volta un sopracciglio, e ancora una volta gli arriva un'altra gomitata.

"Ehm... Vado a prendere i biglietti per entrare nel museo" si allontana al momento giusto.

"Si può sapere che ti prende?!" Lo colpisco di nuovo mentre mi metto di fronte a lui.

"Non mi prende proprio niente. Tu piuttosto, felice di rivederlo? Da quanto tempo vi scrivete? Non se sapevo niente..." Dice il tutto come se niente fosse.

"Gli ho scritto io appena ho saputo del viaggio a Londra, e lui mi ha riscritto appena siamo atterrati. Non se sapevi nulla perché quando ho provato ad accennarti la cosa, eri troppo impegnato a giocare con Nash e Matt a chi riuscisse a mettere in bocca più panna" dico leggermente arrabbiata.

Neanche i bambini si comportano così.

"Oh..." È la sua risposta.

"Te l'ha detto anche lui, non ho fatto altro che parlargli di te. E tu stai rovinando tutto. Perciò adesso o ti dai una regolata oppure puoi benissimo andare in giro per i fatti tuoi" mi giro e raggiungo il mio amico.

"Tutto bene? Ti vedo agitata" mi porge il biglietto.

"Nono anzi, sono felicissima" sorriso a 32 denti e lui ricambia.

"Ci facciamo queste foto con le cere o no?" Cam prende il suo biglietto e si dirige verso l'entrata.

"Ma è bipolare o no?" Mi sussurra all'orecchio Sebastian.

"Nono, tranquillo" scuoto la testa e ridacchio.
Ricordo che appena ho conosciuto Cameron ho pensato la stessa cosa.

Il tempo passa velocemente e ci ritroviamo seduti nel ristorante dopo due ore. Io mi siedo tra i due.

"Sai chi mi ha scritto qualche mese fa? Quel tuo amico... Aspetta come si chiama? Andrea?" Sebastian mette una mano fra i capelli.

Cameron stringe subito i pugni ed io inizio a tossire, affogandomi.

"Maira stai bene?" Il mio amico mi batte una mano sulla spalla e Cameron...
Ecco, lui deve ancora riprendersi.

Runaway heart ~Cameron Dallas~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora