Capitolo 70

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~The end is just the beginning~

Tre.
Tre ore.
Tra tre inizierà il concerto.
Tra tre ore inizierà il concerto e sono agitatissima.
Tra tre ore inizierà il concerto e sono agitatissima, e Cameron non è ancora fottutamente pronto.

"Cameron, se non esci ora da quel bagno ti faccio uscire con la forza" dico bussando per la decima volta alla porta che ci separa.
È da forse tre quarti d'ora che è sotto la doccia. 

"Bambolina, l'idea è molto allettante ma non credo ti farei uscire una volta entrata" urla, e qualche secondo dopo sento l'acqua smettere di scorrere.

Maira, rimani calma. Almeno ha finito la maledetta doccia.
La apre di nuovo e questa volta canticchia anche.
Ho parlato troppo presto...

"Cameron, quello che non uscirà da quel bagno vivo sarai tu se non ti muovi" l'ennesimo avviso.
Quando inizia a cantare, anzi ad urlare, provo ad aprire la porta ma è chiusa.

"Sei un bastardo, lo sai? Da quando chiudi la porta?" Inizio a prendere l'idea di uscire senza di lui.

Dopo qualche minuto, sento la serratura scattare e Cameron mi si para davanti.
Indossa solo i pantaloni, e ha il viso ricoperto di schiuma.

"Sto facendo la barba, dammi due minuti" dice tornando davanti lo specchio.
Almeno ha lasciato la porta aperta.

"Cameron è quasi passata un'ora. Sei mezzo vestito e ancora devi finire di prepararti del tutto. E poi non farti tanto l'uomo" dico sbuffando.

"Non farti tanto l'uomo? Cosa significherebbe?" Si gira un attimo a guardarmi.

"Non hai tutta questa barba. E se proprio sentivi la necessità, perché non l'hai fatta stamattina?" Incrocio le braccia al petto e e mi appoggio allo stipite della porta.

"Qualcuno mi ha trascinato fuori di casa, letteralmente. E poi non sai che mi sono addormentato e ho avuto tempo solo ora? No aspetta, non puoi saperlo visto che ti sei addormentata prima di me" alza le sopracciglia e alza le labbra in un sorriso soddisfatto.

Stronzo.

Nel frattempo ha finito, e si è sciacquato la faccia.

"E poi Maira, sai che sono più uomo io di qualsiasi ragazzo tu conosca" si avvicina e mi blocca tra il suo petto nudo e il muro.

"Non è così?" Le sue mani mi accarezzano la schiena da sotto la maglia.
Mi ha preso alla sprovvista, e sto usando tutto il mio autocontrollo per far in modo di tenere le mani incollate al mio petto.

"Che succede? Hai bisogno di un aiuto per tirar fuori la lingua?" Con il naso traccia il profilo del mio collo, fino ad arrivare alle mie labbra.

Chiudo gli occhi e cerco di non far caso ai suoi denti che mi tirano il labbro inferiore, alla sua mano che mi accarezza il collo.
Il suo tocco è soffice e delicato, l'esatto opposto di come muove le labbra contro le mie.

Ed improvvisamente il tempo si ferma, non mi interessa più arrivare due ore prima all'arena.

***

"Dobbiamo andare da questa parte" Cameron mi guida verso il tendono del merchandising.
Siamo arrivati, per fortuna, mezz'ora prima dell'inizio del concerto e ora sto decidendo di comprare qualcosa.
Alla fine prendo un braccialetto e il poster della data di ogni, con sopra disegnato il manifesto dedicato a questo concerto.

Runaway heart ~Cameron Dallas~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora