Capitolo 45

1.7K 112 2
                                    

~Come fai tu lo sai a restarmi addosso se non ci sei mai~
Emma

"Dove siamo?" Credo di essere diventata bianca visto che Robert mi si avvicina. Sto davvero chiamando per nome quello che mi ha rapita?
Si,lo sto facendo.
Sto parlando anche da sola,andiamo bene...

"In un posto bellissimo nella natura" risponde con quel sorriso da prendere a pugni

Appena ne avrò l'occasione manderò un messaggio a Cameron. Aspetta, dov'è il mio telefono? Cerco in tasca senza trovarlo.

"Principessa cerchi il tuo telefono? Ha fatto un giro nella spazzatura se ti interessa"

"Tu hai fatto cosa?" Mi avvicino e gli tiro uno schiaffo abbastanza forte da fargli girare il volto.
Adesso mi sento leggermente meglio.

"Principessa calmati"

Sto per colpirlo di nuovo ma vengo bloccata.

"Vado a fare un giro" Andrea sparisce

"Puoi spiegarmi perché mi hai fermata?"

"Perché ha già fatto abbastanza. Sei una ragazza, una ragazza con le palle. Ma lo hai visto quanto è? Senza offesa" Robert ha ragione,non dovrei provocarlo.

"Senti adesso ti dico una cosa,ma tu non devi dirlo" annuisco
"Lui non ti ha rapita perché vuole fartela pagare o chissà cosa,non ce l'ha con te"

"Non ti seguo" con chi dovrebbe avercela?

"Io so che è venuto qui a Miami per chiederti scusa o qualcosa del genere. Poi ti ha visto con quel ragazzo ed è andato su tutte le furie. È per questo motivo che non ti aggredisce, vuole ferire le persone che ti vogliono bene,non te"

"Non ha senso" lui alza le spalle

"Lui crede che rapendoti si sarebbe vendicato. Quando invece sta ferendo te, e tutti quanti"

Da suo sguardo capisco che oltre questo non sa altro.
Ma insomma,che razza di comportamento è questo? Rapire me quando non vuole farmi niente.
E poi la storia dell'essere venuto qui per farsi perdonare? Non crederà veramente che un semplice 'scusa' sarebbe bastato, nemmeno con tutto l'oro di questo mondo potrò mai perdonarlo. M

"E tu come mai lavori per lui? Avresti potuto denunciarlo, licenziarti o che so io" dico mentre faccio un giro nel capannone.

"Mia madre vive con noi e non sta bene, ho tre figli ed una è malata. Questo lavoro mi permette di tirare avanti, non so come fare senza"

"E tua moglie?" Dal suo viso capisco che avrei dovuto evitare questa domanda.

"È morta il 17 Aprile,18 anni fa, è stata lei a trasmettere la malattia a nostra figlia" si vede che sta facendo fatica a trattenere le lacrime.

"Io sono nata il 17 Aprile, 18 anni fa. Vuoi parlarmi di lei e delle tue bambine?"

"Mia moglie era unica,incredibilmente forte,non aveva paura di niente e niente poteva abbatterla, solo la malattia. Ho due bambine e un maschio che è il più grande. Solo la più piccola non ha potuto conoscere la madre,o almeno era troppo piccola per ricordarla"

Continuiamo a parlare,anzi continua. Io sono qui seduta ad ascoltarlo e a farlo sfogare.

"Sono sicura che sei stato e sei abbastanza forte da fare da padre e da madre, e da quello che mi hai detto hai dei figli fantastici e credo sia la cosa più bella che potesse capitarti. Ricorda, andrà tutto bene"

"Grazie" dice semplicemente e mi abbraccia.

"Robert dove siete?" Eccolo lui che è arrivato.

Ha in mano delle buste che dà a Robert e due cartoni di pizza che porge a me.
Una margherita e una con così tanti condimenti sopra che non capisco com'è.

"Buon appetito" iniziano a mangiare entrambi, io non sono sicura. Cioè,ha un aspetto normalissimo ma non mi fido di Andrea.
Prima che se ne accorga Robert mi fa segno con la testa di mangiare,e capisco che è meglio seguire il suo consiglio.

"Di cosa stavate parlando prima?" Addento una fetta di pizza e deglutisco rumorosamente,non sapendo che rispondere.

Io e l'uomo alla mia destra ci scambiamo un'occhiata mentre Andrea aspetta la risposta.

"Gli ho raccontato di Renee"

"Oh, ora sai come stanno le cose Maira. Robert,a proposito puoi andare"
Puoi andare? Come? Non resta qui a dormire? Omiodio chissà che farà quel pazzo quando saremo soli... Non devo pensare negativo,non devo pensare negativo.
Ho ricominciato a parlare da sola...

"Ti ho lasciato i soldi lì sopra" indica una busta sul tavolo,che solo adesso noto.
C'è anche una mini cucina, a pensarci bene nell' insieme sembra una mini-casa in un capannone.
Oh aspetta, è una mini-casa in un capannone.

Robert mi rivolge un sorriso rassicurante e va via. Che Dio me la mandi buona!

Andrea non lo sa, ma quella che ho addosso è la felpa di Cameron.
Quando si gira l'avvicino al naso e posso ancora sentire il suo profumo.
Vorrei tanto che fosse qui con me a ricordarmi che andrà tutto bene.

Ringrazio  Kaspercoffee  la copertina, se vi servissero cover per i vostri libri passate da lei.
Kiss❤️
-Maira⭐️

Runaway heart ~Cameron Dallas~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora