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Ciao Bellissimi! Sono felice di vedere come alcuni stiano iniziando a leggere questa storia e spero vi moltiplicherete e lascerete anche tanti like.

Vorrei solo dirvi che questa storia la sto scrivendo da un pò e sono quasi giunta alla fine, pertanto nell'aggiornare sarò molto veloce.

Chiedo scusa per i capitoli lunghi, ma non voglio spezzettarli. Ho come la sensazione che perdano, in un certo qual modo, bellezza.

Quindi, se vi piace la storia, spero la leggerete comunque aldilà della lunghezza.

Detto ciò, buona lettura e ri-aggiornerò presto <3

-Cinzia =)

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-Tutti i passeggeri sono pregati di lasciare le loro stanze o qualunque attività per dirigersi al check-out. Lo staff vi prega di munirvi di TesseraVitrea per la registrazione finale.-

La porta della mia stanza è aperta dopo che ho dormito un'infinità di ore. Ci voleva per sentirmi quanto meno un po' meglio, ma non abbastanza.

Quando raggiungo tutti gli altri in fila, noto alcuni, tra cui Tiffany, alla vetrata laterale che ammira il panorama e quasi non mi sento catapultata nel film di Avatar con tutto quel verde, acqua, montagne, ma con la differenza di grandi città fatte tutte di case dello stesso colore. È tutto così surreale, ma maledettamente bello e fantastico.

Come previsto ci fanno atterrare sullo shill, poi ci accompagnano con lo shu-jet un'ultima volta sulla terra ferma direttamente alla Surenis, un edificio maledettamente enorme fatto di mattoni e di marmo.

-Penso che potrei abituarmi a questo lusso.- Jackson mi è subito affianco senza che io me ne renda conto e mi sento in colpa per come l'ho trattato in mensa.

-Mi spiace per prima.-

-Tris, la tua reazione è stata del tutto normale. Quasi mi sento in colpa a non sentirmi destabilizzato quanto te, ma ti passerà, deve.-

È più alto di me di almeno 20cm, ma ciò non mi impedisce di guardarlo negli occhi per capire che non sta mentendo. Mio padre lo diceva sempre: gli occhi sono lo specchio dell'anima.

-Niente autobus o macchine.-

Tiffany sembra stare incredibilmente bene mentre mi affianca ritrovandomi così in mezzo. Lei ce l'ha fatta a superare la timidezza.

-Ma come fai a sapere e notare tutto?- Jackson si guarda intorno, come a sentirsi preso in giro, ma non ho il tempo di constatare che Tiffany sta dicendo la verità poiché ci scortano dentro in un enorme salone con al centro un enorme scala a chiocciola in marmo. Tutto è bianco, se non fosse per qualche mobile in pietra.

-Ragazzi, io sono il preside della Surenis.-

Un uomo dall'aria dura e antipatico spunta da una porta laterale vestito interamente di blu notte e in maniera stravagante come Alyssa.

-In breve, vi spiego come funziona: questa sarà casa vostra per i prossimi 60 giorni, studierete le nostre usanze, la nostra storia, la nostra lingua e solo dopo un test, che ci permetterà di mettere in luce le vostre abilità, verrete ammessi nella società sotto custodia di un tutore legale.-

L'uomo passeggia avanti e indietro facendomi venire quasi un capogiro. Ha lo sguardo vuoto, gli occhi chiusi a due fessure ed una voce da far tremare anche le mura di questo edificio.

BAHUYA - into the eyesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora