Capitolo 81

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~And now I wish we never met, cause you're too hard to forget~
5 Seconds of Summer

"La porta incriminata si apre, e una ragazza paga la pena che era riservata a me.
Avrei tanto voluto che quella ragazza fosse stata Isabella, ma purtroppo non è andata così.
La ragazza scoppia a piangere e corre nel bagno.

La seguo e la trovo seduta per terra, mentre cerca inutilmente di togliersi qualsiasi cosa sia dai vestiti.

"Ehi... Se continui a strofinare così rischi di rovinare il maglione." Mi avvicino lentamente a lei.

Alza lo sguardo e due occhioni grandi e verdi mi squadrano.

"Cosa vuoi? Vedere da vicino lo spettacolo?" Ha la voce troppo dolce per risultare antipatica. Credo sia del secondo anno, massimo terzo. Anche se le trecce e il viso minuto non lo dimostrano.

"No, voglio solo aiutarti."

"Quel secchio era per te vero? Tu sei quella che era fidanzata con Cameron. Si, ti riconosco. Tutti parlano di te."

Si alza subito in piedi e mette le poche cose che aveva usato nel suo zaino.

"Sei davvero gentile, ma non voglio che Isabella prenda di mira anche me. Ti chiedo di far finta che non sia successo niente, hai già fatto abbastanza."
Se ne va, lasciandomi lì in mezzo, desiderando di essere stata colpita io, così come doveva essere in principio.

E la cosa che meno dovrei fare proprio in questo momento, è preoccuparmi di quella ragazza. Dovrei pensare a quello che mi sta succedendo, a quello che ho passato.
E invece no, ora sento un vuoto alla bocca dello stomaco a causa di quella ragazza. Non doveva andare così. Ora quella poverina se ne sta andando in giro tutta sporca, macchiata da un dispetto che non era riservato a lei.

Anche se a malincuore, devo dire che fortunatamente questo è il mio ultimo giorno qui a scuola. Nelle prossime settimane tornerò, per sistemare le ultime cose ma niente di importante. Non tornerò più nelle classe ma solo in segreteria o nell'ufficio della dirigente. Ma soprattutto lo dovrò fare mentre tutto hanno lezione e non fra i cambi dell'ora, dovrò essere un fantasma.

Il rumore di uno scarico mi fa tornare alla realtà, e mi rendo conto che sono ancora in bagno. Un'altra ragazza esce dal bagno, mi guarda, mi riconosce, abbassa la testa, e torna nel corridoio.

Sí, per fortuna è il mio ultimo giorno.

All'ultimo momento, mi hanno avvisato di dover ritornare nella classe di Juan per una supplenza. A quanto pare, la professoressa di turno è scappata letteralmente dalla scuola.

Non facciamo niente, lascio i ragazzi liberi, e ogni tanto aiuto qualcuno a svolgere alcuni esercizi di altre materie.

Un'altra campanella suona, è arrivata l'ora di andare via.

Aspetto che la classe si svuoti e che il corridoio si liberi un po'. Dopo lascio l'aula anche io, e prima di voltare le spalle le rivolgo uno sguardo un po' malinconico.

La luce delle macchinette attira la mia attenzione, e se avessi fame giuro mangerei almeno tre pacchi di patatine.
Ma sfortunatamente, il mio stomaco è impegnato a restringersi su se stesso.

Faccio retro-front ma mi scontro con qualcuno, e cado a terra. Ultimamente i miei riflessi fanno schifo.

"Ma si può sapere perché noi due finiamo sempre a terra in un modo o nell'altro, ovunque ci troviamo?" Juan si alza per primo, e mi aiuta ad alzarmi.

"La vera domanda è: si può sapere perché mi finisci sempre sopra facendomi cadere?" Domando io, e un sorriso prende forma sul mio viso.

"Oh no, non dare la colpa a me! Sei tu che quella che cammina sparata senza guardarsi intorno." Ribatte lui prontamente.

Runaway heart ~Cameron Dallas~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora