Capitolo 50

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~Hope when the moment comes, you'll say...
I, I did it all
I owned every second that this world could give~
One Republic

"Maira Margot sta per partorire mi ha appena chiamato. Oh mio dio, sto per diventare di nuovo zia. Domani andremo a farle visita. Finalmente un'altra bambina in famiglia, Paul ha tutti nipoti maschi!"

"Mamma vai adesso, Paul è appena salito sopra"
Margot è la sorella di Paul, lei e mamma hanno legato veramente tanto e so che ci tiene ad andare adesso.

"No tesoro sei appena arrivata, non posso andarmene" si siede accanto a me

"Mamma, la bambina nasce una volta sola. Noi due invece abbiamo tutto il tempo che vogliamo per stare insieme" non è mai stata una persona che ama festeggiare o cose del genere, ma Margot l'ha influenzata. Da quello che sono riuscita a capire quando ero in Italia per via e-mail è che è diventata molto diversa caratterialmente grazie a Paul, in senso positivo ovviamente, e ogni giorno ne ho sempre di più la conferma.

"Hai ragione, vado a chiamare Paul" mi dà un bacio sulla guancia e dopo 5 minuti sono uscito di casa.

"Amore che hai? Sei diventata pallida" Alle parole di Harry mi volto immediatamente verso di lei.

"Andiamo all'ospedale" istintivamente io e lei diciamo "no" forse con troppa fretta e questo fa aumentare i sospetti di Harry.

"Voglio solo andare a casa. Maira mi dispiace ma ho bisogno di risposare. Non so che mi è preso"

"Va pure, ci sentiamo dopo" abbraccio entrambi e vanno via.

Sprofondo nel divano sentendomi uno schifo.

"Cameron mi sento una brutta persona, ed anche egoista" di punto in bianco rompo il silenzio che si era venuto a creare.

"Sei solo stanca, non sai quello che dici" mi avvolge un braccio intorno alle spalle. L'occhio cade su una foto di me che gioco a pallavolo.

"Credo di lasciare il posto di capitano"

"Sei pazza?"

"No. Non mi presento in palestra da forse un mese,non merito di esserlo" non ci crede nemmeno io a quello che dico, ma mi sento così male...

"Sappiamo entrambi il motivo, non dovresti pensare a queste cose. E no, non sei una brutta persona né tantomeno egoista"

Non capisco più niente, fino a qualche minuto fa stavo benissimo e adesso è il contrario. Non so cos'è ma so che è successo qualcosa di brutto a causa mia.

Di scatto mi alzo dal divano e vado in camera mia.
Nonostante siano quasi tre mesi che non ci entro, è rimasto tutto nel posto in cui l'ho lasciato.

Come un sacco di patate, mi butto sul letto a pancia in giù.

Dopo un po' sento un peso sopra di me.

"Che ne dici di un bel massaggio?" Senza aspettare una risposta, inizia a massaggiarmi le spalle e tra poco mi addormento di nuovo.

Sto per sprofondare nel mondo dei sogni quando sento le labbra di Cameron dietro l'orecchio.
Dio, sono così stanca, anche questa tortura no.

Runaway heart ~Cameron Dallas~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora