Capitolo 37

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~There's an hurricane underneath it, try to keep us apart~
5 seconds of summer

"Cameron hai aperto tu la finestra?" Domando leggermente impaurita. Segue con lo sguardo il mio fino ad arrivare alla finestra

"No. Resta qui" si alza ma io ovviamente non faccio come dice

Chiede la finestra e mi ripete di rimanere dove sono, la risposta rimane sempre la stessa.

"Lo faccio ma solo perché così sei vicina a me"
Mi prende le mani e mi fa mettere dietro di lui, controlliamo prima il piano inferiore ma non c'è niente di strano.

"Sei sicura di averla chiusa bene?"

Non sono sicura, sicurissima.
"È vero che non sono nelle condizioni migliori, ma non sono diventata rimbambita ancora per adesso"

Saliamo i primi scalini lentamente, poi decidiamo di non continuare perché non fa altro che far salire l'ansia. Controlliamo tutte le stanze, negli armadi, sotto i letti, e dietro la tenda della doccia e nella vasca da bagno, niente di niente.
Si sofferma un pò di più in camera sua, ma non capisco il motivo.

"Qui non c'è nessuno, forse si è aperta con il vento" ipotizza ma sinceramente non mi convince il tono della voce,sembra preoccupato. Non si è ancora messo le mani nei capelli, quindi forse non c'è veramente niente.

"Il vento? Lo spero, ma non ce n'è così tanto da aprire una finestra" finisco la frase e un rumore dal piano di sotto mi fa sobbalzare, e se ne accorge.
Istintivamente, non so il motivo, lo abbraccio e singhiozzo. Il rumore stavolta diventa più forte.

"Ei bambolina tranquilla. Vado a vedere" mi tranquillizza, o almeno ci prova.

"Sta qui, viene dalla porta-finestra del giardino" scende e per qualche secondo non lo sento più, non resisto e lo raggiungo. Lo trovo girato, con una mano sulla faccia credo, e le spalle che si alzano e abbassano.

"Cameron cos'era? Stai ridendo per caso?"

"Era Jack che sbatteva la palla da tennis sul vetro perché vuole entrare" abbasso lo sguardo e trovo il cane con il muso appiccicato contro il vetro.

"Quindi mi stai dicendo che, io stavo per avere quasi un infarto per colpa del tuo cane perché pensavo" tiro su col naso "fosse chissà chi, e tu ridi? Spiegami cosa c'è di tanto divertente"

Sono io l'unica che non ci trova niente da ridere?

"Scusa, hai ragione. Mi sono spaventato anch'io, non credere. Solo che appena ho visto Jack non ho fatto a meno di farmi scappare una risata" apre la porta ed il cane entra e cerca di farsi fare le coccole.

"No sei stato cattivo" e come se mi avesse capito esce di nuovo fuori, dato che quando voglio coccolarlo non esito un secondo.

"Cosa c'è da ridere adesso?" Lui ridacchia mentre mette le mani in tasca.

"Mi fa ridere quello che hai detto, sei buffa" alzo gli occhi al cielo

"Fatto sta, che non abbiamo ancora capito come si è aperta la finestra" mi siedo sulla sedia e poggio la testa sui palmi, e i gomiti sul tavolo.

"In casa non c'è stato nessuno, sarà stato il vento, tranquilla" esce le mani dalle tasche per abbracciarmi, ma la destra la esce più lentamente e non capisco il motivo, forse ha qualcosa in tasca che fa ingombro, però più di tanto non mi soffermo. 
Sospiro appena mi abbraccia da dietro e spero che tutto questo finisca al più presto in modo da tornare alla mia vita normale.
Devo solo essere forte, tutto questo passerà.

"Mi hai sentito?" Cam mi risveglia dai pensieri e mi toglie le mani dalla faccia

"No scusa, puoi ripetere?"

"Sei troppo irrigidita, che ne dici di rilassarci un pò?" Sussurra al mio orecchio abbassando di colpo il tono della voce, mentre inizia a massaggiarmi le spalle.

Sinceramente non capisco come possa riuscire a passare da un argomento all'altro così, in un batter d'occhio.

"Non so se è una buona idea Cameron"

"Con tutto quello che sta succedendo non abbiamo più tempo per noi. I piani iniziali erano quelli non ricordi? Stare insieme e staccare la spina" dice e inizia a baciarmi dolcemente il collo.

"I piani iniziali erano quelli di vedere un film, ma conoscendoti so già come andrà a finire" il tono della voce un pò mi tradisce.
Cerca di farmi mettere di fronte a lui ma resisto, finché non mi bacia la base del collo e presa dal momento riesce a farmi girare e farmi prendere in braccio da lui.
Quant'è stronzo, sa che non deve baciarmi in quel punto e quando vuole qualcosa lo fa, ed io come una cretina lo assecondo. Lo chiamo sperando che si blocchi ma non succede.
Cerco di scendere ma mi blocca le gambe intorno la sua vita.
I baci si fanno più forti e passionali e prima che arrivi alla bocca cerco di fermarlo.
L'unico metodo è fargli il solletico, ma cadrei anch'io e non mi conviene, così allontano il testa.

"Cameron..." soffia sui punti dove prima c'erano le sue labbra, che ormai sono rosse e gonfie.

"Cosa succede?" Di solito già quando gli dico di no la prima volta smette, ma stavolta non vuole farlo.

Sospira e mi fa scendere, mi accarezza la guancia e improvvisamente il suo sguardo diventa malinconico.

"Niente, scusa non so cosa mi è preso. Tra poco arriverà Martina, ha detto di voler uscire con te, ti conviene prepararti" dice e si dirige in bagno.

Non può fare così.
Prima che possa chiudere la porta a chiave riesco ad aprire. Stava per farsi la doccia visto che lo trovo senza maglietta, ma stava perché adesso deve parlare con me.

"Maira, preparati che tra poco arriva l'uragano e devi scendere" sorrido leggermente per come ha chiamato Martina, ma sparisce subito.

"Lei può aspettare un attimo, io no. Mi dici cos'è successo? Hai visto qualcosa nella stanza? Parla Cameron. Due minuti fa eravamo di lá a-"

"Appunto, eravamo. Ora devo fare la doccia" si mette una mano tra i capelli e si appoggia al lavandino. con questo gesto capisco che ha visto qualcosa. Ha cambiato umore tre volte in mezz'ora.

"Cameron, parla" gli dico con dolcemente mentre mi metto di fronte a lui.

"Non ho visto niente"

"Va bene. Ammettiamo che tu non abbia visto niente, mi spieghi cosa ti è preso?"

"È da tanto che non pensiamo a noi ed io sono un ragazzo, ho i miei bisogni e-" spero stia scherzando.

"Sei fottutamente serio? Con quello che sta succedendo te ne esci così? Cameron non ti credo. Fino a stamattina non volevi litigare, ma adesso vedo che ti stai impiegando per farlo"
Ma chi crede di prendere in giro? So benissimo che non è vero quello che ha detto

"No. Cioè Sì. Nel senso che..." gesticola con le mani ed io incrocio le braccia al petto.
"Cioè non è quello che volevo dire. Scusa ho sbagliato vol-" non gli faccio finire la frase che prendo le mie cose ed esco di casa, sbattendo la porta.

Ciao ragazze, come avevo promesso  ecco il nuovo capitolo.
Riempite la stellina e commentate se  vi è piaciuto, alla prossima!
Kiss♥
                      -Maira☆

Runaway heart ~Cameron Dallas~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora